giovedì 29 dicembre 2011

Solar Decathlon Europe: la Puglia mostrerà le sue eccellenze

La facoltà di architettura di Bari presenterà il progetto ‘Astonyshine’, una casa solare in pietra completamente autosufficiente

La Puglia presenterà presto le sue eccellenze nel campo delle FER, partecipando al “Solar Decathlon Europe 2012”, le olimpiadi dell’energia solare in programma a Madrid per settembre 2012, dove 19 diversi paesi provenienti da tutto il mondo confronteranno la qualità dei loro progetti sostenibili attraverso 10 prove specifiche (tra cui si valuterà l’abilità di realizzazione, le soluzioni tecnologiche adottate, l’aspetto estetico e le funzionalità del “prodotto” in gara). La Regione in particolare, mostrerà durante il concorso internazionale (ospitato per la seconda volta in Europa) il progetto Astonyshine, una casa solare in pietra di 100 metri quadri in stile mediterraneo, completamente autosufficiente, senza utenze di gas o corrente elettrica. Partendo da un’idea degli studenti della facoltà di Architettura di Bari in collaborazione con la Scuola Nazionale Superiore di Architettura di Parigi, il prototipo verrà costruito a partire da gennaio 2012, grazie agli oltre 250 stagisti che si cimenteranno nella realizzazione dell’abitazione eco-sostenibile, in modo da presentarsi all’appuntamento di Madrid pronti a costruirla e renderla funzionante in sole due settimane. “E’ un grande salto di qualità per i nostri studenti – ha commentato il preside della Facoltà di Architettura Claudio D’Amato – soprattutto per gli utilizzi concreti che si potranno realizzare, ad esempio in un serio programma di social housing”.
Fonte (rinnovabili.it)
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martedì 27 dicembre 2011

Il pannello solare che produce caldo, freddo ed energia elettrica in piena autonomia; Brevetto italiano

L'idea a Francesco Negrisolo è nata proprio con la classica illuminazione improvvisa, quella dell'eureka di Archimede. Ma da quando gli è piovuta nella testa ha continuato a svilupparsi, mese dopo mese e anno dopo anno, fino a coinvolgere altre persone che hanno cominciato a crederci come lui, fino a diventare un progetto e poi un prototipo, a convincerlo a lasciare il proprio lavoro per dedicarsi quasi solo al suo sviluppo fondando una società, fino a trovare il sostegno dei "business angels", gli angeli degli imprenditori che hanno deciso di finanziare la sua impresa e rischiare con lui. E adesso l'idea di Francesco Negrisolo sta per diventare un prodotto pronto per il mercato.
Quello che ha inventato è un nuovo sistema per sfruttare l'energia solare, un pannello capace di concentrare i raggi della nostra stella per arrivare a temperature molto più alte di quelle dei normali pannelli per la produzione di acqua calda. Però senza i complicati sistemi di cui hanno bisogno gli impianti del solare termodinamico tradizionale, quelli con i grandi specchi parabolici che seguono la posizione del sole e riflettono tutti i raggi verso un unico punto dove c'è una cisterna da portare a oltre 300 °C. Il calore assorbito dal pannello potrà poi facilmente essere trasformato in acqua calda per il riscaldamento e per lavarsi, in freddo per gli impianti di condizionamento, in energia elettrica. Meglio ancora, avrà un sistema di immagazzinamento che renderà ogni impianto completamente autonomo. Un palazzo, una villetta, una piccola impresa quando monteranno questo sistema non avranno, in teoria, nemmeno bisogno di allacciarsi alla rete elettrica e potranno davvero fare tutto da sé.
Quando Negrisolo ha cominciato a pensarci aveva da poco lasciato Pirelli Cavi, dove si occupava di progettare fibre e amplificatori ottici, forte di un'esperienza fatta alla Stet sempre dedicandosi a cercare di realizzare il miglior hardware per la trasmissione di segnali. Il suo mestiere era diventata la progettazione di impianti di energia per grandi aziende come Eni ed Enel. Ed è proprio dall'unione di tutte queste esperienze, racconta, che è nata l'idea del nuovo sistema, capace di trasformare un pannello che assomiglia moltissimo a quelli tradizionali termici in un piccolo impianto di solare termodinamico. Invece di scaldare una miscela di acqua fino a 80-100 °C, infatti, la temperatura del liquido che circola nel pannello può arrivare anche a 250 °C. «La luce viene in un certo senso raddrizzata, grazie a un sistema di specchi, ma non solo, ci sono tanti principi che lavorano insieme. Diciamo che il risultato è un sistema capace di catturare la luce ovunque sia il sole senza bisogno di inseguirlo con sistemi meccanici che spostino il pannello», racconta. E il pannello, proprio quelli termici tradizionali, è in grado di raccogliere anche l'energia diffusa, quella delle giornate nuvolose, e non solo la luce diretta.
Ma cosa succede al calore raccolto dai nuovi pannelli, che più correttamente vengono chiamati "collettori solari"? Qui c'è la seconda novità. Il calore viene immagazzinato in una "batteria termica" che ha le dimensioni di un grosso frigorifero. Le batterie di questo genere esistono già, non le ha inventate Negrisolo. Lui però ha trovato una miscela molto semplice del liquido con cui funzionano che può lavorare bene tra 100 e 200 °C.
Le batterie, come i pannelli, sono un sistema modulare: a seconda delle esigenze ciascuno può scegliere quante installarne. Per una famiglia, una dovrebbe essere sufficiente: meno di 2 metri cubi di batteria possono accumulare energia termica pari a 75 kWh. «Per l'uso domestico limiteremo anche la temperatura a 160 °C. Ma la cosa più importante è che la nostra batteria si può adattare facilmente a diverse temperature di utilizzo».
Questo, spiega l'ingegnere, è un po' il cuore del nuovo sistema. Perché è da qui che parte il vero sfruttamento dell'energia assorbita. Il primo uso è ovviamente quello del riscaldamento: non solo quello domestico, ma anche il riscaldamento che può servire a laboratori o piccole industrie come i birrifici o gli impianti di essicazione, per esempio. Oppure il calore può essere trasferito a un "chiller", ossia un apparecchio che trasforma il caldo in freddo, per rifornire impianti di condizionamento oppure frigoriferi grandi e piccoli, come quelli di un supermercato. Infine, il calore può passare a un generatore di corrente elettrica. Ma non un generatore tradizionale, né una turbina «che si romperebbe in fretta e avrebbe comunque un'efficienza bassissima». Ohikia si è rivolta a un partner specializzato nei sistemi di generazione per mettere a punto una versione particolare di un generatore che lavora con gas che si espandono a pressione costante.
Fonte (ilsole24ore.com)
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venerdì 23 dicembre 2011

