giovedì 29 dicembre 2011

Solar Decathlon Europe: la Puglia mostrerà le sue eccellenze

La facoltà di architettura di Bari presenterà il progetto ‘Astonyshine’, una casa solare in pietra completamente autosufficiente

La Puglia presenterà presto le sue eccellenze nel campo delle FER, partecipando al “Solar Decathlon Europe 2012”, le olimpiadi dell’energia solare in programma a Madrid per settembre 2012, dove 19 diversi paesi provenienti da tutto il mondo confronteranno la qualità dei loro progetti sostenibili attraverso 10 prove specifiche (tra cui si valuterà l’abilità di realizzazione, le soluzioni tecnologiche adottate, l’aspetto estetico e le funzionalità del “prodotto” in gara). La Regione in particolare, mostrerà durante il concorso internazionale (ospitato per la seconda volta in Europa) il progetto Astonyshine, una casa solare in pietra di 100 metri quadri in stile mediterraneo, completamente autosufficiente, senza utenze di gas o corrente elettrica. Partendo da un’idea degli studenti della facoltà di Architettura di Bari in collaborazione con la Scuola Nazionale Superiore di Architettura di Parigi, il prototipo verrà costruito a partire da gennaio 2012, grazie agli oltre 250 stagisti che si cimenteranno nella realizzazione dell’abitazione eco-sostenibile, in modo da presentarsi all’appuntamento di Madrid pronti a costruirla e renderla funzionante in sole due settimane. “E’ un grande salto di qualità per i nostri studenti – ha commentato il preside della Facoltà di Architettura Claudio D’Amato – soprattutto per gli utilizzi concreti che si potranno realizzare, ad esempio in un serio programma di social housing”.
Fonte (rinnovabili.it)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

martedì 27 dicembre 2011

Il pannello solare che produce caldo, freddo ed energia elettrica in piena autonomia; Brevetto italiano

L'idea a Francesco Negrisolo è nata proprio con la classica illuminazione improvvisa, quella dell'eureka di Archimede. Ma da quando gli è piovuta nella testa ha continuato a svilupparsi, mese dopo mese e anno dopo anno, fino a coinvolgere altre persone che hanno cominciato a crederci come lui, fino a diventare un progetto e poi un prototipo, a convincerlo a lasciare il proprio lavoro per dedicarsi quasi solo al suo sviluppo fondando una società, fino a trovare il sostegno dei "business angels", gli angeli degli imprenditori che hanno deciso di finanziare la sua impresa e rischiare con lui. E adesso l'idea di Francesco Negrisolo sta per diventare un prodotto pronto per il mercato.
Quello che ha inventato è un nuovo sistema per sfruttare l'energia solare, un pannello capace di concentrare i raggi della nostra stella per arrivare a temperature molto più alte di quelle dei normali pannelli per la produzione di acqua calda. Però senza i complicati sistemi di cui hanno bisogno gli impianti del solare termodinamico tradizionale, quelli con i grandi specchi parabolici che seguono la posizione del sole e riflettono tutti i raggi verso un unico punto dove c'è una cisterna da portare a oltre 300 °C. Il calore assorbito dal pannello potrà poi facilmente essere trasformato in acqua calda per il riscaldamento e per lavarsi, in freddo per gli impianti di condizionamento, in energia elettrica. Meglio ancora, avrà un sistema di immagazzinamento che renderà ogni impianto completamente autonomo. Un palazzo, una villetta, una piccola impresa quando monteranno questo sistema non avranno, in teoria, nemmeno bisogno di allacciarsi alla rete elettrica e potranno davvero fare tutto da sé.
Quando Negrisolo ha cominciato a pensarci aveva da poco lasciato Pirelli Cavi, dove si occupava di progettare fibre e amplificatori ottici, forte di un'esperienza fatta alla Stet sempre dedicandosi a cercare di realizzare il miglior hardware per la trasmissione di segnali. Il suo mestiere era diventata la progettazione di impianti di energia per grandi aziende come Eni ed Enel. Ed è proprio dall'unione di tutte queste esperienze, racconta, che è nata l'idea del nuovo sistema, capace di trasformare un pannello che assomiglia moltissimo a quelli tradizionali termici in un piccolo impianto di solare termodinamico. Invece di scaldare una miscela di acqua fino a 80-100 °C, infatti, la temperatura del liquido che circola nel pannello può arrivare anche a 250 °C. «La luce viene in un certo senso raddrizzata, grazie a un sistema di specchi, ma non solo, ci sono tanti principi che lavorano insieme. Diciamo che il risultato è un sistema capace di catturare la luce ovunque sia il sole senza bisogno di inseguirlo con sistemi meccanici che spostino il pannello», racconta. E il pannello, proprio quelli termici tradizionali, è in grado di raccogliere anche l'energia diffusa, quella delle giornate nuvolose, e non solo la luce diretta.
Ma cosa succede al calore raccolto dai nuovi pannelli, che più correttamente vengono chiamati "collettori solari"? Qui c'è la seconda novità. Il calore viene immagazzinato in una "batteria termica" che ha le dimensioni di un grosso frigorifero. Le batterie di questo genere esistono già, non le ha inventate Negrisolo. Lui però ha trovato una miscela molto semplice del liquido con cui funzionano che può lavorare bene tra 100 e 200 °C.
Le batterie, come i pannelli, sono un sistema modulare: a seconda delle esigenze ciascuno può scegliere quante installarne. Per una famiglia, una dovrebbe essere sufficiente: meno di 2 metri cubi di batteria possono accumulare energia termica pari a 75 kWh. «Per l'uso domestico limiteremo anche la temperatura a 160 °C. Ma la cosa più importante è che la nostra batteria si può adattare facilmente a diverse temperature di utilizzo».
Questo, spiega l'ingegnere, è un po' il cuore del nuovo sistema. Perché è da qui che parte il vero sfruttamento dell'energia assorbita. Il primo uso è ovviamente quello del riscaldamento: non solo quello domestico, ma anche il riscaldamento che può servire a laboratori o piccole industrie come i birrifici o gli impianti di essicazione, per esempio. Oppure il calore può essere trasferito a un "chiller", ossia un apparecchio che trasforma il caldo in freddo, per rifornire impianti di condizionamento oppure frigoriferi grandi e piccoli, come quelli di un supermercato. Infine, il calore può passare a un generatore di corrente elettrica. Ma non un generatore tradizionale, né una turbina «che si romperebbe in fretta e avrebbe comunque un'efficienza bassissima». Ohikia si è rivolta a un partner specializzato nei sistemi di generazione per mettere a punto una versione particolare di un generatore che lavora con gas che si espandono a pressione costante.
Fonte (ilsole24ore.com)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

venerdì 23 dicembre 2011

Una nuova vernice solare per il futuro delle abitazioni

Un team di ricercatori americani ha creato una pasta colorata che utilizza nanoparticelle di semiconduttori per produrre energia

Nuovi progressi per le vernici solari. Un team di ricercatori della University of Notre Dame in Indiana ha compiuto nuovi passi avanti nella studio e messa punto di pitture in grado di rimpiazzare i tradizionali dispositivi fotovoltaici. Anche se il nuovo materiale è ancora molto lontano dall’efficienza di conversione delle celle solari al silicio oggi in commercio, gli scienziati sostengono di aver raggiunto ottimi risultati, in termini di costi ridotti e facilità di produzione, grazie all’impiego di nanoparticelle di biossido di titanio (TiO2) ricoperte di solfuro di cadmio o seleniuro di cadmio. Le particelle sono state sospese in una soluzione idroalcolica per creare una pasta (la miscela di solfuro di cadmio ha prodotto una pasta di colore giallo, mentre il mix di seleniuro di cadmio una marrone scuro) che è stata successivamente spalmata su un materiale conduttivo trasparente ed esposta alla luce. ”La migliore efficienza di conversione luce-energia che abbiamo raggiunto finora è l’1 per cento, che è ben lontano dal solito 15-18 per cento di efficienza dimostrato delle celle solari in silicio”, spiega Prashant Kamat, del Centro Notre Dame per la Nano Scienza e Tecnologia (NDnano). ”Ma questa vernice può essere fatto a basso costo e in grandi quantità. Se riuscissimo a migliorare l’efficienza, potremmo essere in grado di fare la vera differenza nel soddisfare bisogni energetici del futuro”. La ricerca, finanziata dall’Office of Basic Energy Sciences del DOE, è stata pubblicata in questi giorni sulla rivista ACS Nano.
Fonte (rinnovabili.it)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

mercoledì 21 dicembre 2011

Umbria: 6 milioni alle imprese per sostituire l’amianto con il fotovoltaico

La Regione Umbria ha pubblicato il bando “Aiuti alle imprese per sostituzione amianto con impianti fotovoltaici” rivolto a piccole, medie e grandi imprese, con sede nel territorio umbro, dei settori manifatturiero, costruzioni, commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocigli, trasporto e magazzinaggio

