martedì 29 novembre 2011

News Fotovoltaico: Raggiunto 1 milione di tetti fotovoltaici in Germania

Solare da record per Berlino che ha visto entrare in funzione il milionesimo impianto, installato sul tetto del FES di Berlino, come previsto dal programma lanciato nel 1990


E’ entrato in funzione il milionesimo tetto fotovoltaico della Germania. A darne l’annuncio l’Associazione tedesca dell’Industria solare (BSW-Solar) che rivela come a tagliare il ragguardevole traguardo sia stato l’impianto istallato sulla copertura dell’Institut für Forschung und Entwicklung von Sportgeräten di Berlino. Nell’autunno del 1990 l’allora Ministro federale per l’Ambiente, Prof. Dr. Klaus Töpfer, attuale Direttore esecutivo dell’Institute for Advanced Sistainability Studies (IASS) di Potsdam, lanciò il programma 1000 tetti fotovoltaici, che ha dispetto delle le aspettative di tutti ha saputo dimostrare la fede teutonica nell’energia del sole. “Il settore fotovoltaico possiede un potenziale energetico notevole, indispensabile dato il crescente fabbisogno mondiale, le sfide del cambiamento climatico e l’impegno per una rivoluzione energetica”, ha dichiarato Töpfer. La Germania è uno dei pochi paesi in cui cittadini, enti locali ed aziende, hanno contribuito attraverso i loro investimenti alla diffusione dell’energia solare per la produzione di elettricità e lo straordinario risultato è stato raggiunto in soli dieci anni. “Il fotovoltaico possiede uno sviluppo dinamico e può diventare un pilastro fondamentale della fornitura di energia”, ha commentato Günther Cramer, Presidente della BSW-Solar. “Significative riduzioni di prezzo per i sistemi di energia solare sono stati resi possibili grazie ad un aumento dei volumi di produzione e dai progressi tecnici. In un futuro molto vicino, la generazione di energia solare diventerà una delle forme di energia più conveniente”. Entro la fine del 2011 l’Associazione prevede un incremento di quasi 5 GW di nuovi impianti, con una capacità installata cumulativa di circa 22 GW. Con l’obiettivo di raggiungere il 10% dei consumi elettrici soddisfatti grazie all’energia solare, la Germania copre attualmente grazie ai sistemi fotovoltaici una quota pari al 3% , equivalente al consumo medio annuo dello stato di Thuringia.
Fonte (rinnovabili.it)
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lunedì 28 novembre 2011

Energia dallo spazio? Si può fare

Secondo l’International Academy of Astronautics, la raccolta della luce solare da satelliti in orbita geostazionaria potrebbe fornire un modo conveniente per soddisfare le esigenze energetiche mondiali in soli 30 anniGli Stati Uniti e il Giappone stanno studiando da tempo la possibilità di sfruttare le immense potenzialità solari dello spazio per una produzione energetica sostenibile. L’idea di lanciare uno o più satelliti in orbita geostazionaria sopra l’equatore, ognuno di diversi chilometri di lunghezza e in grado di raccogliere la luce 24 ore al giorno, è un’ipotesi entusiasmante sebbene non priva di criticità e critiche. Ma quello che a molti appare ancora il frutto di un’utopia difficilmente realizzabile, ha ora l’appoggio di una voce eminente del mondo accademico, quale l’International Academy of Astronautics. L’Istituto, infatti, tra il 2008 e il 2010 ha effettuato la prima valutazione internazionale dell’energia solare spaziale, di cui rende ora pubblici i risultati. Un gruppo di studio dell’Accademia ha affrontato la fattibilità tecnica del concetto, i mercati potenziali e le relative questioni politiche che comporterebbe il creare centrali fotovoltaiche orbitanti. E il verdetto è decisamente positivo.

Ora più che mai, sono necessarie nuove fonti di energia sostenibile su larga scala per soddisfare le esigenze globali pur rispettando le preoccupazioni ambientali. Nel corso degli ultimi 40 anni, vari studi nazionali sono stati effettuati sul concetto di energia solare spaziale – ad esempio, utilizzando satelliti a energia solare (SPS) per raccogliere la luce solare e la trasmissione wireless dell’elettricità prodotta alle stazioni sulla Terra”. Nel complesso, il gruppo di studio ha trovato che l’idea di sfruttare lo spazio sia“tecnicamente fattibile”. Secondo gli autori del documento, realizzare le prime e centrali spaziali sperimentali potrebbe essere questione di uno o due decenni basandosi su le tecnologie che si trovano attualmente in fase di laboratorio e tale progetto potrebbe raggiungere la redditività economica in 30 anni. Alla base ci dovrebbe essere un lavoro congiunto tra governi e settore privato in maniera tale da definire la vitalità economica del concept, agendo di concerto con le agenzie spaziali, le università e le organizzazioni non governative. Ovviamente rimangono diverse questioni irrisolte come la presenza dei detriti spaziali, la mancanza di studi di mercato mirati e i costi di sviluppo decisamente troppo elevati, ma per John Mankins, veterano NASA e autore dello studio, “almeno è un inizio”.

