Nella Conferenza Unificata convocata per mercoledì 6 giugno 2012 si discuterà del nuovo incentivo per il fotovoltaico
Il Decreto MSE 5 maggio 2011, che istituiva il 4° Conto Energia in Italia, così recitava all’art. 1:
il
presente decreto si applica agli impianti fotovoltaici che entrano in
esercizio in data successiva al 31 maggio 2011 e fino al 31 dicembre
2016, per un obiettivo indicativo di potenza installata a livello
nazionale di circa 23.000 MW, corrispondente ad un costo indicativo
cumulato annuo degli incentivi stimabile tra 6 e 7 miliardi di Euro.
Dopo un anno, la potenza fotovoltaica
installata nel paese è di 13.308 MW, per un costo annuo degli incentivi
di 5,7 miliardi di Euro. Che cosa è successo? Perché il contatore dei
costi è schizzato in alto, approssimandosi al tetto di spesa, con
quattro anni di anticipo e con quasi 10.000 MW ancora da installare?
Le risposte sono da ricercare nella
discutibile gestione politica e nell’uso inopportuno dello strumento
incentivante, di per sé, uno dei migliori che siano mai stati approntati
in Italia, sia per efficacia, sia per funzionalità. Così, si scontano
oggi gli errori di ieri. Tariffe troppo alte, scarsissima prontezza nel
loro adeguamento ai decrescenti costi della tecnologia, regali insperati
(lèggi Salva Alcoa). Risultato: gli italiani che ancora non
hanno pensato al fotovoltaico, non solo pagheranno per i prossimi 18-19
anni un incentivo esagerato per gli impianti già installati (a costo
relativamente alto), ma ora, con la bozza di 5° Conto Energia allo
studio della Conferenza Stato-Regioni, potrebbero veder affievolirsi le
speranze di installare nuovi impianti, a causa del contingentamento
della potenza installabile e delle nuove tariffe, fortemente ribassate
rispetto all’ultimo sistema incentivante.
Tabella 1. Contatore fotovoltaico (Dati GSE[1]) |
|
Impianti in esercizio |
Potenza in kW |
Costo annuo in € |
1° Conto Energia |
5.729 |
163.447 |
95.168.309 |
2° Conto Energia |
203.752 |
6.820.278 |
3.282.875.907 |
3° Conto Energia |
38.490 |
1.536.692 |
638.761.198 |
4° Conto Energia |
109.344 |
4.787.526 |
1.681.788.053 |
Totale |
357.315 |
13.307.943 |
5.698.593.467 |
Il Quinto Conto Energia
Nel citato D.M. 5 maggio 2011 era
prevista la possibilità di revisione del Conto Energia, una volta
raggiunti i 6 miliardi di costo annuo complessivo (dal 1° al 4° Conto
Energia). Lo scorso aprile, il MSE, di concerto con il MATTM, ha
presentato la bozza di decreto che è ora oggetto di discussione.
Nella bozza si legge che, oltre
all’eccessivo costo, all’incentivazione della tecnologia fotovoltaica si
deve imputare anche il deflusso di risorse dalle altre fonti
rinnovabili, soprattutto quelle non elettriche, e dall’efficienza
energetica, meritevoli, al contrario, di un’attenzione maggiore, in
quanto caratterizzate da un migliore rapporto tra costi di
incentivazione e benefici ambientali connessi.
Per di più, sul lato elettrico, l’Italia
è già vicina all’obiettivo del 26% dei consumi finali coperti da fonti
rinnovabili, previsto per il 2020 dal Piano di Azione Nazionale inviato
alla Commissione Europea nel 2010.
Entrata in vigore
Secondo lo schema di decreto presentato
alla Conferenza Unificata, per l’entrata in vigore del 5° Conto Energia
si deve attendere che il GSE comunichi all’Autorità per l’Energia
Elettrica e il Gas la data di superamento del limite di costo annuo
degli incentivi di 6 miliardi e che l’AEEG pubblichi un’apposita
deliberazione (entro 10 giorni dal ricevimento della comunicazione del
GSE). Il Governo avrà allora 30 giorni di tempo dalla data di
pubblicazione della deliberazione AEEG per far entrare in vigore il
decreto, comunque non prima del 1° luglio 2012.
Secondo il trend di costo cumulato
osservato negli ultimi 15 giorni (20 maggio – 4 giugno), la soglia dei 6
miliardi sarà raggiunta a metà novembre 2012.