La Regio Umbria ha pubblicato il bando “Aiuti alle imprese per sostituzione amianto con impianti fotovoltaici” annunciato nelle scorse settimane nell’ambito della presentazione del cosiddetto “Pacchetto verde”. Piccole, medie e grandi imprese, con sede nel territorio umbro, dei settori manifatturiero, costruzioni, commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli, trasporto e magazzinaggio avranno, come promesso, a disposizione 6 milioni di euro (a valere sulle risorse del POR FESR 2007-2013 Regione Umbria destinate allo sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili) per la sostituzione di tetti e coperture di immobili industriali e produttivi in amianto e la realizzazione, contestuale, di impianti fotovoltaici.
Gli interventi ammissibili al contributo riguardano la rimozione della copertura contenente amianto con la sua sostituzione con una nuova copertura e la realizzazione di installazioni fotovoltaiche su tetto, che potranno avere anche caratteristiche innovative ed essere architettonicamente integrate, di potenza compresa tra 5 e 100 kW. Gli impianti fotovoltaici, oggetto della richiesta di finanziamento, non dovranno essere realizzati come ampliamenti di impianti già esistenti. Il contributo pubblico non potrà superare l’importo di 50.000 euro, oppure di 100.000 euro nel caso di fotovoltaico integrato con caratteristiche innovative. Gli aiuti saranno erogati secondo le seguenti percentuali stabilite in funzione della dimensione delle imprese beneficiarie: per le grandi imprese non potranno essere superiori al 20% della spesa ammissibile; per le medie imprese al 25%; per le piccole imprese al 30%.
Tutte le info per partecipare al bando, qui
Fonte (zeroemission.tv)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

venerdì 16 dicembre 2011

Risparmio energetico: Proroga del bonus del 55% per tutto il 2012

La detrazione del 55% per gli interventi di risparmio energetico è prorogata fino alla fine del 2012. La detrazione del 36% delle spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, invece, viene integrata nel TUIR al pari delle altre detrazioni stabili senza, pertanto, essere più vincolata ad alcuna scadenza. È quanto emerge dal DL 201/2011, cosiddetto Decreto "Salva Italia", presentato dal Governo lo scorso 5 dicembre.



L'art. 4del DL introduce nel TUIR il nuovo art. 16-bis recante, appunto, "Detrazioni per interventi di ristrutturazione, di efficientamento energetico e per spese conseguenti a calamità naturali". Tale articolo ripropone sostanzialmente il testo normativo dell'art. 1 della L. 449/1997 (collegato alla Finanziaria 1998), con cui era stata originariamente introdotta la detrazione del 36%, successivamente prorogata dalle varie leggi. Pertanto, le caratteristiche, seppur nella nuova veste strutturale dell'agevolazione, rimangono quelle precedenti, a partire dagli interventi agevolabili, che nel nuovo articolo 16-bis sono così individuati:

- manutenzione ordinaria sulle parti comuni di edifici residenziali

- manutenzione straordinaria

- restauro e risanamento conservativo

- ristrutturazione edilizia

-ricostruzione o ripristino dell'immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi

- realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali anche a proprietà comune

-eliminazione delle barriere architettoniche

- misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi

- cablatura degli edifici, contenimento dell'inquinamento acustico

- risparmi energetici

- misure antisismiche

- bonifica dall'amianto e esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici.

Anche la misura della detrazione rimane uguale, così come il limite massimo di spesa su cui deve essere calcolata, ancora pari a48.000 euro. I beneficiari dell'agevolazione sono gli stessi di prima, ovvero coloro che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo (proprietà, locazione, comodato, ecc.), l'immobile sul quale sono effettuati gli interventi.

Gli immobili oggetto di intervento devono essere a destinazione abitativa, tuttavia, il comma 5 dell'art. 16-bis stabilisce che, se gli interventi sono realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all'esercizio dell'arte o della professione, ovvero all'esercizio dell'attività commerciale, la detrazione spettante è ridotta al 50%. Anche il criterio di rateazione rimane lo stesso, ovvero la ripartizione in dieci quote annuali costanti. Sembrerebbe, tuttavia, sparire l'agevolazione per gli over 75 consistente nella rateazione insolo cinque quote annue e, per gli over 80, in tre.

È confermato, invece, il trasferimento all'acquirente delle rate residue della detrazione, in caso di cessione dell'unità immobiliare oggetto di intervento agevolato. Tuttavia, il comma 8 del nuovo art. 16-bis fa salvo quanto previsto recentemente dalla cosiddetta "manovra di Ferragosto", ovvero la possibilità, tramite accordo tra le parti, di riservare la prosecuzione della detrazione residuante al venditore (commi 12-bis e 12-ter dell'art. 2 del DL 138/2011). In caso di decesso dell'avente diritto alla detrazione, invece, la parte residua si trasferisceall'erede che conserva la detenzione materiale e diretta dell'immobile, così come era già stabilito in precedenza.

Il comma 9 del predetto art. 16-bis del TUIR prevede, inoltre, l'applicazione delle disposizioni recate dal decreto attuativo della misura agevolativa originariamente prevista (Decreto del Ministero delle Finanze di concerto con il Ministero dei Lavori Pubblici n. 41/98).

L'art. 4, comma 2, del DL 201/2011, poi, limita fino al 2011 la portata temporale dell'art. 1, comma 17 della L. 244/2007, con cui era stata prorogata la detrazione del 36%, richiamando le precedenti disposizioni di legge. Dal 2012, correttamente, le precedenti disposizioni normative perdono ogni rilevanza, atteso che la stessa disciplina è ora interamente integratanel TUIR, al nuovo art. 16-bis.

Per quanto concerne la detrazione del 55% per gli interventi di risparmio energetico, in dubbio sino all'ultimo momento, la sua scadenza, precedentemente prorogata fino alla fine di quest'anno dall'art. 1, comma 48, della L. 220/2010, viene ulteriormente prorogata fino alla fine del 2012 ad opera dell'art. 4, comma 4, del DL 201/2011. Dal 2013, la stessa disposizione prevede che per tali interventi competerà la detrazione del 36%.
Fonte(alternativasostenibile.it)

In sostanza questa proroga/bonus permette di usufruire di regimi fiscali agevolati sulle spese volte agli interventi di risparmio e riqualificazione energetica per tutto il 2012;
Approfittatene richiedendo un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

giovedì 15 dicembre 2011

News Fotovoltaico: l’Italia spodesterà la Germania a fine 2011

Dopo due anni al vertice, Berlino quest’anno rischia di perdere il suo posto di leader mondiale del mercato solare scivolando al numero due e lasciando così al Belpaese l’ambito scettro

Nonostante l’ammorbidimento del mercato tedesco, il settore fotovoltaico mondiale dovrebbe raggiungere entro la fine dell’anno una capacità istallata di ben 23.8 GW, pari ad un aumento del 34% rispetto all’anno precedente. Lo rivela la società di analisi IHS, che, valutando i trend in corso per comparto solare al livello globale, si lancia in previsioni sul futuro prossimo.

Futuro in cui si fa sempre più probabile un importante cambio della guardia, con l’Italia pronta a rimpiazzare il primo posto finora indiscusso della Germania. “Spinta dalla comunità e da investitori istituzionali che sostengono iniziative verdi e finanziamenti sostenibili, la Germania è il paese leader a livello mondiale per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici dal 2009″, ha commentato Henning Wicht, senior director e principale analista per il settore solare a IHS. “Tuttavia, le installazioni nella nazione sono rimaste in fase di stallo nella prima metà del 2011 e nonostante il mercato abbia dato segni di ripresa nel secondo semestre, l’aumento è insufficiente a generare una vera e propria crescita annuale”.

“Nel frattempo, - continua Wicht - gli interessanti incentivi del Governo italiano potenziato le installazioni in maniera massiccia, conferendogli una posizione di primo piano”. La società di ricerche ritiene che le installazioni tedesche debbano diminuire del 20%, passando a 5.9 annuali GW rispetto ai 7.4 GW installati nel 2010. L’Italia diventerà così la nazione numero uno a livello internazionale con i suoi nuovi 6.9 GW di impianti fotovoltaici installati, quasi il doppio rispetto ai 3.6 GW dello scorso anno. Sulla scia dei due giocatori importanti giocatori europei si stanno imponendo gli Stati Uniti al terzo posto con 2,7 GW di nuovi impianti 2011, la Cina al quarto posto con 1,7 GW, il Giappone al quinto posto con 1,3 GW e la Francia al sesto con circa 1,0 GW di nuovi impianti.

Fonte(Rinnovabili.it)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

martedì 13 dicembre 2011

News Fotovoltaico: Inaugurati i primi giochi per bambini alimentati con il fotovoltaico

Inaugurato a Roma, nel quartiere di Torpignattara, il primo parco giochi per bambini di Roma che si illumina da solo grazie ai pannelli fotovoltaici installati sulle strutture.