Fonte (rinnovabili.it)
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domenica 27 novembre 2011

News Fotovoltaico: Tunnel fotovoltaico sulla linea alta velocità Parigi-Amsterdam

In Belgio hanno costruito il primo solar tunnel d’Europa, una galleria artificiale di 3,6 km per proteggere una foresta e dare energia alla rete ferroviaria. Normalmente si tagliano gli alberi tutto intorno ai binari per una distanza superiore all’altezza degli alberi, in questo modo se un albero dovesse cadere la linea non verrebbe interrotta. Il treno ad alta velocità Parigi Amsterdam doveva attraversare una foresta protetta e, invece di chiedere una deroga in nome della sicurezza e tagliare tutto, hanno deciso di lasciar crescere gli alberi al loro posto e di proteggere il treno con un tunnel artificiale. Sul tetto del tunnel la Enfinity ha installato 16mila pannelli fotovoltaici. L’elettricità prodotta dal tetto del tunnel (3.3 MWh) serve ad alimentare la stazione ferroviaria di Antwerp e per far circolare tutti i 4.000 treni del Belgio per un giorno all’anno. Le ferrovie sono contente per aver abbattuto le loro emissioni e per aver sfruttato uno spazio altrimenti inutilizzabile per scopi diversi dal passaggio dei treni. La ditta installatrice e’ contenta per non aver incontrato ostacoli al progetto e per ostacoli in questo caso si intendono i comitati locali contrari al cambio di destinazione d’uso di suoi agricoli per farne wind/sun farm.
Fonte (ecowiki.it)
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venerdì 25 novembre 2011

News Fotovoltaico: Fotovoltaico su terreni abbandonati, arriva la norma in Veneto

La giunta veneta ha disciplinato i criteri per le richieste presentati da quanti richiedono la classificazione di “terreno abbandonato”

I nuovi paletti introdotti dal decreto legislativo n. 28/2011 per gli impianti fotovoltaici su terreni agricoli (occupare meno del 10% della superficie e non superare 1 MW di potenza) contemplano un’eccezione: non si applicano ai terreni abbandonati da almeno cinque anni. Una misura, quella contenuta nella legge nazionale, che richiede però una rigorosa specificazione della natura dell’abbandono per non andar incontro a possibili speculazioni generate da una insufficiente chiarezza della norma o da una inadeguata documentazione. Secondo il Decreto Romani spetta alla Regioni determinare le singole zone del territorio di loro competenza caratterizzate da fenomeni di abbandono, definendo pertanto le norme e le procedure per la notifica ai proprietari e agli aventi diritto della avvenuta classificazione. Il Veneto ha compiuto un passo importante in questa direzione disciplinando i criteri per la presentazione e l’istruttoria delle domande presentate da quanti sono interessati alla classificazione di terreno abbandonato, con l’obiettivo di istallarvi un impianto fotovoltaici.
“Il provvedimento – spiega l’assessore all’agricoltura Franco Manzato, autore della proposta normativa – riguarda l’applicazione del decreto legislativo del marzo scorso sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, che per evitare possibili speculazioni ha introdotto tre tipi di limitazioni, che operano contemporaneamente, alla possibilità che i grandi impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in zone agricole possano usufruire degli incentivi all’esercizio previsti dal ‘Conto Energia’. Per questi limiti è stata prevista una deroga nel caso gli impianti fotovoltaici vengano installati in aree agricole su terreni abbandonati da almeno cinque anni. Tutelare il terreno agricolo – ha ricordato l’assessore – è infatti una esigenza strategica che non può essere messa a rischio rispetto a convenienze non agricole”. L’Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura (Avepa) avrà il compito di gestire tecnicamente ed amministrativamente i vari procedimenti verificando l’effettivo stato di abbandono dall’attività produttiva, mediante sopralluogo in campo e utilizzo delle informazioni disponibili con il “Sistema integrato gestione e controllo” e di ogni altra eventuale documentazione probatoria.
Fonte (rinnovabili.it)
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giovedì 24 novembre 2011