Una nuova vernice solare per il futuro delle abitazioni

Un team di ricercatori americani ha creato una pasta colorata che utilizza nanoparticelle di semiconduttori per produrre energia

Nuovi progressi per le vernici solari. Un team di ricercatori della University of Notre Dame in Indiana ha compiuto nuovi passi avanti nella studio e messa punto di pitture in grado di rimpiazzare i tradizionali dispositivi fotovoltaici. Anche se il nuovo materiale è ancora molto lontano dall’efficienza di conversione delle celle solari al silicio oggi in commercio, gli scienziati sostengono di aver raggiunto ottimi risultati, in termini di costi ridotti e facilità di produzione, grazie all’impiego di nanoparticelle di biossido di titanio (TiO2) ricoperte di solfuro di cadmio o seleniuro di cadmio. Le particelle sono state sospese in una soluzione idroalcolica per creare una pasta (la miscela di solfuro di cadmio ha prodotto una pasta di colore giallo, mentre il mix di seleniuro di cadmio una marrone scuro) che è stata successivamente spalmata su un materiale conduttivo trasparente ed esposta alla luce. ”La migliore efficienza di conversione luce-energia che abbiamo raggiunto finora è l’1 per cento, che è ben lontano dal solito 15-18 per cento di efficienza dimostrato delle celle solari in silicio”, spiega Prashant Kamat, del Centro Notre Dame per la Nano Scienza e Tecnologia (NDnano). ”Ma questa vernice può essere fatto a basso costo e in grandi quantità. Se riuscissimo a migliorare l’efficienza, potremmo essere in grado di fare la vera differenza nel soddisfare bisogni energetici del futuro”. La ricerca, finanziata dall’Office of Basic Energy Sciences del DOE, è stata pubblicata in questi giorni sulla rivista ACS Nano.
Fonte (rinnovabili.it)
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mercoledì 21 dicembre 2011