È stato inaugurato a Roma, nel quartiere di Torpignattara, il primo parco giochi per bambini di Roma che si illumina da solo grazie ai pannelli fotovoltaici installati sulle strutture. A tagliare il nastro è stato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. Grazie ai pannelli durante le ore diurne si crea energia elettrica che si accumula in una batteria, mentre nelle ore notturne un sensore automatico attiva dei led di ultima generazione che illuminano i giochi rendendoli piú protetti e sicuri. L'opera è stata realizzata grazie a un bando di due milioni della Provincia di Roma per la riqualificazione delle aree verdi del territorio: in tutto saranno realizzate 50 nuove aree ludiche entro la fine del 2012. «Questi parchi giochi cambiano il volto della cittá e sono dedicati ai bambini- dice Zingaretti - non è giusto che in un momento di crisi e di assenza di fondi a pagare siano sempre i piú deboli, in questo caso i bambini. Qui sperimentiamo un'innovazione assoluta Made in Italy che protegge il parco da eventuali danni di vandalismo grazie alla luce prodotto con il fotovoltaico. E' un'idea moderna che pensa anche allo sviluppo sostenibile- conclude- un altro segnale che diamo di amore verso la cosa pubblica».
Fonte (zeroemission.tv)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

News Fotovoltaico: Boeing, assemblaggio dei jet a energia solare con il film sottile Uni-Solar

Accade a North Charleston, nel South Carolina, la tecnologia a film sottile flessibile UNI-SOLAR® è stata utilizzata per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 2,6 MW sulle coperture del nuovo complesso per l’assemblaggio dei jet 787 di Boeing

Assemblaggio dei jet a energia solare per Boeing: accade a North Charleston, nel South Carolina, dove Baker Renewable Energy, uno dei principali EPC contractor del Sud Est degli Stati Uniti, ha scelto la tecnologia a film sottile flessibile Uni-Solar® per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 2,6 MW sulle coperture del nuovo complesso per l’assemblaggio dei jet 787 di Boeing. L’impianto, composto da oltre 18.000 laminati fotovoltaici flessibili a film sottile Uni-Solar®, è il sesto negli Stati Uniti per potenza installata su tetto e soddisferà parte del fabbisogno energetico della struttura, riducendo l’impatto dei velivoli con un taglio di ben 3.660 tonnellate di anidride carbonica all’anno immessi nell’atmosfera. Si stima infatti che produrrà oltre 3.950 MWh annui, quanto basterebbe per coprire il fabbisogno elettrico di 870 abitazioni statunitensi.

Il primo 787 Dreamliner assemblato nel nuovo complesso di assemblaggio ad energia solare prenderà il volo a metà del 2012. Spiega Maarten van Cleef, vicepresidente Sales Sud Europa di United Solar Ovonic, società titolare del marchio celebre in tutto il mondo Uni-Solar® - “I laminati fotovoltaici a film sottile flessibile Uni-Solar sono stati scelti in quanto permettono la completa integrazione architettonica, sono ultraleggeri e antiriflesso. Il team di Baker Renewable ha svolto un eccellente lavoro, incollando i nostri laminati direttamente sul tetto a membrana dell’edificio e facendo in modo che ne divenissero parte integrante”.
Fonte (zeroemission.tv)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

domenica 11 dicembre 2011

In ex miniera parco fotovoltaico piu' grande della Toscana

In una miniera abbandonata di Cavriglia sarà inaugurato il più grande parco di pannelli della Toscana. Servirà 12mila abitanti








A Cavriglia sarà inaugurato ufficialmente il più grande parco fotovoltaico pubblico della Toscana, realizzato nell'ex area mineraria di Santa Barbara, in località Tegolaia. Il taglio del nastro da parte del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, è in programma per martedì 13 dicembre.
L'impianto su un'estensione di 30 ettari, di cui 21 occupati dai pannelli e altri 9 da un nuovo circuito ciclistico, compreso nei lavori di riqualificazione dell'area, ha una potenza di 10 MW, con una produzione annua di 12.609 MWh, fornisce energia elettrica a circa 3.300 abitazioni, per un totale di 12.000 abitanti, garantendo a Cavriglia l'autosufficienza energetica da fonti rinnovabili ed evitando l'emissione di 5.531 tonnellate di CO2 e un risparmio di 2085 tonnellate di petrolio all'anno.

Realizzato senza alcuna spesa per le casse comunali da un consorzio di aziende toscane, è costato 27 milioni di euro e sarà gestito in concessione ventennale dal raggruppamento d'imprese Cavriglia SPV, che venderà sul mercato l'energia prodotta, mentre il Comune di Cavriglia riscuoterà un canone di concessione annuale, riuscendo così anche a far entrare risorse nel bilancio comunale. La particolarità dell'impianto cavrigliese, inoltre, è di aver saputo coinvolgere attivamente la popolazione, con il 5% dell'energia installata che è stata sottoscritta tramite una campagna di azionariato popolare.
Fonte (repubblica.it)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

sabato 10 dicembre 2011

News Fotovoltaico: La corsa al sole di IKEA

L’azienda svedese continua ad ampliare il programma solare concepito nel 2006 e che già nel prossimo anno porterà a numerose nuove installazioni.
Entro il 2012, 33 dei 44 stores statunitensi saranno solarizzati!

Il colosso dell’arredamento low cost IKEA è pronto a espandere il proprio ambizioso programma solare negli Stati Uniti: 33 dei 44 punti vendita statunitensi, infatti, saranno dotati di impianti fotovoltaici. Annunciata nel 2010, l’iniziativa può già contare 13 impianti operativi a tutti gli effetti, di cui 10 completati durante quest’anno, a cui se ne aggiungeranno altri 20: 10 nella zona Sud-Ovest degli Stati Uniti e 10, invece, già pianificati e attualmente in attesa del completamento delle procedure autorizzative, che saranno completati entro la fine dell’estate 2012. In particolare, queste ultime installazioni interesseranno 45.360 pannelli fotovoltaici, per una capacità installata complessiva di 10,7 MW e una produzione di elettricità annua di circa 15,2 milioni di chilowattora.

Oltre agli impianti fotovoltaici installati sui tetti degli edifici, IKEA ha pensato anche di dotare i punti vendita di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Nove i negozi interessati, tra Arizona, Oregon, California e Washington, da un progetto iniziato la scorsa estate e grazie al quale, entro il prossimo anno, saranno implementati 30 punti di ricarica. L’impegno ambientale di IKEA non è una novità: le energie rinnovabili e la sostenibilità sono due colonne portanti su cui l’azienda ha sempre contato e delle quali oggi ha capito anche il vantaggio economico. L’obiettivo finale dell’azienda svedese è quello di rendere energeticamente autonomi gli stores, i centri di distribuzione e gli edifici aziendali di tutto il mondo.

Fonte (Rinnovabili.it)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

giovedì 8 dicembre 2011

News Fotovoltaico: Il più grande pannello fotovoltaico del mondo sul catamarano Planet Solar per il giro del mondo

Sembra un’astronave fotovoltaica e quell’omino piccolo piccolo con la giacca verde potrebbe esser il capitano Spock del terzo millennio. Invece quello che vedi nella foto è il modello del catamarano Planet Solar, il prototipo d’imbarcazione su due scafi con il mega-pannello fotovoltaico. Sistema ideale per andar per mare, decisamente più eco-sostenibile di quella pacchianate usate in Coppa America e spacciate per finte-vele.

Puntualissima Fresna aveva parlato del catamarano Planet Solar due anni fa quando il progetto di Knierim Yachtbau era stato soltanto annunciato. Il Planet Solar è un progetto che ha visto i riflettori dei media durante la scorsa settimana nell’arsenale dell’HDW a Kiel, in Germania alla presenza del proprietario e dei due skipper Raphael Dmoja, 38enne svizzero, e Gerard d’Aboville, francese.

E’ la più grande imbarcazione con i pannelli solari al mondo: monta pannelli fotovoltaici per oltre 500 metri quadrati pronti a fornire energia per un giro del mondo. Partenza con scali “sponsorizzati” presso Ammburgo, Londra, Parigi (come faranno ad andarci in barca?) New York, San Francisco, Singapore e Abu Dhabi.

In cambio di pubblicità sui suddetti scali, la Sunpower ha offerto i 38mila pannelli solari di ultima generazione, scuri e capaci di produrre il 22% di elettricità in più rispetto ai modelli attualmente in commercio. Per sognare un po’, ecco la fotogallery della Planet Solar e le foto della presentazione del Planet Solar, chi non si farebbe un giretto lì sopra?

Fonte (ecowiki.it)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

News Fotovoltaico ed Eolico: Solare ed Eolico nel centro di Perugia

La “pensilina” della foto si chiama “energy roof” ed e’ stata pensata come ingresso alla Perugia sotterranea. Il sistema e’ in grado di produrre energia sia dal vento che dal sole. Lo strato superiore e’ composto da vetri fotovoltaici, che lasciano filtrare la luce naturale e si orientano automaticamente per massimizzare la resa. Al centro della struttura trovano posto cinque turbine eoliche.
L’energy roof misura 80 metri di lunghezza per 16 di larghezza e ha una potenza di 100 kWp, di cui 73 dati dal solare. La produzione annua e’ stimata intorno ai 100 MWh. Il progetto e’ dello studio di architettura Coop Himmelb(l)au e l’intero progetto di valorizzazione del patrimonio storico cittadino e’ seguito dall’università di Perugia.
La struttura, che ombreggia via Mazzini, si distingue nettamente dal contesto architettonico degli edifici circostanti che si affacciano su piazza Matteotti e serve a dare energia e “valorizzare” l’ingresso alla stazione sotterranea della minimetro. Si sono evitati i carichi sui muri esterni degli edifici adiacenti e sono stati previsti anche i carichi straordinari della neve e dei possibili terremoti.
Così con un gioco di design estremo e il dualismo tra le energie pulite più utilizzate, sarà possibile in un sol colpo attirare i turisti a visitare un’opera hitech artistica e produrre energia a costo zero da distribure in città.
Il tetto consta di tre strati: in alto troviamo l’unità che genera l’elettricità vera e propria, nel mezzo la parte strutturale e nel basso un mix di laminato e vetrate traslucenti. Sul tetto troneggiano le celle fotovoltaiche e le turbine eoliche.

Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

lunedì 5 dicembre 2011

News Fotovoltaico: Fotovoltaico galleggiante: basso impatto ambientale e migliore resa

A settembre 2010 è stato installato a Suvereto (LI) un impianto fotovoltaico galleggiante, che è ormai entrato in funzione, assicurando energia elettrica a sufficienza per alimentare la Cantina Petra della Holding Terra Moretti, proprietaria del terreno e dell’impianto.

Un impianto fotovoltaico che si contraddistingue per due vantaggi:

  • un limitato impatto ambientale, essendo l’impianto ubicato in una posizione poco visibile e senza che vengano compromesse le funzionalità di questo specchio d’acqua, che irriga la tenuta raccogliendo acque piovane;
  • una resa superiore del 30% rispetto alla media degli impianti fotovoltaici, grazie al fatto che i pannelli ruotano, assumendo la posizione migliore durante il giorno.
I pannelli fotovoltaici di questo impianto a regime produrranno 200 kilowatt, assicurando un risparmio di 70.000 euro sui costi di gestione della tenuta.

L’impianto fotovoltaico di Petra, che è stato realizzato da Sartori BlueHitech di Padova e Moretti Real Estate, non è tuttavia il primo impianto fotovoltaico galleggiante, a differenza di quanto riportato da La Repubblica.
Già a fine 2008 era stato realizzato in Emilia Romagna, per la precisione a Solarolo (RA) un impianto fotovoltaico galleggiante sull’acqua.

L’impianto di Solarolo (nella foto, tratta da Rinnovabili.it) consta di una struttura galleggiante con dimensione di circa 25 metri di diametro e una potenza di picco di 19,98 kWp, con 112 pannelli fotovoltaici di tipo policristallino di dimensioni di 80 x 150.

A noi sembra che quella del fotovoltaico galleggiante sia una buona strada da esplorare. L’unica perplessità riguarda il fatto che non dovrebbe essere facilissimo pulire i pannelli su una superficie d’acqua (e quindi potremmo assistere ad un calo della resa), ma forse la tecnologia attualmente in fase embrionale dei pannelli fotovoltaici autopulenti potrà fornire la soluzione ideale a questo proposito.

Fonte (tuttogreen.it)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

News Fotovoltaico: Nuovo prototipo, ecco l’asfalto fotovoltaico!!!

Interessante novità dal campo del fotovoltaico, dove una azienda statunitense propone l’asfalto fotovoltaico. Anche se il progetto è molto ambizioso le premesse per una buona riuscita ci sono tutte. In pratica l’asfalto fotovoltaico coniste nella pavimentare le strade con pannelli fotovoltaici speciali in grado di catturare i raggi solari e di trasformarli in energia.

I risultati dei primi test sono davvero interessanti, con un’irraggiamento medio di 4 ore al giorno ciascun ogni pannello fotovoltaico è in grado di produrre 7,6 kwh al giorno. L’energia ricavata dall’asfalto fotovoltaico può essere immesso nella tradizionale rete elettrica oppure rifornire apposite colonnine distribuite lungo il percorso per la ricarica delle batterie delle auto elettriche.

Ma la strada della realizzazione dell’asfalto fotovoltaico non è privo di difficoltà. Ad esempio, è stato superato abilmente il problema della resistenza dei pannelli solari da inserire nell’asfalto facendo ricorso a vetri antiproiettile. Resta però quello legato alla superfice lisca dei panelli stessi, che è poco si concilia con la sicurezza della guida. In questo caso la soluzione potrebbe essere l’uso di migliaia di piccoli prismi che permettono l’ideale adesione dei pneumatici al terreno.

Per ora la sperimentazione sarà avviata negli USA, speriamo di poter presto vedere anche in Italia l’asfalto fotovoltaico.

Fonte (tuttogreen.it)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

giovedì 1 dicembre 2011

Per ogni impianto fotovoltaico installato, un albero donato al Parco Lucano.

In località Stagliata, nel Bosco Ralle di Satriano di Lucania, all'interno del perimetro del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano, la società Girasole (società italiana specializzata nella realizzazione di impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.) pianterà un albero per ogni impianto fotovoltaico realizzato con il duplice obiettivo di compensare le emissioni di anidride carbonica immesse in atmosfera e sensibilizzare l'opinione pubblica sul riscaldamento globale e le questioni ambientali.
Questa è l'ottima iniziativa presa dalla società Girasole donando già tanti alberi al parco.

News Fotovoltaico: Negli Usa 120mila tetti solari per gli alloggi militari

Dall’accordo tra SolarCity e la American Bank l’impegno da un miliardo di dollari per l’istallazione di 300 MW solari sui tetti degli alloggi militari.

Anche gli alloggi militari diverranno presto un esempio di edilizia green. La trasformazione sarà possibile grazie all’accordo stretto tra la società che si occupa di impianti solari SolarCity e la Bank of America Merrill Lynch che hanno concordato un investimento da un miliardo di dollari a favore della realizzazione di progetti solari da localizzare sulle caserme.

Il progetto, denominato “SolarStrong,” si propone di istallare circa 300 megawatt di impianti solari in 120.000 unità abitative militari nell’arco dei prossimi cinque anni. Nel prospetto preliminare gli alloggi erano 160mila e il finanziamento iniziale ammontava a 275 milioni di dollari, il cui finanziamento sarebbe dovuto arrivare dal DOE statunitense. Il piano però venne scartato dal Dipartimento dell’Energia a causa del momento di crisi che stava colpendo l’industria solare statunitense. A causa della difficile situazione il DOE ha dichiarato di non poter finanziare il progetto entro il termine fissato al 30 settembre scorso, facendo decadere l’intesa poi finanziata dalla American Bank che ha visto nell’iniziativa un’importante opera per la diffusione delle rinnovabili in ambito militare, uno dei settori che in America ha più bisogno di energia. Grazie al progetto potrebbe quindi presto raddoppiare il numero dei tetti solari ad uso residenziale presenti negli Stati Uniti, con un vantaggio economico ed ambientale ben quantificabile. Inoltre si verranno a creare numerosi posti di lavoro, sia fissi che temporanei, necessari per l’istallazione e la successiva manutenzione degli impianti.
Fonte (rinnovabili.it)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

martedì 29 novembre 2011

News Fotovoltaico: Raggiunto 1 milione di tetti fotovoltaici in Germania

Solare da record per Berlino che ha visto entrare in funzione il milionesimo impianto, installato sul tetto del FES di Berlino, come previsto dal programma lanciato nel 1990


E’ entrato in funzione il milionesimo tetto fotovoltaico della Germania. A darne l’annuncio l’Associazione tedesca dell’Industria solare (BSW-Solar) che rivela come a tagliare il ragguardevole traguardo sia stato l’impianto istallato sulla copertura dell’Institut für Forschung und Entwicklung von Sportgeräten di Berlino. Nell’autunno del 1990 l’allora Ministro federale per l’Ambiente, Prof. Dr. Klaus Töpfer, attuale Direttore esecutivo dell’Institute for Advanced Sistainability Studies (IASS) di Potsdam, lanciò il programma 1000 tetti fotovoltaici, che ha dispetto delle le aspettative di tutti ha saputo dimostrare la fede teutonica nell’energia del sole. “Il settore fotovoltaico possiede un potenziale energetico notevole, indispensabile dato il crescente fabbisogno mondiale, le sfide del cambiamento climatico e l’impegno per una rivoluzione energetica”, ha dichiarato Töpfer. La Germania è uno dei pochi paesi in cui cittadini, enti locali ed aziende, hanno contribuito attraverso i loro investimenti alla diffusione dell’energia solare per la produzione di elettricità e lo straordinario risultato è stato raggiunto in soli dieci anni. “Il fotovoltaico possiede uno sviluppo dinamico e può diventare un pilastro fondamentale della fornitura di energia”, ha commentato Günther Cramer, Presidente della BSW-Solar. “Significative riduzioni di prezzo per i sistemi di energia solare sono stati resi possibili grazie ad un aumento dei volumi di produzione e dai progressi tecnici. In un futuro molto vicino, la generazione di energia solare diventerà una delle forme di energia più conveniente”. Entro la fine del 2011 l’Associazione prevede un incremento di quasi 5 GW di nuovi impianti, con una capacità installata cumulativa di circa 22 GW. Con l’obiettivo di raggiungere il 10% dei consumi elettrici soddisfatti grazie all’energia solare, la Germania copre attualmente grazie ai sistemi fotovoltaici una quota pari al 3% , equivalente al consumo medio annuo dello stato di Thuringia.
Fonte (rinnovabili.it)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

lunedì 28 novembre 2011

Energia dallo spazio? Si può fare

Secondo l’International Academy of Astronautics, la raccolta della luce solare da satelliti in orbita geostazionaria potrebbe fornire un modo conveniente per soddisfare le esigenze energetiche mondiali in soli 30 anniGli Stati Uniti e il Giappone stanno studiando da tempo la possibilità di sfruttare le immense potenzialità solari dello spazio per una produzione energetica sostenibile. L’idea di lanciare uno o più satelliti in orbita geostazionaria sopra l’equatore, ognuno di diversi chilometri di lunghezza e in grado di raccogliere la luce 24 ore al giorno, è un’ipotesi entusiasmante sebbene non priva di criticità e critiche. Ma quello che a molti appare ancora il frutto di un’utopia difficilmente realizzabile, ha ora l’appoggio di una voce eminente del mondo accademico, quale l’International Academy of Astronautics. L’Istituto, infatti, tra il 2008 e il 2010 ha effettuato la prima valutazione internazionale dell’energia solare spaziale, di cui rende ora pubblici i risultati. Un gruppo di studio dell’Accademia ha affrontato la fattibilità tecnica del concetto, i mercati potenziali e le relative questioni politiche che comporterebbe il creare centrali fotovoltaiche orbitanti. E il verdetto è decisamente positivo.