News Fotovoltaico: Nuovo centro di ricerca sul fotovoltaico a concentrazione

Inaugurato a Piacenza da Rse (Ricerca sul Sistema Energetico) il nuovo centro di ricerca dedicato al fotovoltaico e allo sviluppo di celle solari di nuova generazione, più efficienti rispetto a quelle tradizionali. Il centro è dotato di attrezzature innovative e apparecchiature ad altissima tecnologia. Rse è una società pubblica di ricerca, controllata dal Gse (Gestore dei Servizi Energetici), afferisce al ministero Sviluppo Economico ed è una partecipata del ministero Tesoro.
La produzione di energia elettrica ottenuta sfruttando l’effetto fotovoltaico è da tempo considerata una delle realtà più promettenti per la generazione da fonti rinnovabili. La ricerca in questo settore è particolarmente avanti e RSE - Ricerca sul Sistema Energetico - ha sviluppato nel corso degli anni notevoli competenze in merito. Oltre a garantire nuovi mercati, alternativi a quello delle tradizionali celle fotovolatiche in silicio, il nuovo centro italiano costituisce il cuore della ricerca europea in questo settore. E’ infatti italiano il coordinamento del progetto europeo Apollon, promosso dall’Unione Europea nell’ambito del VII programma quadro e teso a realizzare una nuova generazione di pannelli fotovoltaici super-efficienti, con lenti capaci di concentrare la luce su celle ottenute sovrapponendo sottilissimi strati di materiali diversi, che raccolgono la radiazione solare in modo selettivo.
Il fotovoltaico con concentrazione solare rappresenta oggi un’opzione molto promettente per ottenere elevate efficienze e costi competitivi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Si tratta di una tecnologia ancora in fase di sviluppo, per la quale il l’Italia possiede competenze e strutture produttive adeguate. Può quindi rappresentare un prodotto di successo per il rilancio dell’economia e per lo sviluppo scientifico e tecnologico.
Fonte (www.ecosportello.org)
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lunedì 21 novembre 2011

News Fotovoltaico: Prototipo di pellicola solare fotovoltaica trasparente

La multinazionale statunitense 3M ha presentato per la prima volta al CEATEC, il salone della tecnologia Giapponese, un prototipo di pellicola solare trasparente in grado di raccogliere la luce del sole come un qualsiasi pannello fotovoltaico.
La 3M è nota per essere un colosso mondiale in svariati campi: dalla chimica all’elettronica, dalla produzione di articoli per la cura dentale ai prodotti adesivi ed è famosa ai più soprattutto per i leggendari Post-it.
Non è un caso che questa nuova pellicola solare si presenti in sottili strisce verdi, distanziate tra loro, da incollare alle finestre così da formare un grande ”cerotto”.
Secondo i tecnici, un metro quadro di film può generare un’energia, sfruttando una luce solare alla massima potenza, sufficiente a caricare un iPhone.
Tutto ciò lasciando passare la luce e quindi mantenendo quasi inalterata la visibilità della finestra.
L’energia elettrica prodotta però sarà solo il 20% di quella che produrrebbe un tradizionale pannello solare in silicio ma la pellicola costerà almeno la metà di quest’ultimo.
Yasuhiro Aoyagi, manager del marketing 3M, immagina che in futuro questa pellicola solare si possa direttamente vendere al pubblico affinché qualsiasi persona la possa installare da se nella propria abitazione.
Per il momento la 3M spera di utilizzare la pellicola in ambienti come uffici governativi o grandi aziende prima di una produzione su larga scala. Certamente ina tecnologia da tenere monitorata, potrebbe avere implicazioni notevoli nello sviluppo delle rinnovabili.
Fonte (www.tuttogreen.it)

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venerdì 18 novembre 2011

Il mondo del fotovoltaico chiede più concertazione al Governo Monti



Le associazioni di categoria sollecitano al nuovo Esecutivo un cambio di rotta sul sostegno al solare

Scampato il pericolo del varo di norme draconiane per gli incentivi alle rinnovabili nell'ultimo weekend di vita del Governo Berlusconi, il variegato mondo del fotovoltaico guarda con fiducia al neonato esecutivo Monti, a cui chiede più concertazione e scelte più chiare in favore del comparto. I rappresentanti delle associazioni di categoria, intervenuti a un convegno nell'ambito della Fiera Enersolar+, non hanno infatti nascosto le critiche alla precedente gestione.

Come ha spiegato Marco Pigni di Aper «Occorre una discontinuità assoluta con gli ultimi 4 anni, che sono stati caratterizzati da un non governo e dalla non gestione della green economy. Questo momento, con la nascita del nuovo Esecutivo, è quello giusto per un cambio di rotta. Ad esempio, secondo quanto previsto dal quarto Conto energia, a partire dal 2013 sparirà lo scambio sul posto, cosa che scoraggerà il fotovoltaico residenziale. Si tratta di uno dei tanti aspetti da rivedere». Le nuove scelte che riguardano il futuro del comparto dovranno essere prese in tempi rapidi, anche perché, come ha sottolineato Giorgio Ruffini di Azione energia solare, «per via della crescita del solare il quarto Conto energia sta già raggiungendo i budget di spesa prefissati, dunque rischiamo di perdere il mercato».