Umbria: 6 milioni alle imprese per sostituire l’amianto con il fotovoltaico

La Regione Umbria ha pubblicato il bando “Aiuti alle imprese per sostituzione amianto con impianti fotovoltaici” rivolto a piccole, medie e grandi imprese, con sede nel territorio umbro, dei settori manifatturiero, costruzioni, commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocigli, trasporto e magazzinaggio

La Regio Umbria ha pubblicato il bando “Aiuti alle imprese per sostituzione amianto con impianti fotovoltaici” annunciato nelle scorse settimane nell’ambito della presentazione del cosiddetto “Pacchetto verde”. Piccole, medie e grandi imprese, con sede nel territorio umbro, dei settori manifatturiero, costruzioni, commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli, trasporto e magazzinaggio avranno, come promesso, a disposizione 6 milioni di euro (a valere sulle risorse del POR FESR 2007-2013 Regione Umbria destinate allo sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili) per la sostituzione di tetti e coperture di immobili industriali e produttivi in amianto e la realizzazione, contestuale, di impianti fotovoltaici.
Gli interventi ammissibili al contributo riguardano la rimozione della copertura contenente amianto con la sua sostituzione con una nuova copertura e la realizzazione di installazioni fotovoltaiche su tetto, che potranno avere anche caratteristiche innovative ed essere architettonicamente integrate, di potenza compresa tra 5 e 100 kW. Gli impianti fotovoltaici, oggetto della richiesta di finanziamento, non dovranno essere realizzati come ampliamenti di impianti già esistenti. Il contributo pubblico non potrà superare l’importo di 50.000 euro, oppure di 100.000 euro nel caso di fotovoltaico integrato con caratteristiche innovative. Gli aiuti saranno erogati secondo le seguenti percentuali stabilite in funzione della dimensione delle imprese beneficiarie: per le grandi imprese non potranno essere superiori al 20% della spesa ammissibile; per le medie imprese al 25%; per le piccole imprese al 30%.
Tutte le info per partecipare al bando, qui
Fonte (zeroemission.tv)
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venerdì 16 dicembre 2011

Risparmio energetico: Proroga del bonus del 55% per tutto il 2012

La detrazione del 55% per gli interventi di risparmio energetico è prorogata fino alla fine del 2012. La detrazione del 36% delle spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, invece, viene integrata nel TUIR al pari delle altre detrazioni stabili senza, pertanto, essere più vincolata ad alcuna scadenza. È quanto emerge dal DL 201/2011, cosiddetto Decreto "Salva Italia", presentato dal Governo lo scorso 5 dicembre.



L'art. 4del DL introduce nel TUIR il nuovo art. 16-bis recante, appunto, "Detrazioni per interventi di ristrutturazione, di efficientamento energetico e per spese conseguenti a calamità naturali". Tale articolo ripropone sostanzialmente il testo normativo dell'art. 1 della L. 449/1997 (collegato alla Finanziaria 1998), con cui era stata originariamente introdotta la detrazione del 36%, successivamente prorogata dalle varie leggi. Pertanto, le caratteristiche, seppur nella nuova veste strutturale dell'agevolazione, rimangono quelle precedenti, a partire dagli interventi agevolabili, che nel nuovo articolo 16-bis sono così individuati:

- manutenzione ordinaria sulle parti comuni di edifici residenziali

- manutenzione straordinaria

- restauro e risanamento conservativo

- ristrutturazione edilizia

-ricostruzione o ripristino dell'immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi

- realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali anche a proprietà comune

-eliminazione delle barriere architettoniche

- misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi

- cablatura degli edifici, contenimento dell'inquinamento acustico

- risparmi energetici

- misure antisismiche

- bonifica dall'amianto e esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici.

Anche la misura della detrazione rimane uguale, così come il limite massimo di spesa su cui deve essere calcolata, ancora pari a48.000 euro. I beneficiari dell'agevolazione sono gli stessi di prima, ovvero coloro che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo (proprietà, locazione, comodato, ecc.), l'immobile sul quale sono effettuati gli interventi.

Gli immobili oggetto di intervento devono essere a destinazione abitativa, tuttavia, il comma 5 dell'art. 16-bis stabilisce che, se gli interventi sono realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all'esercizio dell'arte o della professione, ovvero all'esercizio dell'attività commerciale, la detrazione spettante è ridotta al 50%. Anche il criterio di rateazione rimane lo stesso, ovvero la ripartizione in dieci quote annuali costanti. Sembrerebbe, tuttavia, sparire l'agevolazione per gli over 75 consistente nella rateazione insolo cinque quote annue e, per gli over 80, in tre.