Ora più che mai, sono necessarie nuove fonti di energia sostenibile su larga scala per soddisfare le esigenze globali pur rispettando le preoccupazioni ambientali. Nel corso degli ultimi 40 anni, vari studi nazionali sono stati effettuati sul concetto di energia solare spaziale – ad esempio, utilizzando satelliti a energia solare (SPS) per raccogliere la luce solare e la trasmissione wireless dell’elettricità prodotta alle stazioni sulla Terra”. Nel complesso, il gruppo di studio ha trovato che l’idea di sfruttare lo spazio sia“tecnicamente fattibile”. Secondo gli autori del documento, realizzare le prime e centrali spaziali sperimentali potrebbe essere questione di uno o due decenni basandosi su le tecnologie che si trovano attualmente in fase di laboratorio e tale progetto potrebbe raggiungere la redditività economica in 30 anni. Alla base ci dovrebbe essere un lavoro congiunto tra governi e settore privato in maniera tale da definire la vitalità economica del concept, agendo di concerto con le agenzie spaziali, le università e le organizzazioni non governative. Ovviamente rimangono diverse questioni irrisolte come la presenza dei detriti spaziali, la mancanza di studi di mercato mirati e i costi di sviluppo decisamente troppo elevati, ma per John Mankins, veterano NASA e autore dello studio, “almeno è un inizio”.

Fonte (rinnovabili.it)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

domenica 27 novembre 2011

News Fotovoltaico: Tunnel fotovoltaico sulla linea alta velocità Parigi-Amsterdam

In Belgio hanno costruito il primo solar tunnel d’Europa, una galleria artificiale di 3,6 km per proteggere una foresta e dare energia alla rete ferroviaria. Normalmente si tagliano gli alberi tutto intorno ai binari per una distanza superiore all’altezza degli alberi, in questo modo se un albero dovesse cadere la linea non verrebbe interrotta. Il treno ad alta velocità Parigi Amsterdam doveva attraversare una foresta protetta e, invece di chiedere una deroga in nome della sicurezza e tagliare tutto, hanno deciso di lasciar crescere gli alberi al loro posto e di proteggere il treno con un tunnel artificiale. Sul tetto del tunnel la Enfinity ha installato 16mila pannelli fotovoltaici. L’elettricità prodotta dal tetto del tunnel (3.3 MWh) serve ad alimentare la stazione ferroviaria di Antwerp e per far circolare tutti i 4.000 treni del Belgio per un giorno all’anno. Le ferrovie sono contente per aver abbattuto le loro emissioni e per aver sfruttato uno spazio altrimenti inutilizzabile per scopi diversi dal passaggio dei treni. La ditta installatrice e’ contenta per non aver incontrato ostacoli al progetto e per ostacoli in questo caso si intendono i comitati locali contrari al cambio di destinazione d’uso di suoi agricoli per farne wind/sun farm.
Fonte (ecowiki.it)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

venerdì 25 novembre 2011

News Fotovoltaico: Fotovoltaico su terreni abbandonati, arriva la norma in Veneto

La giunta veneta ha disciplinato i criteri per le richieste presentati da quanti richiedono la classificazione di “terreno abbandonato”

I nuovi paletti introdotti dal decreto legislativo n. 28/2011 per gli impianti fotovoltaici su terreni agricoli (occupare meno del 10% della superficie e non superare 1 MW di potenza) contemplano un’eccezione: non si applicano ai terreni abbandonati da almeno cinque anni. Una misura, quella contenuta nella legge nazionale, che richiede però una rigorosa specificazione della natura dell’abbandono per non andar incontro a possibili speculazioni generate da una insufficiente chiarezza della norma o da una inadeguata documentazione. Secondo il Decreto Romani spetta alla Regioni determinare le singole zone del territorio di loro competenza caratterizzate da fenomeni di abbandono, definendo pertanto le norme e le procedure per la notifica ai proprietari e agli aventi diritto della avvenuta classificazione. Il Veneto ha compiuto un passo importante in questa direzione disciplinando i criteri per la presentazione e l’istruttoria delle domande presentate da quanti sono interessati alla classificazione di terreno abbandonato, con l’obiettivo di istallarvi un impianto fotovoltaici.
“Il provvedimento – spiega l’assessore all’agricoltura Franco Manzato, autore della proposta normativa – riguarda l’applicazione del decreto legislativo del marzo scorso sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, che per evitare possibili speculazioni ha introdotto tre tipi di limitazioni, che operano contemporaneamente, alla possibilità che i grandi impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in zone agricole possano usufruire degli incentivi all’esercizio previsti dal ‘Conto Energia’. Per questi limiti è stata prevista una deroga nel caso gli impianti fotovoltaici vengano installati in aree agricole su terreni abbandonati da almeno cinque anni. Tutelare il terreno agricolo – ha ricordato l’assessore – è infatti una esigenza strategica che non può essere messa a rischio rispetto a convenienze non agricole”. L’Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura (Avepa) avrà il compito di gestire tecnicamente ed amministrativamente i vari procedimenti verificando l’effettivo stato di abbandono dall’attività produttiva, mediante sopralluogo in campo e utilizzo delle informazioni disponibili con il “Sistema integrato gestione e controllo” e di ogni altra eventuale documentazione probatoria.
Fonte (rinnovabili.it)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO

giovedì 24 novembre 2011

News Fotovoltaico: Nuovo centro di ricerca sul fotovoltaico a concentrazione

Inaugurato a Piacenza da Rse (Ricerca sul Sistema Energetico) il nuovo centro di ricerca dedicato al fotovoltaico e allo sviluppo di celle solari di nuova generazione, più efficienti rispetto a quelle tradizionali. Il centro è dotato di attrezzature innovative e apparecchiature ad altissima tecnologia. Rse è una società pubblica di ricerca, controllata dal Gse (Gestore dei Servizi Energetici), afferisce al ministero Sviluppo Economico ed è una partecipata del ministero Tesoro.
La produzione di energia elettrica ottenuta sfruttando l’effetto fotovoltaico è da tempo considerata una delle realtà più promettenti per la generazione da fonti rinnovabili. La ricerca in questo settore è particolarmente avanti e RSE - Ricerca sul Sistema Energetico - ha sviluppato nel corso degli anni notevoli competenze in merito. Oltre a garantire nuovi mercati, alternativi a quello delle tradizionali celle fotovolatiche in silicio, il nuovo centro italiano costituisce il cuore della ricerca europea in questo settore. E’ infatti italiano il coordinamento del progetto europeo Apollon, promosso dall’Unione Europea nell’ambito del VII programma quadro e teso a realizzare una nuova generazione di pannelli fotovoltaici super-efficienti, con lenti capaci di concentrare la luce su celle ottenute sovrapponendo sottilissimi strati di materiali diversi, che raccolgono la radiazione solare in modo selettivo.
Il fotovoltaico con concentrazione solare rappresenta oggi un’opzione molto promettente per ottenere elevate efficienze e costi competitivi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Si tratta di una tecnologia ancora in fase di sviluppo, per la quale il l’Italia possiede competenze e strutture produttive adeguate. Può quindi rappresentare un prodotto di successo per il rilancio dell’economia e per lo sviluppo scientifico e tecnologico.
Fonte (www.ecosportello.org)
Click per leggere l'articolo della RSE
Click per ricevere un PREVENTIVO GRATUITO

lunedì 21 novembre 2011

News Fotovoltaico: Prototipo di pellicola solare fotovoltaica trasparente

La multinazionale statunitense 3M ha presentato per la prima volta al CEATEC, il salone della tecnologia Giapponese, un prototipo di pellicola solare trasparente in grado di raccogliere la luce del sole come un qualsiasi pannello fotovoltaico.
La 3M è nota per essere un colosso mondiale in svariati campi: dalla chimica all’elettronica, dalla produzione di articoli per la cura dentale ai prodotti adesivi ed è famosa ai più soprattutto per i leggendari Post-it.
Non è un caso che questa nuova pellicola solare si presenti in sottili strisce verdi, distanziate tra loro, da incollare alle finestre così da formare un grande ”cerotto”.
Secondo i tecnici, un metro quadro di film può generare un’energia, sfruttando una luce solare alla massima potenza, sufficiente a caricare un iPhone.
Tutto ciò lasciando passare la luce e quindi mantenendo quasi inalterata la visibilità della finestra.
L’energia elettrica prodotta però sarà solo il 20% di quella che produrrebbe un tradizionale pannello solare in silicio ma la pellicola costerà almeno la metà di quest’ultimo.
Yasuhiro Aoyagi, manager del marketing 3M, immagina che in futuro questa pellicola solare si possa direttamente vendere al pubblico affinché qualsiasi persona la possa installare da se nella propria abitazione.
Per il momento la 3M spera di utilizzare la pellicola in ambienti come uffici governativi o grandi aziende prima di una produzione su larga scala. Certamente ina tecnologia da tenere monitorata, potrebbe avere implicazioni notevoli nello sviluppo delle rinnovabili.
Fonte (www.tuttogreen.it)

Click per ricevere un preventivo GRATUITO 

venerdì 18 novembre 2011

Il mondo del fotovoltaico chiede più concertazione al Governo Monti



Le associazioni di categoria sollecitano al nuovo Esecutivo un cambio di rotta sul sostegno al solare

Scampato il pericolo del varo di norme draconiane per gli incentivi alle rinnovabili nell'ultimo weekend di vita del Governo Berlusconi, il variegato mondo del fotovoltaico guarda con fiducia al neonato esecutivo Monti, a cui chiede più concertazione e scelte più chiare in favore del comparto. I rappresentanti delle associazioni di categoria, intervenuti a un convegno nell'ambito della Fiera Enersolar+, non hanno infatti nascosto le critiche alla precedente gestione.