Più che a nuovi incentivi, per i quali tutte le associazioni di categoria sembrano aver accettato l'idea di una decrescita progressiva, gli obiettivi sono legati a una politica di sostegno a tutto campo, ad esempio attraverso la semplificazione degli iter burocratici. «I costi del fotovoltaico sono scesi del 60% in questi ultimi anni, ma quelli degli iter amministrativi sono rimasti uguali e su questi non possiamo certo intervenire», ha sottolineato Federica Marchini di Assosolare.

Un altro punto su cui gli operatori del fotovoltaico evidenziano la necessità di un cambiamento è il Gse, senza troppi giri di parola accusato di scarsa efficienza nella gestione delle pratiche e del sistema incentivante, anche se in buona parte determinata dalla carenze di organico dell'Ente. C'è anche chi propone, come Assosolare, un intervento nella tassazione al fotovoltaico, al momento ritenuta troppo elevata. Gli operatori sono anche fermi nella richiesta al Governo Monti di una maggiore concertazione e consultazione, dunque niente più decisioni prese in segreto nelle stanze ministeriali, come accaduto per il tanto contestato Decreto Romani.

Ma, per esercitare con maggiore forza un'efficace azione di lobbying, sarà importante che le associazioni riescano a parlare con una voce sola, come raramente accaduto in passato. Se appare difficile concretizzare l'ipotesi di un unico organismo di rappresentanza («Ci sono molti interessi diversi tra le differenti fonti rinnovabili, ma anche tra operatori e filiera industriale» ha sintetizzato Massimo Daniele Sapienza di Assoenergie future), quello che si sta facendo largo è una sorta di modello federativo, in grado di operare una sintesi delle varie istanze delle singole associazioni. «L'obiettivo a medio termine - ha spiegato Pigni - è una grande convergenza di obiettivi e priorità, con la creazione di un sistema di rappresentanza a tutela dell'industria della sostenibilità a 360 gradi, così da incrementare la nostra capacità di lobby».

Fonte (http://www.b2b24.ilsole24ore.com/articoli/0,1254,24_ART_144826,00.html)

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giovedì 17 novembre 2011

Un bunker costruito dai nazisti sarà la più grande centrale elettrica solare d’Europa

L'edificio era stato costruito nel 1942 ad Amburgo per dare rifugio a trentamila persone durante i bombardamenti aerei: presto diventerà la più grande centrale elettrica da fonti rinnovabili d'Europa, trasformando un passato oscuro in energia luminosa (e pulita) per il futuro.

Non cancellare il passato ma trasformarlo: senza dimenticare gli errori commessi, riuscire comunque a guardare ad un futuro nuovo, diverso, radioso. Sembra quasi essere questo il messaggio che manda il grande bunker di Amburgo che avrà un sistema solare fotovoltaico sul tetto da 110 kWh ed uno solare termico da 0.6 GWh e che, una volta ultimato, riscalderà 3000 abitazioni, a 1000 delle quali fornirà anche elettricità, con un risparmio di 6600 tonnellate di CO2 annue.

Era stato edificato in soli sei mesi nel 1942 nel distretto di Wilhelmsburg, su progetto dell’architetto Friedrich Tamms, e con le sue grosse pareti doveva offrire ricovero a 30 000 persone, resistendo fino a 8000 colpi al minuto; al suo interno era presente anche un reparto ospedaliero. Adolf Hitler aveva ordinato la costruzione di nove edifici complessivi di questo tipo, dopo un bombardamento sulla capitale da parte della Royal Air Force: così tre ne erano sorti a Berlino, tre ad Amburgo, tre a Vienna.

L’edificio, una sorta di Lego gigante, giaceva piuttosto abbandonato al degrado, non essendo stato predisposto alcun riutilizzo per la sua vasta superficie: ora, oltre a diventare un Energiebunker e la più grande centrale elettrica da energia alternativa d’Europa, ospiterà al proprio interno anche un’area ristoro, un caffè con terrazza panoramica e addirittura un museo che esporrà la storia della costruzione e dell’intera area.

La riconversione del sito sarà curata dalla IBA-Hamburg GmbH ed avverrà in tempi piuttosto rapidi, se si pensa che l’intera struttura dovrebbe essere pronta entro i primi mesi del 2013. La Germania conferma la sua vocazione ambientalista, già formalizzata nell’abbandono entro il 2022 del nucleare, e Amburgo mostro di meritare ancora di più il titolo di Capitale Verde d’Europa 2011, conferitole dalla Commissione Europea Ambiente.