È confermato, invece, il trasferimento all'acquirente delle rate residue della detrazione, in caso di cessione dell'unità immobiliare oggetto di intervento agevolato. Tuttavia, il comma 8 del nuovo art. 16-bis fa salvo quanto previsto recentemente dalla cosiddetta "manovra di Ferragosto", ovvero la possibilità, tramite accordo tra le parti, di riservare la prosecuzione della detrazione residuante al venditore (commi 12-bis e 12-ter dell'art. 2 del DL 138/2011). In caso di decesso dell'avente diritto alla detrazione, invece, la parte residua si trasferisceall'erede che conserva la detenzione materiale e diretta dell'immobile, così come era già stabilito in precedenza.

Il comma 9 del predetto art. 16-bis del TUIR prevede, inoltre, l'applicazione delle disposizioni recate dal decreto attuativo della misura agevolativa originariamente prevista (Decreto del Ministero delle Finanze di concerto con il Ministero dei Lavori Pubblici n. 41/98).

L'art. 4, comma 2, del DL 201/2011, poi, limita fino al 2011 la portata temporale dell'art. 1, comma 17 della L. 244/2007, con cui era stata prorogata la detrazione del 36%, richiamando le precedenti disposizioni di legge. Dal 2012, correttamente, le precedenti disposizioni normative perdono ogni rilevanza, atteso che la stessa disciplina è ora interamente integratanel TUIR, al nuovo art. 16-bis.

Per quanto concerne la detrazione del 55% per gli interventi di risparmio energetico, in dubbio sino all'ultimo momento, la sua scadenza, precedentemente prorogata fino alla fine di quest'anno dall'art. 1, comma 48, della L. 220/2010, viene ulteriormente prorogata fino alla fine del 2012 ad opera dell'art. 4, comma 4, del DL 201/2011. Dal 2013, la stessa disposizione prevede che per tali interventi competerà la detrazione del 36%.
Fonte(alternativasostenibile.it)

In sostanza questa proroga/bonus permette di usufruire di regimi fiscali agevolati sulle spese volte agli interventi di risparmio e riqualificazione energetica per tutto il 2012;
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giovedì 15 dicembre 2011

News Fotovoltaico: l’Italia spodesterà la Germania a fine 2011

Dopo due anni al vertice, Berlino quest’anno rischia di perdere il suo posto di leader mondiale del mercato solare scivolando al numero due e lasciando così al Belpaese l’ambito scettro

Nonostante l’ammorbidimento del mercato tedesco, il settore fotovoltaico mondiale dovrebbe raggiungere entro la fine dell’anno una capacità istallata di ben 23.8 GW, pari ad un aumento del 34% rispetto all’anno precedente. Lo rivela la società di analisi IHS, che, valutando i trend in corso per comparto solare al livello globale, si lancia in previsioni sul futuro prossimo.

Futuro in cui si fa sempre più probabile un importante cambio della guardia, con l’Italia pronta a rimpiazzare il primo posto finora indiscusso della Germania. “Spinta dalla comunità e da investitori istituzionali che sostengono iniziative verdi e finanziamenti sostenibili, la Germania è il paese leader a livello mondiale per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici dal 2009″, ha commentato Henning Wicht, senior director e principale analista per il settore solare a IHS. “Tuttavia, le installazioni nella nazione sono rimaste in fase di stallo nella prima metà del 2011 e nonostante il mercato abbia dato segni di ripresa nel secondo semestre, l’aumento è insufficiente a generare una vera e propria crescita annuale”.

“Nel frattempo, - continua Wicht - gli interessanti incentivi del Governo italiano potenziato le installazioni in maniera massiccia, conferendogli una posizione di primo piano”. La società di ricerche ritiene che le installazioni tedesche debbano diminuire del 20%, passando a 5.9 annuali GW rispetto ai 7.4 GW installati nel 2010. L’Italia diventerà così la nazione numero uno a livello internazionale con i suoi nuovi 6.9 GW di impianti fotovoltaici installati, quasi il doppio rispetto ai 3.6 GW dello scorso anno. Sulla scia dei due giocatori importanti giocatori europei si stanno imponendo gli Stati Uniti al terzo posto con 2,7 GW di nuovi impianti 2011, la Cina al quarto posto con 1,7 GW, il Giappone al quinto posto con 1,3 GW e la Francia al sesto con circa 1,0 GW di nuovi impianti.