Come ha spiegato Marco Pigni di Aper «Occorre una discontinuità assoluta con gli ultimi 4 anni, che sono stati caratterizzati da un non governo e dalla non gestione della green economy. Questo momento, con la nascita del nuovo Esecutivo, è quello giusto per un cambio di rotta. Ad esempio, secondo quanto previsto dal quarto Conto energia, a partire dal 2013 sparirà lo scambio sul posto, cosa che scoraggerà il fotovoltaico residenziale. Si tratta di uno dei tanti aspetti da rivedere». Le nuove scelte che riguardano il futuro del comparto dovranno essere prese in tempi rapidi, anche perché, come ha sottolineato Giorgio Ruffini di Azione energia solare, «per via della crescita del solare il quarto Conto energia sta già raggiungendo i budget di spesa prefissati, dunque rischiamo di perdere il mercato».

Più che a nuovi incentivi, per i quali tutte le associazioni di categoria sembrano aver accettato l'idea di una decrescita progressiva, gli obiettivi sono legati a una politica di sostegno a tutto campo, ad esempio attraverso la semplificazione degli iter burocratici. «I costi del fotovoltaico sono scesi del 60% in questi ultimi anni, ma quelli degli iter amministrativi sono rimasti uguali e su questi non possiamo certo intervenire», ha sottolineato Federica Marchini di Assosolare.

Un altro punto su cui gli operatori del fotovoltaico evidenziano la necessità di un cambiamento è il Gse, senza troppi giri di parola accusato di scarsa efficienza nella gestione delle pratiche e del sistema incentivante, anche se in buona parte determinata dalla carenze di organico dell'Ente. C'è anche chi propone, come Assosolare, un intervento nella tassazione al fotovoltaico, al momento ritenuta troppo elevata. Gli operatori sono anche fermi nella richiesta al Governo Monti di una maggiore concertazione e consultazione, dunque niente più decisioni prese in segreto nelle stanze ministeriali, come accaduto per il tanto contestato Decreto Romani.

Ma, per esercitare con maggiore forza un'efficace azione di lobbying, sarà importante che le associazioni riescano a parlare con una voce sola, come raramente accaduto in passato. Se appare difficile concretizzare l'ipotesi di un unico organismo di rappresentanza («Ci sono molti interessi diversi tra le differenti fonti rinnovabili, ma anche tra operatori e filiera industriale» ha sintetizzato Massimo Daniele Sapienza di Assoenergie future), quello che si sta facendo largo è una sorta di modello federativo, in grado di operare una sintesi delle varie istanze delle singole associazioni. «L'obiettivo a medio termine - ha spiegato Pigni - è una grande convergenza di obiettivi e priorità, con la creazione di un sistema di rappresentanza a tutela dell'industria della sostenibilità a 360 gradi, così da incrementare la nostra capacità di lobby».

Fonte (http://www.b2b24.ilsole24ore.com/articoli/0,1254,24_ART_144826,00.html)

Click per ricevere un preventivo GRATUITO

giovedì 17 novembre 2011

Un bunker costruito dai nazisti sarà la più grande centrale elettrica solare d’Europa

L'edificio era stato costruito nel 1942 ad Amburgo per dare rifugio a trentamila persone durante i bombardamenti aerei: presto diventerà la più grande centrale elettrica da fonti rinnovabili d'Europa, trasformando un passato oscuro in energia luminosa (e pulita) per il futuro.

Non cancellare il passato ma trasformarlo: senza dimenticare gli errori commessi, riuscire comunque a guardare ad un futuro nuovo, diverso, radioso. Sembra quasi essere questo il messaggio che manda il grande bunker di Amburgo che avrà un sistema solare fotovoltaico sul tetto da 110 kWh ed uno solare termico da 0.6 GWh e che, una volta ultimato, riscalderà 3000 abitazioni, a 1000 delle quali fornirà anche elettricità, con un risparmio di 6600 tonnellate di CO2 annue.

Era stato edificato in soli sei mesi nel 1942 nel distretto di Wilhelmsburg, su progetto dell’architetto Friedrich Tamms, e con le sue grosse pareti doveva offrire ricovero a 30 000 persone, resistendo fino a 8000 colpi al minuto; al suo interno era presente anche un reparto ospedaliero. Adolf Hitler aveva ordinato la costruzione di nove edifici complessivi di questo tipo, dopo un bombardamento sulla capitale da parte della Royal Air Force: così tre ne erano sorti a Berlino, tre ad Amburgo, tre a Vienna.

L’edificio, una sorta di Lego gigante, giaceva piuttosto abbandonato al degrado, non essendo stato predisposto alcun riutilizzo per la sua vasta superficie: ora, oltre a diventare un Energiebunker e la più grande centrale elettrica da energia alternativa d’Europa, ospiterà al proprio interno anche un’area ristoro, un caffè con terrazza panoramica e addirittura un museo che esporrà la storia della costruzione e dell’intera area.

La riconversione del sito sarà curata dalla IBA-Hamburg GmbH ed avverrà in tempi piuttosto rapidi, se si pensa che l’intera struttura dovrebbe essere pronta entro i primi mesi del 2013. La Germania conferma la sua vocazione ambientalista, già formalizzata nell’abbandono entro il 2022 del nucleare, e Amburgo mostro di meritare ancora di più il titolo di Capitale Verde d’Europa 2011, conferitole dalla Commissione Europea Ambiente.

Fonte (www.fanpage.it)

mercoledì 16 novembre 2011

News fotovoltaico: Abruzzo, investimenti nel fotovoltaico

Due notizie direttamente dall'Abruzzo;

Fotovoltaico; intesa Provincia Chieti-Bei

Contratto per attivazione 80 mln euro per programma 'Elena'
La Provincia di Chieti e la Banca Europea per gli investimenti hanno firmato a Chieti il contratto che permettera' di attivare 80 milioni di investimenti nell'ambito del programma energetico comunitario 'Elena'.
Il contratto permette alla Provincia di Chieti di ottenere immediatamente due milioni di contributi a fondo perduto dalla Commissione Europea per predisporre tutti gli strumenti tecnici previsti da 'Elena'.

Roseto parco fotovoltaico da un megawatt
Realizzato da Convert Italia produrra' 1,3 mln kwh all'anno
ROSETO DEGLI ABRUZZI (TERAMO), - Convert Italia, ha realizzato per Aladar Invest Srl un parco fotovoltaico di circa un megawatt a Roseto degli Abruzzi: annualmente il campo produrra' circa 1,3 milioni di kWh che corrispondono all'energia consumata in media da 440 famiglie di 3-4 persone. Il parco, che si estende su una superficie di 28.000 metri quadrati ed e' composto da 4.346 moduli in silicio cristallino, puo' raggiungere una potenza massima di picco di 998,12 kW.

Clicca per ricevere un preventivo GRATUITO

domenica 13 novembre 2011

News Fotovoltaico: Gli impianti fotovoltaici raffrescano i tetti!

I pannelli fotovoltaici installati sul tetto di casa aiutano a ridurre i costi della climatizzazione estiva ma non influiscono sul riscaldamento invernale. L’ombreggiatura riduce del 38% la quantità di calore che raggiunge il tetto e un soffitto sottostante un tetto con pannelli resta più fresco di ben 2,5 gradi Fahrenheit rispetto ad un soffitto sotto un tetto direttamente esposto al sole.
L’effetto raffrescamento, calcolato nell’intero ciclo di vita del pannello, contribuisce ad ammortizzarne il prezzo di un buon 5%, perché permette di risparmiare energia, che invece di essere usata in loco può quindi essere venduta alla rete.

Queste misure vengono da un’analisi con la termocamera di un singolo edificio in California (il Powell Structural Systems Laboratory della Jacobs School of Engineering), per un periodo limitato di tempo (tre giorni ad aprile), ma i ricercatori, guidati da Jan Kleissl (assistant professor di ingegneria ambientale) ritengono di aver correttamente estrapolato i dati per estenderli all’intero anno. L’articolo in cui presentano i loro risultati e’ stato sottoposto a peer review e pubblicato su Solar Energy.