Fonte (www.fanpage.it)

mercoledì 16 novembre 2011

News fotovoltaico: Abruzzo, investimenti nel fotovoltaico

Due notizie direttamente dall'Abruzzo;

Fotovoltaico; intesa Provincia Chieti-Bei

Contratto per attivazione 80 mln euro per programma 'Elena'
La Provincia di Chieti e la Banca Europea per gli investimenti hanno firmato a Chieti il contratto che permettera' di attivare 80 milioni di investimenti nell'ambito del programma energetico comunitario 'Elena'.
Il contratto permette alla Provincia di Chieti di ottenere immediatamente due milioni di contributi a fondo perduto dalla Commissione Europea per predisporre tutti gli strumenti tecnici previsti da 'Elena'.

Roseto parco fotovoltaico da un megawatt
Realizzato da Convert Italia produrra' 1,3 mln kwh all'anno
ROSETO DEGLI ABRUZZI (TERAMO), - Convert Italia, ha realizzato per Aladar Invest Srl un parco fotovoltaico di circa un megawatt a Roseto degli Abruzzi: annualmente il campo produrra' circa 1,3 milioni di kWh che corrispondono all'energia consumata in media da 440 famiglie di 3-4 persone. Il parco, che si estende su una superficie di 28.000 metri quadrati ed e' composto da 4.346 moduli in silicio cristallino, puo' raggiungere una potenza massima di picco di 998,12 kW.

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domenica 13 novembre 2011

News Fotovoltaico: Gli impianti fotovoltaici raffrescano i tetti!

I pannelli fotovoltaici installati sul tetto di casa aiutano a ridurre i costi della climatizzazione estiva ma non influiscono sul riscaldamento invernale. L’ombreggiatura riduce del 38% la quantità di calore che raggiunge il tetto e un soffitto sottostante un tetto con pannelli resta più fresco di ben 2,5 gradi Fahrenheit rispetto ad un soffitto sotto un tetto direttamente esposto al sole.
L’effetto raffrescamento, calcolato nell’intero ciclo di vita del pannello, contribuisce ad ammortizzarne il prezzo di un buon 5%, perché permette di risparmiare energia, che invece di essere usata in loco può quindi essere venduta alla rete.

Queste misure vengono da un’analisi con la termocamera di un singolo edificio in California (il Powell Structural Systems Laboratory della Jacobs School of Engineering), per un periodo limitato di tempo (tre giorni ad aprile), ma i ricercatori, guidati da Jan Kleissl (assistant professor di ingegneria ambientale) ritengono di aver correttamente estrapolato i dati per estenderli all’intero anno. L’articolo in cui presentano i loro risultati e’ stato sottoposto a peer review e pubblicato su Solar Energy.

La ricerca e’ stata finanziata fino ad ora dalla NASA Graduate Student Research Program fellowship, se dovessero rinnovare il finanziamento, i ricercatori pensano di mettere a punto un modello che permetterebbe a chiunque di calcolare l’effetto raffrescante dei propri pannelli solari sul proprio edificio nella propria zona climatica.

(Fonte www.ecowiki.it)

Effects of solar photovoltaic panels on roof heat transfer

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venerdì 11 novembre 2011

La rivoluzione energetica francese sta per cominciare!

Dopo l’Empire State Building ed il Tower Brige (vedremo in seguito), la trasformazione verde passa alla Francia e trasformando il monumento nazionale per eccellenza: la Torre Eiffel.

I lavori inizieranno nel 2012 e potrebbero protrarsi fino all’anno seguente; i numerosi interventi previsti miglioreranno le prestazioni energetiche dell’edificio del 30 %. L’investimento totale si aggira attorno ai 25 mln di euro, interamente stanziati dalla Societè d’Exploitation de la Tour Eiffel, mentre e la supervisione dei lavori sarà affidata allo studio Moatti-Rivière. Gli ambiziosi lavori prevedono il montaggio di doppi vetri lungo le facciate maggiormente sfavorite, che permetteranno una riduzione del 25% sui costi del riscaldamento e climatizzazione; un sistema di raccolta delle acque piovane alimenterà i servizi sanitari risparmiando il 40% del consumo, inoltre sul tetto del padiglione Ferrié verranno installati quattro pannelli solari per una superficie totale di 10 mq, che soddisferanno il fabbisogno d’acqua calda dei due padiglioni, Eiffel e Ferrié, per il 50%. L’energia elettrica sarà completamente prodotta da una mini centrale elettrica, che permetterà una produzione di 4 mila kW l’anno e da quattro turbine eoliche verticali che forniranno 8 mila kWh l’anno. Anche per la Torre Eiffel non potrà mancare un restyling del sistema d’illuminazione, che deviando a favore del LED, consentirà un risparmio superiore al 95%. Così l’edificio simbolo costruito nel 1889 e progettato per durare solo 20 anni, rinascerà completamente, portando con sè la trasformazione dell’intera città.

(Fonte www.rinnovabili.it)

mercoledì 9 novembre 2011

Tegole Fotovoltaiche: Design e Funzionalità!