Fonte(Rinnovabili.it)
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martedì 13 dicembre 2011

News Fotovoltaico: Inaugurati i primi giochi per bambini alimentati con il fotovoltaico

Inaugurato a Roma, nel quartiere di Torpignattara, il primo parco giochi per bambini di Roma che si illumina da solo grazie ai pannelli fotovoltaici installati sulle strutture.

È stato inaugurato a Roma, nel quartiere di Torpignattara, il primo parco giochi per bambini di Roma che si illumina da solo grazie ai pannelli fotovoltaici installati sulle strutture. A tagliare il nastro è stato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. Grazie ai pannelli durante le ore diurne si crea energia elettrica che si accumula in una batteria, mentre nelle ore notturne un sensore automatico attiva dei led di ultima generazione che illuminano i giochi rendendoli piú protetti e sicuri. L'opera è stata realizzata grazie a un bando di due milioni della Provincia di Roma per la riqualificazione delle aree verdi del territorio: in tutto saranno realizzate 50 nuove aree ludiche entro la fine del 2012. «Questi parchi giochi cambiano il volto della cittá e sono dedicati ai bambini- dice Zingaretti - non è giusto che in un momento di crisi e di assenza di fondi a pagare siano sempre i piú deboli, in questo caso i bambini. Qui sperimentiamo un'innovazione assoluta Made in Italy che protegge il parco da eventuali danni di vandalismo grazie alla luce prodotto con il fotovoltaico. E' un'idea moderna che pensa anche allo sviluppo sostenibile- conclude- un altro segnale che diamo di amore verso la cosa pubblica».
Fonte (zeroemission.tv)
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News Fotovoltaico: Boeing, assemblaggio dei jet a energia solare con il film sottile Uni-Solar

Accade a North Charleston, nel South Carolina, la tecnologia a film sottile flessibile UNI-SOLAR® è stata utilizzata per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 2,6 MW sulle coperture del nuovo complesso per l’assemblaggio dei jet 787 di Boeing

Assemblaggio dei jet a energia solare per Boeing: accade a North Charleston, nel South Carolina, dove Baker Renewable Energy, uno dei principali EPC contractor del Sud Est degli Stati Uniti, ha scelto la tecnologia a film sottile flessibile Uni-Solar® per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 2,6 MW sulle coperture del nuovo complesso per l’assemblaggio dei jet 787 di Boeing. L’impianto, composto da oltre 18.000 laminati fotovoltaici flessibili a film sottile Uni-Solar®, è il sesto negli Stati Uniti per potenza installata su tetto e soddisferà parte del fabbisogno energetico della struttura, riducendo l’impatto dei velivoli con un taglio di ben 3.660 tonnellate di anidride carbonica all’anno immessi nell’atmosfera. Si stima infatti che produrrà oltre 3.950 MWh annui, quanto basterebbe per coprire il fabbisogno elettrico di 870 abitazioni statunitensi.

Il primo 787 Dreamliner assemblato nel nuovo complesso di assemblaggio ad energia solare prenderà il volo a metà del 2012. Spiega Maarten van Cleef, vicepresidente Sales Sud Europa di United Solar Ovonic, società titolare del marchio celebre in tutto il mondo Uni-Solar® - “I laminati fotovoltaici a film sottile flessibile Uni-Solar sono stati scelti in quanto permettono la completa integrazione architettonica, sono ultraleggeri e antiriflesso. Il team di Baker Renewable ha svolto un eccellente lavoro, incollando i nostri laminati direttamente sul tetto a membrana dell’edificio e facendo in modo che ne divenissero parte integrante”.
Fonte (zeroemission.tv)
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domenica 11 dicembre 2011

In ex miniera parco fotovoltaico piu' grande della Toscana

In una miniera abbandonata di Cavriglia sarà inaugurato il più grande parco di pannelli della Toscana. Servirà 12mila abitanti








A Cavriglia sarà inaugurato ufficialmente il più grande parco fotovoltaico pubblico della Toscana, realizzato nell'ex area mineraria di Santa Barbara, in località Tegolaia. Il taglio del nastro da parte del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, è in programma per martedì 13 dicembre.
L'impianto su un'estensione di 30 ettari, di cui 21 occupati dai pannelli e altri 9 da un nuovo circuito ciclistico, compreso nei lavori di riqualificazione dell'area, ha una potenza di 10 MW, con una produzione annua di 12.609 MWh, fornisce energia elettrica a circa 3.300 abitazioni, per un totale di 12.000 abitanti, garantendo a Cavriglia l'autosufficienza energetica da fonti rinnovabili ed evitando l'emissione di 5.531 tonnellate di CO2 e un risparmio di 2085 tonnellate di petrolio all'anno.