La ricerca e’ stata finanziata fino ad ora dalla NASA Graduate Student Research Program fellowship, se dovessero rinnovare il finanziamento, i ricercatori pensano di mettere a punto un modello che permetterebbe a chiunque di calcolare l’effetto raffrescante dei propri pannelli solari sul proprio edificio nella propria zona climatica.

(Fonte www.ecowiki.it)

Effects of solar photovoltaic panels on roof heat transfer

Click per un preventivo gratuito

venerdì 11 novembre 2011

La rivoluzione energetica francese sta per cominciare!

Dopo l’Empire State Building ed il Tower Brige (vedremo in seguito), la trasformazione verde passa alla Francia e trasformando il monumento nazionale per eccellenza: la Torre Eiffel.

I lavori inizieranno nel 2012 e potrebbero protrarsi fino all’anno seguente; i numerosi interventi previsti miglioreranno le prestazioni energetiche dell’edificio del 30 %. L’investimento totale si aggira attorno ai 25 mln di euro, interamente stanziati dalla Societè d’Exploitation de la Tour Eiffel, mentre e la supervisione dei lavori sarà affidata allo studio Moatti-Rivière. Gli ambiziosi lavori prevedono il montaggio di doppi vetri lungo le facciate maggiormente sfavorite, che permetteranno una riduzione del 25% sui costi del riscaldamento e climatizzazione; un sistema di raccolta delle acque piovane alimenterà i servizi sanitari risparmiando il 40% del consumo, inoltre sul tetto del padiglione Ferrié verranno installati quattro pannelli solari per una superficie totale di 10 mq, che soddisferanno il fabbisogno d’acqua calda dei due padiglioni, Eiffel e Ferrié, per il 50%. L’energia elettrica sarà completamente prodotta da una mini centrale elettrica, che permetterà una produzione di 4 mila kW l’anno e da quattro turbine eoliche verticali che forniranno 8 mila kWh l’anno. Anche per la Torre Eiffel non potrà mancare un restyling del sistema d’illuminazione, che deviando a favore del LED, consentirà un risparmio superiore al 95%. Così l’edificio simbolo costruito nel 1889 e progettato per durare solo 20 anni, rinascerà completamente, portando con sè la trasformazione dell’intera città.

(Fonte www.rinnovabili.it)

mercoledì 9 novembre 2011

Tegole Fotovoltaiche: Design e Funzionalità!

Con lo sviluppo dell’energia fotovoltaica è cresciuta l’attenzione al design e alla ricerca di soluzioni efficaci per integrare nell’architettura degli edifici gli impianti fotovoltaici. È in quest’ottica che si inserisce la tegola fotovoltaica. Si tratta di un elemento architettonico innovativo che permette la totale integrazione del fotovoltaico nelle strutture abitative.
La tegola, infatti, contiene le celle fotovoltaiche che, dunque, non sono più ingombranti e visibili. Le nuove tegole vengono installate sul tetto andando a sostituire i tradizionali ceppi. Attualmente sono disponibili sul mercato diverse tipologie di tegole fotovoltaiche che si distinguono in base alla struttura e alla tecnologia utilizzate.
C’è la tegola TEGOSOLAR realizzata da Tegola Canadese in collaborazione con United Solar Ovonic. Questo tipo di tegola utilizza celle fotovoltaiche a film sottile in silicio amorfo, a tripla giunzione, che catturano anche la luce diffusa ottenendo una buona resa energetica anche con il cielo nuvoloso e in presenza di nebbia. Le tegole sono, inoltre, flessibili e leggere e non richiedono un elevato ridimensionamento delle strutture base del tetto in cui vengono incassate. Ogni tegola Tegosolar è composta da 11 celle connesse in serie e in parallelo dalla capacità complessiva di 68 W, può essere installata su tetti con una pendenza che varia da 5 ai 60 gradi e non è strettamente vincolata al tipo di esposizione in quanto tollera anche le zone d’ombra.


C’è, poi il TECH-TILE realizzato dalla REM Spa, azienda che studia soluzioni tecnologicamente evolute nel fotovoltaico. La tegola Tech-tile, prodotta con materiali riciclabili, è all’avanguardia in quanto la tecnologia utilizzata nasconde perfettamente le celle fotovoltaiche in tegole dall’aspetto tradizionale. Il sistema Tech-tile si compone di un Techtile Basic per la predisposizione dell’impianto con e senza isolamento termico e acustico, un Techtile Energy per produrre energia elettrica, un Techtile Therm per produrre acqua calda sanitaria e di un Techtile Control per il controllo e la gestione del sistema, completo di termoregolatore e micro USB per la trasmissione dei dati. Ogni tegola Tech-tile è composta da una cella fotovoltaica e per ottenere 1 kWp servono circa 250 tegole.


Dall’azienda PREFA, infine, arrivano la tegola Prefa Solar e il nastro Prefalz Voltaik. Le tegole Prefa sono composte da celle fotovoltaiche monocristalline perfettamente integrate nella struttura e consentono una continuità sia di materiale che di colore grazie alle diverse varianti disponibili sul mercato. Per un corretto funzionamento del prodotto sono necessarie una buona inclinazione del tetto e una giusta esposizione dell’edificio. Il nastro Prefalz Voltaik, invece, è realizzato in silicio amorfo e contiene celle fotovoltaiche collegate in serie.

Tutti questi prodotti rappresentano un’efficace soluzione per l’integrazione architettonica dei sistemi fotovoltaici soprattutto in paesi come l’Italia in cui un’elevata percentuale del territorio è soggetto a vincoli paesaggistici. Grazie alle tegole fotovoltaiche, l’impatto ambientale e paesaggistico degli impianti solari si riduce notevolmente e i tetti delle abitazioni si animano diventando super attivi nella produzione di energia solare.

Le tegole fotovoltaiche potrebbero essere la soluzione per chi abita in un centro storico protetto dalla sovraintendenza ai beni architettonici, che si oppone all’installazione di pannelli sui tetti per motivi estetici.
Al Consiglio Regionale della Toscana l’idea sembra piacere. Speriamo che questi compromessi tra la conservazione del paesaggio e le necessità di autoproduzione energetica possano continuare ad evolversi, con creatività e tecnologie nuove.

giovedì 3 novembre 2011

Impianto Fotovoltaico: Che cos'è, caratteristiche e fisionomia (PARTE 3)



Come promesso andiamo a vedere cos'è il CONTO ENERGIA!
Il "Conto Energia" è il decreto che stabilisce un incentivo per 20 anni per privati, imprese ed enti pubblici che installano un impianto solare fotovoltaico connesso alla rete elettrica. L'incentivo è proporzionale all'energia elettrica prodotta.

Il conto energia arriva in Italia attraverso la Direttiva comunitaria per le fonti rinnovabili (Direttiva 2001/77/CE), che viene recepita con l'approvazione da parte del Parlamento italiano del Decreto legislativo 387 del 2003. L'avvio del conto energia passa per altre due tappe, in particolare l'approvazione del D.M. 28 luglio 2005 (che fissa i tempi e i termini di attuazione) e la Delibera 188 del 14 settembre 2005 (che stabilisce i modi di erogazione degli incentivi).
Dal 19 settembre 2005 è possibile presentare la domanda al Gestore del sistema elettrico (GRTN) per accedere al conto energia. Nel frattempo GRTN è diventato Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) a seguito del passaggio a Terna Spa del ramo d'azienda dedicato alla gestione della rete elettrica.
La copertura finanziaria necessaria all'erogazione di questi importi è garantita da un prelievo tariffario obbligatorio (cod. A3) a sostegno delle fonti rinnovabili di energia, presente dal 1991 in tutte le bollette dell'energia elettrica di tutti gli operatori elettrici italiani. Con la componente A3 sono finanziati anche gli impianti CIP6, tra cui sono presenti non solo quelli alimentati da fonti rinnovabili ma anche quelli alimentati da fonti "assimilate" (cogenerazione, fumi di scarico, scarti di lavorazione e/o di processi industriali, fonti fossili prodotte da giacimenti minori isolati, inceneritori, ecc.); ciò ha di fatto impedito e ritardato lo sviluppo del fotovoltaico poiché la componente A3, per i motivi appena citati, è risultata abbastanza onerosa nel finanziamento di queste ultime (nel nostro paese privilegiate rispetto al fotovoltaico). Da gennaio 2007 non possono più essere finanziati nuovi impianti a fonti "assimilate", ma solo quelli già autorizzati.
Il decreto, pubblicato in prima versione nel 2006, è ora giunto alla Sua quarta versione, studiato con una nuova logica che tende a privilegiare l'esecuzione di impianti piccoli ed ottenere energia distribuita.
Con il Quarto Conto Energia , decreto che fissa i nuovi incentivi per il fotovoltaico, gli incentivi partiranno dal momento in cui i nuovi impianti fotovoltaici saranno allacciati alla rete elettrica, ma in caso di ritardi nella connessione sarà previsto un indennizzo ai proprietari degli impianti.
Uno degli aspetti principali del nuovo decreto riguarda le diverse riduzioni tariffarie che si succederanno nel corso del periodo di validità e che si sono rese necessarie in quanto il costo degli stessi pannelli fotovoltaici si è ormai ridotto rispetto agli anni scorsi. Nonostante i tagli in programma il livello delle tariffe resterà buono e garantirà sicuramente la convenienza degli investimenti negli impianti, siano essi residenziali o industriali.