Volumi incentivabili
Il 5° Conto Energia dovrebbe durare
almeno 5 semestri a partire dal mese successivo la data di pubblicazione
della deliberazione dell’Autorità. Per ciascun semestre la spesa
massima per incentivi è fissata in:
- 80 milioni di € per impianti fotovoltaici;
- 10 milioni di € per impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative;
- 10 milioni di € per impianti fotovoltaici a concentrazione;
80 milioni di € di incentivi
corrispondono, secondo una stima conservativa, ad una potenza di circa
270 MW di impianti fotovoltaici. Si ricorda che 540 MW di installato in
un anno corrisponde al 5,8% del nuovo installato nel 2011 (9.300 MW).
Gli incentivi erogati agli impianti senza obbligo di iscrizione al
registro verrebbero detratti dal costo annuo indicativo degli incentivi
disponibile nel semestre successivo.
Nonostante questo, il Governo conta di
raggiungere i 30 GW di installato al 2020, ad un ritmo di 2 GW all’anno.
Si deve intendere che la totalità o quasi della potenza ancora da
installare per raggiungere l’ambizioso non dovrà pesare sui consumatori
attraverso la bolletta, ovvero dovrà essere installata dopo il 2015, a
grid-parity raggiunta (secondo le previsioni MSE).
Registro
L’iscrizione al registro degli impianti
ammessi alle tariffe incentivanti dovrebbe diventare obbligatoria per
tutti i tipi d’impianto di potenza superiore a 12 kW, anche se la
Conferenza delle Regioni ha già fatto sapere che il suo parere positivo
sul decreto è vincolato all’innalzamento di tale soglia fino a 20 kW. Le
Regioni richiedono anche che siano esentati dall’obbligo di iscrizione
al registro gli impianti fotovoltaici pubblici, quelli con
caratteristiche innovative e quelli a concentrazione di qualsiasi
potenza.
Sono previste nella bozza varie
limitazioni all’accesso all’incentivo, la più clamorosa delle quali è
l’ottenimento del titolo autorizzativo prima della data di entrata in
vigore del decreto ministeriale per gli impianti rientranti nella
categoria “altri impianti fotovoltaici”.
Il bando per il primo semestre dovrebbe essere pubblicato dal GSE entro 10 giorni dalla pubblicazione delle Regole applicative per l’iscrizione ai registri e l’accesso alle tariffe incentivanti,
che, a sua volta, dovrebbe essere pubblicato entro 30 giorni
dall’entrata in vigore del decreto. I successivi bandi dovrebbero essere
pubblicati con cadenza semestrale a partire dalla data di pubblicazione
del primo bando.
Il termine per la presentazione delle
domande di iscrizione al registro sarebbe sempre di 60 giorni a partire
dalla data di pubblicazione del bando. Ipotizzando l’entrata in vigore
del decreto ad un mese di distanza dalla prossima riunione della
Conferenza delle Regioni, in programma per il 6 giugno 2012, il primo
bando dovrebbe essere pubblicato al massimo verso la metà di agosto 2012
(in contrasto con l’ipotizzata data di raggiungimento dei 6 miliardi di
Euro di costo cumulato) e la scadenza per l’iscrizione al registro
cadrebbe alla metà di ottobre 2012.
Graduatorie
Sempre secondo lo schema di decreto in
esame, il GSE sarebbe tenuto a pubblicare sul proprio sito internet le
graduatorie degli impianti iscritti ai registri entro 30 giorni dalla
data della loro chiusura. Per la formazione delle graduatorie dovrebbero
valere, allora, i criteri riportati nella tabella seguente (impianti
fotovoltaici). I criteri sarebbero da applicare in ordine gerarchico,
quindi gli impianti fotovoltaici su edificio in classe energetica A+,
con moduli installati in sostituzione di coperture di eternit
(fattispecie, a dire il vero, un po’ inverosimile), godrebbero della
priorità assoluta. Tra tutti gli impianti in possesso del medesimo
requisito, l’ordine di priorità verrebbe stabilito in base al criterio
successivo.
Solo per il primo semestre, come primo criterio di priorità, varrebbe la data di entrata in esercizio dell’impianto.
Per gli impianti che non rientrassero
nel volume incentivabile non sarebbe prevista né priorità, né iscrizione
automatica al registro per il semestre successivo. I soggetti
responsabili, inoltre, sarebbero tenuti a versare nuovamente il
contributo al GSE per le spese di istruttoria, pari a 5 € per ogni kW di
potenza dell’impianto per impianti fino a 20 kW e 2 € per ogni kW di
potenza eccedente i 20 kW.