Realizzato senza alcuna spesa per le casse comunali da un consorzio di aziende toscane, è costato 27 milioni di euro e sarà gestito in concessione ventennale dal raggruppamento d'imprese Cavriglia SPV, che venderà sul mercato l'energia prodotta, mentre il Comune di Cavriglia riscuoterà un canone di concessione annuale, riuscendo così anche a far entrare risorse nel bilancio comunale. La particolarità dell'impianto cavrigliese, inoltre, è di aver saputo coinvolgere attivamente la popolazione, con il 5% dell'energia installata che è stata sottoscritta tramite una campagna di azionariato popolare.
Fonte (repubblica.it)
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sabato 10 dicembre 2011

News Fotovoltaico: La corsa al sole di IKEA

L’azienda svedese continua ad ampliare il programma solare concepito nel 2006 e che già nel prossimo anno porterà a numerose nuove installazioni.
Entro il 2012, 33 dei 44 stores statunitensi saranno solarizzati!

Il colosso dell’arredamento low cost IKEA è pronto a espandere il proprio ambizioso programma solare negli Stati Uniti: 33 dei 44 punti vendita statunitensi, infatti, saranno dotati di impianti fotovoltaici. Annunciata nel 2010, l’iniziativa può già contare 13 impianti operativi a tutti gli effetti, di cui 10 completati durante quest’anno, a cui se ne aggiungeranno altri 20: 10 nella zona Sud-Ovest degli Stati Uniti e 10, invece, già pianificati e attualmente in attesa del completamento delle procedure autorizzative, che saranno completati entro la fine dell’estate 2012. In particolare, queste ultime installazioni interesseranno 45.360 pannelli fotovoltaici, per una capacità installata complessiva di 10,7 MW e una produzione di elettricità annua di circa 15,2 milioni di chilowattora.

Oltre agli impianti fotovoltaici installati sui tetti degli edifici, IKEA ha pensato anche di dotare i punti vendita di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Nove i negozi interessati, tra Arizona, Oregon, California e Washington, da un progetto iniziato la scorsa estate e grazie al quale, entro il prossimo anno, saranno implementati 30 punti di ricarica. L’impegno ambientale di IKEA non è una novità: le energie rinnovabili e la sostenibilità sono due colonne portanti su cui l’azienda ha sempre contato e delle quali oggi ha capito anche il vantaggio economico. L’obiettivo finale dell’azienda svedese è quello di rendere energeticamente autonomi gli stores, i centri di distribuzione e gli edifici aziendali di tutto il mondo.

Fonte (Rinnovabili.it)
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giovedì 8 dicembre 2011

News Fotovoltaico: Il più grande pannello fotovoltaico del mondo sul catamarano Planet Solar per il giro del mondo

Sembra un’astronave fotovoltaica e quell’omino piccolo piccolo con la giacca verde potrebbe esser il capitano Spock del terzo millennio. Invece quello che vedi nella foto è il modello del catamarano Planet Solar, il prototipo d’imbarcazione su due scafi con il mega-pannello fotovoltaico. Sistema ideale per andar per mare, decisamente più eco-sostenibile di quella pacchianate usate in Coppa America e spacciate per finte-vele.

Puntualissima Fresna aveva parlato del catamarano Planet Solar due anni fa quando il progetto di Knierim Yachtbau era stato soltanto annunciato. Il Planet Solar è un progetto che ha visto i riflettori dei media durante la scorsa settimana nell’arsenale dell’HDW a Kiel, in Germania alla presenza del proprietario e dei due skipper Raphael Dmoja, 38enne svizzero, e Gerard d’Aboville, francese.