Con lo sviluppo dell’energia fotovoltaica è cresciuta l’attenzione al design e alla ricerca di soluzioni efficaci per integrare nell’architettura degli edifici gli impianti fotovoltaici. È in quest’ottica che si inserisce la tegola fotovoltaica. Si tratta di un elemento architettonico innovativo che permette la totale integrazione del fotovoltaico nelle strutture abitative.
La tegola, infatti, contiene le celle fotovoltaiche che, dunque, non sono più ingombranti e visibili. Le nuove tegole vengono installate sul tetto andando a sostituire i tradizionali ceppi. Attualmente sono disponibili sul mercato diverse tipologie di tegole fotovoltaiche che si distinguono in base alla struttura e alla tecnologia utilizzate.
C’è la tegola TEGOSOLAR realizzata da Tegola Canadese in collaborazione con United Solar Ovonic. Questo tipo di tegola utilizza celle fotovoltaiche a film sottile in silicio amorfo, a tripla giunzione, che catturano anche la luce diffusa ottenendo una buona resa energetica anche con il cielo nuvoloso e in presenza di nebbia. Le tegole sono, inoltre, flessibili e leggere e non richiedono un elevato ridimensionamento delle strutture base del tetto in cui vengono incassate. Ogni tegola Tegosolar è composta da 11 celle connesse in serie e in parallelo dalla capacità complessiva di 68 W, può essere installata su tetti con una pendenza che varia da 5 ai 60 gradi e non è strettamente vincolata al tipo di esposizione in quanto tollera anche le zone d’ombra.


C’è, poi il TECH-TILE realizzato dalla REM Spa, azienda che studia soluzioni tecnologicamente evolute nel fotovoltaico. La tegola Tech-tile, prodotta con materiali riciclabili, è all’avanguardia in quanto la tecnologia utilizzata nasconde perfettamente le celle fotovoltaiche in tegole dall’aspetto tradizionale. Il sistema Tech-tile si compone di un Techtile Basic per la predisposizione dell’impianto con e senza isolamento termico e acustico, un Techtile Energy per produrre energia elettrica, un Techtile Therm per produrre acqua calda sanitaria e di un Techtile Control per il controllo e la gestione del sistema, completo di termoregolatore e micro USB per la trasmissione dei dati. Ogni tegola Tech-tile è composta da una cella fotovoltaica e per ottenere 1 kWp servono circa 250 tegole.


Dall’azienda PREFA, infine, arrivano la tegola Prefa Solar e il nastro Prefalz Voltaik. Le tegole Prefa sono composte da celle fotovoltaiche monocristalline perfettamente integrate nella struttura e consentono una continuità sia di materiale che di colore grazie alle diverse varianti disponibili sul mercato. Per un corretto funzionamento del prodotto sono necessarie una buona inclinazione del tetto e una giusta esposizione dell’edificio. Il nastro Prefalz Voltaik, invece, è realizzato in silicio amorfo e contiene celle fotovoltaiche collegate in serie.

Tutti questi prodotti rappresentano un’efficace soluzione per l’integrazione architettonica dei sistemi fotovoltaici soprattutto in paesi come l’Italia in cui un’elevata percentuale del territorio è soggetto a vincoli paesaggistici. Grazie alle tegole fotovoltaiche, l’impatto ambientale e paesaggistico degli impianti solari si riduce notevolmente e i tetti delle abitazioni si animano diventando super attivi nella produzione di energia solare.

Le tegole fotovoltaiche potrebbero essere la soluzione per chi abita in un centro storico protetto dalla sovraintendenza ai beni architettonici, che si oppone all’installazione di pannelli sui tetti per motivi estetici.
Al Consiglio Regionale della Toscana l’idea sembra piacere. Speriamo che questi compromessi tra la conservazione del paesaggio e le necessità di autoproduzione energetica possano continuare ad evolversi, con creatività e tecnologie nuove.

giovedì 3 novembre 2011

Impianto Fotovoltaico: Che cos'è, caratteristiche e fisionomia (PARTE 3)



Come promesso andiamo a vedere cos'è il CONTO ENERGIA!
Il "Conto Energia" è il decreto che stabilisce un incentivo per 20 anni per privati, imprese ed enti pubblici che installano un impianto solare fotovoltaico connesso alla rete elettrica. L'incentivo è proporzionale all'energia elettrica prodotta.