Tabella 3. Criteri di priorità, da applicare in ordine gerarchico – Bozza 5° Conto Energia |
1. (SOLO PRIMO SEMESTRE) |
Data di entrata in esercizio dell’impianto |
1. |
CERTIFICAZIONE ENERGETICA
ETERNIT |
Impianti su edifici dal cui attestato di
certificazione energetica risulti la miglior classe energetica, che
comunque deve risultare D o superiore, con moduli installati in
sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto |
2. |
CERTIFICAZIONE ENERGETICA |
Impianti su edifici dal cui attestato di
certificazione energetica risulti la miglior classe energetica, che
comunque deve risultare D o superiore |
3. |
ETERNIT |
Impianti su edifici con moduli installati in sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto |
4. |
RIDUZIONE TARIFFA |
Impianti per i quali il soggetto interessata richiede
una tariffa ridotta del 5% rispetto a quella vigente alla data di
entrata in esercizio |
5. |
SITI CONTAMINATI
DISCARICHE ESAURITE
AREE DI PERTINENZA DI DISCARICHE |
Impianti ubicati, nell’ordine, in siti contaminati
come definiti dall’articolo 240 del decreto legislativo 3 aprile 2006,
n. 152 e successive modificazioni, in discariche esaurite, in aree di
pertinenza di discariche |
6. |
AZIENDE AGRICOLE |
Impianti di potenza non superiore a 200 kW asserviti ad azienda agricola, il cui soggetto responsabile è la stessa azienda |
7. |
PICCOLI COMUNI |
Impianti realizzati da comuni con popolazione
inferiore a 5000 abitanti sulla base dell’ultimo censimento Istat
effettuato prima della data di apertura del registro, dei quali i
predetti comuni siano soggetti responsabili |
8. |
SERRE
PERGOLE
TETTOIE
PENSILINE
BARRIERE ACUSTICHE |
Impianti realizzati, nell’ordine, su serre, su pergole, tettoie, pensiline, barriere acustiche |
9. |
ALTRI IMPIANTI |
Altri impianti che rispettino i requisiti stabiliti dal decreto |
10. |
DATA TITOLO AUTORIZZATIVO |
Precedenza della data del pertinente titolo autorizzativo |
11. |
POTENZA INFERIORE |
Minore potenza dell’impianto |
12. |
DATA RICHIESTA ISCRIZIONE AL REGISTRO |
Precedenza della data della richiesta di iscrizione al registro |
Tariffe
La principale novità dello schema di
decreto sul 5° Conto Energia è, comunque, l’introduzione di un nuovo
sistema tariffario, che prevede la differenziazione tra energia
elettrica autoconsumata dall’utenza cui è collegato l’impianto
fotovoltaico ed energia elettrica immessa in rete. Da notare che,
quest’ultima, è una tariffa onnicomprensiva per il ritiro dell’energia
elettrica da parte del GSE e quindi alternativa alle convenzioni di
Ritiro Dedicato e Scambio sul posto.
Le tariffe sono già stabilite fino al 5°
semestre, dopo il quale si applicherebbe un taglio semestrale del 15%.
Come è ormai prassi, le tariffe sono più alte per impianti su edificio e
decrescenti all’aumentare della potenza.
Un nuovo onere dovrebbe essere
introdotto per l’accesso agli incentivi. A copertura degli oneri di
gestione, verifica e controllo, è previsto, infatti, un contributo al
GSE di 0,001 € per ogni kWh di energia incentivata.
Bozza Quinto Conto Energia – Tariffe incentivanti per il primo semestre di applicazione |
Intervallo di potenza |
IMPIANTI SUGLI EDIFICI |
ALTRI IMPIANTI FOTOVOLTAICI |
Tariffa onnicomprensiva |
Tariffa premio sull’autoconsumo |
Tariffa onnicomprensiva |
Tariffa premio sull’autoconsumo |
kWp |
€/kWh |
€/kWh |
€/kWh |
€/kWh |
1≤P≤3 |
0,237 |
0,155 |
0,229 |
0,147 |
3<P≤20 |
0,222 |
0,140 |
0,214 |
0,132 |
20<P≤200 |
0,199 |
0,117 |
0,191 |
0,109 |
200<P≤1000 |
0,161 |
0,079 |
0,153 |
0,071 |
1000<P≤5000 |
0,144 |
0,062 |
0,137 |
0,055 |
P>5000 |
0,135 |
0,053 |
0,128 |
0,046 |
[1] Dati 4 giugno 2012. Fonte: Contatore fotovoltaico GSE.
Fonte (rinnovabili.it)