E’ la più grande imbarcazione con i pannelli solari al mondo: monta pannelli fotovoltaici per oltre 500 metri quadrati pronti a fornire energia per un giro del mondo. Partenza con scali “sponsorizzati” presso Ammburgo, Londra, Parigi (come faranno ad andarci in barca?) New York, San Francisco, Singapore e Abu Dhabi.

In cambio di pubblicità sui suddetti scali, la Sunpower ha offerto i 38mila pannelli solari di ultima generazione, scuri e capaci di produrre il 22% di elettricità in più rispetto ai modelli attualmente in commercio. Per sognare un po’, ecco la fotogallery della Planet Solar e le foto della presentazione del Planet Solar, chi non si farebbe un giretto lì sopra?

Fonte (ecowiki.it)
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News Fotovoltaico ed Eolico: Solare ed Eolico nel centro di Perugia

La “pensilina” della foto si chiama “energy roof” ed e’ stata pensata come ingresso alla Perugia sotterranea. Il sistema e’ in grado di produrre energia sia dal vento che dal sole. Lo strato superiore e’ composto da vetri fotovoltaici, che lasciano filtrare la luce naturale e si orientano automaticamente per massimizzare la resa. Al centro della struttura trovano posto cinque turbine eoliche.
L’energy roof misura 80 metri di lunghezza per 16 di larghezza e ha una potenza di 100 kWp, di cui 73 dati dal solare. La produzione annua e’ stimata intorno ai 100 MWh. Il progetto e’ dello studio di architettura Coop Himmelb(l)au e l’intero progetto di valorizzazione del patrimonio storico cittadino e’ seguito dall’università di Perugia.
La struttura, che ombreggia via Mazzini, si distingue nettamente dal contesto architettonico degli edifici circostanti che si affacciano su piazza Matteotti e serve a dare energia e “valorizzare” l’ingresso alla stazione sotterranea della minimetro. Si sono evitati i carichi sui muri esterni degli edifici adiacenti e sono stati previsti anche i carichi straordinari della neve e dei possibili terremoti.
Così con un gioco di design estremo e il dualismo tra le energie pulite più utilizzate, sarà possibile in un sol colpo attirare i turisti a visitare un’opera hitech artistica e produrre energia a costo zero da distribure in città.
Il tetto consta di tre strati: in alto troviamo l’unità che genera l’elettricità vera e propria, nel mezzo la parte strutturale e nel basso un mix di laminato e vetrate traslucenti. Sul tetto troneggiano le celle fotovoltaiche e le turbine eoliche.

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lunedì 5 dicembre 2011

News Fotovoltaico: Fotovoltaico galleggiante: basso impatto ambientale e migliore resa

A settembre 2010 è stato installato a Suvereto (LI) un impianto fotovoltaico galleggiante, che è ormai entrato in funzione, assicurando energia elettrica a sufficienza per alimentare la Cantina Petra della Holding Terra Moretti, proprietaria del terreno e dell’impianto.

Un impianto fotovoltaico che si contraddistingue per due vantaggi:

  • un limitato impatto ambientale, essendo l’impianto ubicato in una posizione poco visibile e senza che vengano compromesse le funzionalità di questo specchio d’acqua, che irriga la tenuta raccogliendo acque piovane;
  • una resa superiore del 30% rispetto alla media degli impianti fotovoltaici, grazie al fatto che i pannelli ruotano, assumendo la posizione migliore durante il giorno.
I pannelli fotovoltaici di questo impianto a regime produrranno 200 kilowatt, assicurando un risparmio di 70.000 euro sui costi di gestione della tenuta.

L’impianto fotovoltaico di Petra, che è stato realizzato da Sartori BlueHitech di Padova e Moretti Real Estate, non è tuttavia il primo impianto fotovoltaico galleggiante, a differenza di quanto riportato da La Repubblica.
Già a fine 2008 era stato realizzato in Emilia Romagna, per la precisione a Solarolo (RA) un impianto fotovoltaico galleggiante sull’acqua.

L’impianto di Solarolo (nella foto, tratta da Rinnovabili.it) consta di una struttura galleggiante con dimensione di circa 25 metri di diametro e una potenza di picco di 19,98 kWp, con 112 pannelli fotovoltaici di tipo policristallino di dimensioni di 80 x 150.