Il conto energia arriva in Italia attraverso la Direttiva comunitaria per le fonti rinnovabili (Direttiva 2001/77/CE), che viene recepita con l'approvazione da parte del Parlamento italiano del Decreto legislativo 387 del 2003. L'avvio del conto energia passa per altre due tappe, in particolare l'approvazione del D.M. 28 luglio 2005 (che fissa i tempi e i termini di attuazione) e la Delibera 188 del 14 settembre 2005 (che stabilisce i modi di erogazione degli incentivi).
Dal 19 settembre 2005 è possibile presentare la domanda al Gestore del sistema elettrico (GRTN) per accedere al conto energia. Nel frattempo GRTN è diventato Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) a seguito del passaggio a Terna Spa del ramo d'azienda dedicato alla gestione della rete elettrica.
La copertura finanziaria necessaria all'erogazione di questi importi è garantita da un prelievo tariffario obbligatorio (cod. A3) a sostegno delle fonti rinnovabili di energia, presente dal 1991 in tutte le bollette dell'energia elettrica di tutti gli operatori elettrici italiani. Con la componente A3 sono finanziati anche gli impianti CIP6, tra cui sono presenti non solo quelli alimentati da fonti rinnovabili ma anche quelli alimentati da fonti "assimilate" (cogenerazione, fumi di scarico, scarti di lavorazione e/o di processi industriali, fonti fossili prodotte da giacimenti minori isolati, inceneritori, ecc.); ciò ha di fatto impedito e ritardato lo sviluppo del fotovoltaico poiché la componente A3, per i motivi appena citati, è risultata abbastanza onerosa nel finanziamento di queste ultime (nel nostro paese privilegiate rispetto al fotovoltaico). Da gennaio 2007 non possono più essere finanziati nuovi impianti a fonti "assimilate", ma solo quelli già autorizzati.
Il decreto, pubblicato in prima versione nel 2006, è ora giunto alla Sua quarta versione, studiato con una nuova logica che tende a privilegiare l'esecuzione di impianti piccoli ed ottenere energia distribuita.
Con il Quarto Conto Energia , decreto che fissa i nuovi incentivi per il fotovoltaico, gli incentivi partiranno dal momento in cui i nuovi impianti fotovoltaici saranno allacciati alla rete elettrica, ma in caso di ritardi nella connessione sarà previsto un indennizzo ai proprietari degli impianti.
Uno degli aspetti principali del nuovo decreto riguarda le diverse riduzioni tariffarie che si succederanno nel corso del periodo di validità e che si sono rese necessarie in quanto il costo degli stessi pannelli fotovoltaici si è ormai ridotto rispetto agli anni scorsi. Nonostante i tagli in programma il livello delle tariffe resterà buono e garantirà sicuramente la convenienza degli investimenti negli impianti, siano essi residenziali o industriali.

TARIFFE
Quello che tutti attendevano era il quadro economico dei nuovi incentivi. Sulla scia del 3° conto energia e ispirandosi al modello tedesco, il ministero ha previsto un calo graduale delle tariffe nel corso del 2011 che tocca punte del 20% a dicembre 2011. Per questo primo periodo le tariffe sono fissate di mese in mese con una riduzione che va dai 38,7 cent al kW/h di giugno ai 29,8 cent al kW/h di dicembre per i piccoli impianti tra 1 e 3 kW sugli edifici fino a scendere all'interno di una tariffa compresa tra i 23,1 cent kW/h a giugno e i 17,2 cent al kW/h a dicembre per i grandi impianti oltre i 5 MW non realizzati su edifici.
Riportiamo di seguito le tabelle allegate al decreto che vanno comparate con quella attualmente in vigore.

CLASSI DI POTENZA
Parallelamente sono state individuate anche sei classi di potenza (kWp) e per ognuna di esse è stata individuata la relativa tariffa:

- da 1 a 3 kWp,
- da 3 a 20 kWp,
- da 20 a 200 kWp,
- da 200 a 1.000 kWp,
- da 1.000 a 5.000 kWp,
- oltre 5.000 kWp


Come per il decreto precedente anche la nuova edizione del Conto Energia garantirà una tariffa incentivante per i 20 anni successivi al collegamento dell'impianto stesso, sia esso di proprietà di persone fisiche, giuridiche, soggetti pubblici o condomini.

Come abbiamo detto l'ulteriore riduzione delle tariffe incentivanti rispetto al terzo conto energia è stata prevista sia per adeguare gli incentivi al progredire della tecnologia e dei relativi risparmi per l'installazione di nuovi impianti fotovoltaici, sia per allinearsi alle direttive della Comunità europea. L'obietto di potenza fotovoltaica totale installata a livello nazionale entro il 2016 è di 23 GW, per un costo stimato di 6-7 miliardi di euro.
Le novità più significative sono:
  • Distinzione tra piccoli e grandi impianti. I piccoli impianti sono quelli realizzati su edificio di potenza non superiore ad 1 MW, oppure altri impianti fotovoltaici di potenza non superiore a 200 kW e in regime di scambio sul posto, nonché impianti fotovoltaici di qualsiasi potenza realizzati su edifici e aree delle amministrazioni pubbliche. Vengono distinti anche gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative e gli impianti a concentrazione. Tutti gli altri impianti rientrano tra quelli "grandi".
  • Limiti per l'accesso alle tariffe. Per i piccoli impianti che entrano in esercizio dal 1º giugno 2011 al 31 dicembre 2012, non è previsto alcun limite di potenza massima incentivabile, mentre per i grossi impianti il limite è di 300 milioni di € (1200 MW) per il 2011, 150 M€ (770 MW) per il primo semestre 2012 e altri 150 M€ (720 MW) per il secondo semestre 2012. Per i piccoli impianti, nel periodo 2013-2016, il superamento dei limiti di massimo costo/potenza incentivabile non determina l'esclusione all'accesso alla tariffa incentivante, ma determina una riduzione della tariffa sulla base del periodo successivo. L'obiettivo indicativo per il periodo 2013-2016 è di 1361 milioni di €, ovvero 9770 MW di potenza incentivabile. Gli impianti integrati innovativi e quelli a concentrazione, sempre per il periodo 2013-2016, hanno dei limiti di potenza massima incentivabile separati (320 MW in totale per ognuna delle 2 categorie), sempre tenendo in considerazione che il superamento dei limiti non esclude dall'incentivo ma si avrà la tariffa del periodo successivo.
  • Il premio relativo alla sostituzione di coperture in eternit o contenenti amianto viene cambiato con un incremento fisso di 0,05 €.
  • Viene aggiunto un premio del 10% se almeno il 60% dei componenti (esclusa la manodopera) è prodotto all'interno dell'Unione europea.
  • Il prezzo della tariffa incentivante, fissato dall'entrata in esercizio dell'impianto fotovoltaico, verrà progressivamente ridotto, con cadenza mensile per il 2011 e semestrale per il 2012. Gli impianti che entreranno in funzione a partire dal 2013, avranno accesso a 2 diverse tariffe in sostituzione dello scambio sul posto:
    • Tariffa autoconsumo, per l'energia prodotta e autoconsumata.
    • Tariffa omnicomprensiva, per l'energia prodotta e immessa in rete. Questa seconda tariffa è maggiore rispetto a quella per l'autoconsumo, poiché tiene in considerazione una sorta di vendita dell'energia al GSE. Nella pratica, non ci sarà più distinzione tra la quantità di energia scambiata con la rete e quella immessa in eccesso, ma verrà riconosciuta una tariffa "omnicomprensiva".
  • Dal collaudo dell'impianto, il gestore della rete ha tempo 30 giorni per l'allacciamento dell'impianto. Nel caso che un eventuale ritardo comporti la perdita del diritto ad una tariffa incentivante, il gestore è tenuto a fornire l'indennizzo previsto dalla delibera ARG/elt 181/10 e successiva integrazione ARG/elt 225/10.
  • Gli impianti realizzati su aree agricole potranno accedere al quarto conto energia solo se la potenza nominale non è superiore a 1 MW e, nel caso di più impianti appartenenti ad un unico soggetto, questi dovranno essere distanti almeno 2 km. Inoltre la superficie occupata dall'impianto fotovoltaico non dovrà essere superiore al 10% della superficie totale coltivabile. Questa disposizione non si applica ad aree agricole incolte da più di 5 anni.
PREMI
Per le tipologie di impianti integrati con caratteristiche innovative e impianti a concentrazione si prevede una decurtazione annuale delle tariffe del 2% anziché del 6% oltre a una remunerazione maggiore, che varia a seconda delle dimensioni, rispetto agli impianti tradizionali.
Inoltre particolari tipi di impianti sono beneficiari di ulteriori premi aggiuntivi come gli impianti "a scambio prevedibile" che godono di un aumento del 20% sulla tariffa di riferimento.
Si tratta di installazioni che effettuano, per almeno 300 giorni l'anno, uno scambio con la rete elettrica pubblica regolato su un orario preciso.
Ulteriori bonus del 5% sono previsti invece per impiantì realizzati su edifici che siano collocati presso aree industriali, commerciali, siti contaminati, cave esaurite o aree di pertinenza di discariche, sostituzione di eternit.

Ricordiamo che non si tratta di un finanziamento in conto capitale a fondo perduto necessario per la realizzazione degli impianti, bensì di un meccanismo di incentivi che remunerano l'elettricità prodotta dagli impianti per 20 anni.

Chiariamo subito un dubbio molto comune:
l'incentivo è proporzionale all'energia elettrica prodotta, cioè l'incentivo viene pagato su tutta l'energia prodotta dall'impianto che installiamo, non soltanto su quella in eccesso che riversiamo nella rete elettrica.

L'incentivo non viene pagato dall'ENEL, ma dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici nazionale: il pagamento è mensile, per 20 anni.

Lascio qui il link della guida realizzata dal GSE in pdf (CLICCA QUI); la guida è molto esaustiva ed è da leggere sicuramente per informarsi adeguatamente!
Ricordo
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