A noi sembra che quella del fotovoltaico galleggiante sia una buona strada da esplorare. L’unica perplessità riguarda il fatto che non dovrebbe essere facilissimo pulire i pannelli su una superficie d’acqua (e quindi potremmo assistere ad un calo della resa), ma forse la tecnologia attualmente in fase embrionale dei pannelli fotovoltaici autopulenti potrà fornire la soluzione ideale a questo proposito.

Fonte (tuttogreen.it)
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News Fotovoltaico: Nuovo prototipo, ecco l’asfalto fotovoltaico!!!

Interessante novità dal campo del fotovoltaico, dove una azienda statunitense propone l’asfalto fotovoltaico. Anche se il progetto è molto ambizioso le premesse per una buona riuscita ci sono tutte. In pratica l’asfalto fotovoltaico coniste nella pavimentare le strade con pannelli fotovoltaici speciali in grado di catturare i raggi solari e di trasformarli in energia.

I risultati dei primi test sono davvero interessanti, con un’irraggiamento medio di 4 ore al giorno ciascun ogni pannello fotovoltaico è in grado di produrre 7,6 kwh al giorno. L’energia ricavata dall’asfalto fotovoltaico può essere immesso nella tradizionale rete elettrica oppure rifornire apposite colonnine distribuite lungo il percorso per la ricarica delle batterie delle auto elettriche.

Ma la strada della realizzazione dell’asfalto fotovoltaico non è privo di difficoltà. Ad esempio, è stato superato abilmente il problema della resistenza dei pannelli solari da inserire nell’asfalto facendo ricorso a vetri antiproiettile. Resta però quello legato alla superfice lisca dei panelli stessi, che è poco si concilia con la sicurezza della guida. In questo caso la soluzione potrebbe essere l’uso di migliaia di piccoli prismi che permettono l’ideale adesione dei pneumatici al terreno.

Per ora la sperimentazione sarà avviata negli USA, speriamo di poter presto vedere anche in Italia l’asfalto fotovoltaico.

Fonte (tuttogreen.it)
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giovedì 1 dicembre 2011

Per ogni impianto fotovoltaico installato, un albero donato al Parco Lucano.

In località Stagliata, nel Bosco Ralle di Satriano di Lucania, all'interno del perimetro del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano, la società Girasole (società italiana specializzata nella realizzazione di impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.) pianterà un albero per ogni impianto fotovoltaico realizzato con il duplice obiettivo di compensare le emissioni di anidride carbonica immesse in atmosfera e sensibilizzare l'opinione pubblica sul riscaldamento globale e le questioni ambientali.
Questa è l'ottima iniziativa presa dalla società Girasole donando già tanti alberi al parco.

News Fotovoltaico: Negli Usa 120mila tetti solari per gli alloggi militari

Dall’accordo tra SolarCity e la American Bank l’impegno da un miliardo di dollari per l’istallazione di 300 MW solari sui tetti degli alloggi militari.

Anche gli alloggi militari diverranno presto un esempio di edilizia green. La trasformazione sarà possibile grazie all’accordo stretto tra la società che si occupa di impianti solari SolarCity e la Bank of America Merrill Lynch che hanno concordato un investimento da un miliardo di dollari a favore della realizzazione di progetti solari da localizzare sulle caserme.

Il progetto, denominato “SolarStrong,” si propone di istallare circa 300 megawatt di impianti solari in 120.000 unità abitative militari nell’arco dei prossimi cinque anni. Nel prospetto preliminare gli alloggi erano 160mila e il finanziamento iniziale ammontava a 275 milioni di dollari, il cui finanziamento sarebbe dovuto arrivare dal DOE statunitense. Il piano però venne scartato dal Dipartimento dell’Energia a causa del momento di crisi che stava colpendo l’industria solare statunitense. A causa della difficile situazione il DOE ha dichiarato di non poter finanziare il progetto entro il termine fissato al 30 settembre scorso, facendo decadere l’intesa poi finanziata dalla American Bank che ha visto nell’iniziativa un’importante opera per la diffusione delle rinnovabili in ambito militare, uno dei settori che in America ha più bisogno di energia. Grazie al progetto potrebbe quindi presto raddoppiare il numero dei tetti solari ad uso residenziale presenti negli Stati Uniti, con un vantaggio economico ed ambientale ben quantificabile. Inoltre si verranno a creare numerosi posti di lavoro, sia fissi che temporanei, necessari per l’istallazione e la successiva manutenzione degli impianti.
Fonte (rinnovabili.it)
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