TARIFFE
Quello che tutti attendevano era il quadro economico dei nuovi incentivi. Sulla scia del 3° conto energia e ispirandosi al modello tedesco, il ministero ha previsto un calo graduale delle tariffe nel corso del 2011 che tocca punte del 20% a dicembre 2011. Per questo primo periodo le tariffe sono fissate di mese in mese con una riduzione che va dai 38,7 cent al kW/h di giugno ai 29,8 cent al kW/h di dicembre per i piccoli impianti tra 1 e 3 kW sugli edifici fino a scendere all'interno di una tariffa compresa tra i 23,1 cent kW/h a giugno e i 17,2 cent al kW/h a dicembre per i grandi impianti oltre i 5 MW non realizzati su edifici.
Riportiamo di seguito le tabelle allegate al decreto che vanno comparate con quella attualmente in vigore.

CLASSI DI POTENZA
Parallelamente sono state individuate anche sei classi di potenza (kWp) e per ognuna di esse è stata individuata la relativa tariffa:

- da 1 a 3 kWp,
- da 3 a 20 kWp,
- da 20 a 200 kWp,
- da 200 a 1.000 kWp,
- da 1.000 a 5.000 kWp,
- oltre 5.000 kWp


Come per il decreto precedente anche la nuova edizione del Conto Energia garantirà una tariffa incentivante per i 20 anni successivi al collegamento dell'impianto stesso, sia esso di proprietà di persone fisiche, giuridiche, soggetti pubblici o condomini.

Come abbiamo detto l'ulteriore riduzione delle tariffe incentivanti rispetto al terzo conto energia è stata prevista sia per adeguare gli incentivi al progredire della tecnologia e dei relativi risparmi per l'installazione di nuovi impianti fotovoltaici, sia per allinearsi alle direttive della Comunità europea. L'obietto di potenza fotovoltaica totale installata a livello nazionale entro il 2016 è di 23 GW, per un costo stimato di 6-7 miliardi di euro.
Le novità più significative sono:
  • Distinzione tra piccoli e grandi impianti. I piccoli impianti sono quelli realizzati su edificio di potenza non superiore ad 1 MW, oppure altri impianti fotovoltaici di potenza non superiore a 200 kW e in regime di scambio sul posto, nonché impianti fotovoltaici di qualsiasi potenza realizzati su edifici e aree delle amministrazioni pubbliche. Vengono distinti anche gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative e gli impianti a concentrazione. Tutti gli altri impianti rientrano tra quelli "grandi".
  • Limiti per l'accesso alle tariffe. Per i piccoli impianti che entrano in esercizio dal 1º giugno 2011 al 31 dicembre 2012, non è previsto alcun limite di potenza massima incentivabile, mentre per i grossi impianti il limite è di 300 milioni di € (1200 MW) per il 2011, 150 M€ (770 MW) per il primo semestre 2012 e altri 150 M€ (720 MW) per il secondo semestre 2012. Per i piccoli impianti, nel periodo 2013-2016, il superamento dei limiti di massimo costo/potenza incentivabile non determina l'esclusione all'accesso alla tariffa incentivante, ma determina una riduzione della tariffa sulla base del periodo successivo. L'obiettivo indicativo per il periodo 2013-2016 è di 1361 milioni di €, ovvero 9770 MW di potenza incentivabile. Gli impianti integrati innovativi e quelli a concentrazione, sempre per il periodo 2013-2016, hanno dei limiti di potenza massima incentivabile separati (320 MW in totale per ognuna delle 2 categorie), sempre tenendo in considerazione che il superamento dei limiti non esclude dall'incentivo ma si avrà la tariffa del periodo successivo.
  • Il premio relativo alla sostituzione di coperture in eternit o contenenti amianto viene cambiato con un incremento fisso di 0,05 €.
  • Viene aggiunto un premio del 10% se almeno il 60% dei componenti (esclusa la manodopera) è prodotto all'interno dell'Unione europea.
  • Il prezzo della tariffa incentivante, fissato dall'entrata in esercizio dell'impianto fotovoltaico, verrà progressivamente ridotto, con cadenza mensile per il 2011 e semestrale per il 2012. Gli impianti che entreranno in funzione a partire dal 2013, avranno accesso a 2 diverse tariffe in sostituzione dello scambio sul posto:
    • Tariffa autoconsumo, per l'energia prodotta e autoconsumata.
    • Tariffa omnicomprensiva, per l'energia prodotta e immessa in rete. Questa seconda tariffa è maggiore rispetto a quella per l'autoconsumo, poiché tiene in considerazione una sorta di vendita dell'energia al GSE. Nella pratica, non ci sarà più distinzione tra la quantità di energia scambiata con la rete e quella immessa in eccesso, ma verrà riconosciuta una tariffa "omnicomprensiva".
  • Dal collaudo dell'impianto, il gestore della rete ha tempo 30 giorni per l'allacciamento dell'impianto. Nel caso che un eventuale ritardo comporti la perdita del diritto ad una tariffa incentivante, il gestore è tenuto a fornire l'indennizzo previsto dalla delibera ARG/elt 181/10 e successiva integrazione ARG/elt 225/10.
  • Gli impianti realizzati su aree agricole potranno accedere al quarto conto energia solo se la potenza nominale non è superiore a 1 MW e, nel caso di più impianti appartenenti ad un unico soggetto, questi dovranno essere distanti almeno 2 km. Inoltre la superficie occupata dall'impianto fotovoltaico non dovrà essere superiore al 10% della superficie totale coltivabile. Questa disposizione non si applica ad aree agricole incolte da più di 5 anni.
PREMI
Per le tipologie di impianti integrati con caratteristiche innovative e impianti a concentrazione si prevede una decurtazione annuale delle tariffe del 2% anziché del 6% oltre a una remunerazione maggiore, che varia a seconda delle dimensioni, rispetto agli impianti tradizionali.
Inoltre particolari tipi di impianti sono beneficiari di ulteriori premi aggiuntivi come gli impianti "a scambio prevedibile" che godono di un aumento del 20% sulla tariffa di riferimento.
Si tratta di installazioni che effettuano, per almeno 300 giorni l'anno, uno scambio con la rete elettrica pubblica regolato su un orario preciso.
Ulteriori bonus del 5% sono previsti invece per impiantì realizzati su edifici che siano collocati presso aree industriali, commerciali, siti contaminati, cave esaurite o aree di pertinenza di discariche, sostituzione di eternit.

Ricordiamo che non si tratta di un finanziamento in conto capitale a fondo perduto necessario per la realizzazione degli impianti, bensì di un meccanismo di incentivi che remunerano l'elettricità prodotta dagli impianti per 20 anni.

Chiariamo subito un dubbio molto comune:
l'incentivo è proporzionale all'energia elettrica prodotta, cioè l'incentivo viene pagato su tutta l'energia prodotta dall'impianto che installiamo, non soltanto su quella in eccesso che riversiamo nella rete elettrica.

L'incentivo non viene pagato dall'ENEL, ma dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici nazionale: il pagamento è mensile, per 20 anni.

Lascio qui il link della guida realizzata dal GSE in pdf (CLICCA QUI); la guida è molto esaustiva ed è da leggere sicuramente per informarsi adeguatamente!
Ricordo
l'utile link per ricevere un preventivo senza impegno: Clicca qui!

venerdì 28 ottobre 2011

Impianto Fotovoltaico: Che cos'è, caratteristiche e fisionomia (PARTE 2)

Moduli Fotovoltaici

Come abbiamo detto i moduli fotovoltaici sono dispositivi in grado di convertire l'energia solare direttamente in energia elettrica mediante effetto fotovoltaico. Esteticamente sono simili al pannello solare termico, ma ha scopo e funzionamento molto differenti.
Il pannello solare termico converte la radiazione solare in energia termica mentre come sappiamo i moduli fotovoltaici producono corrente elettrica.



Tipologie costruttive:
Il silicio è in assoluto il materiale più utilizzato nella realizzazione dei moduli fotovoltaici; il silicio è  un elemento chimico della tavola periodica degli elementi. È il secondo elemento per abbondanza nella crosta terrestre dopo l'ossigeno, componendone il 27,7% del peso. Si trova in argilla, feldspato, granito e quarzo, principalmente in forma di biossido di silicio, silicati e alluminosilicati (composti contenenti silicio, ossigeno e metalli). Il silicio è il componente principale di vetro, cemento, semiconduttori, ceramica e silicone.

Nel fotovoltaico il silicio viene ottenuto in wafer che vengono tra loro per poi formare un modulo fotovoltaico. Le tipologie costruttive di celle fotovoltaiche più comuni sono:

  • Silicio monocristallino: presentano efficienza dell'ordine del 16-17%. Sono tendenzialmente costosi e, dato che vengono tagliati da lingotti cilindrici, è difficile ricoprire con essi superfici estese senza sprecare materiale o spazio.
  • Silicio policristallino: celle più economiche, ma meno efficienti (15-16%), il cui vantaggio risiede nella facilità con cui è possibile tagliarle in forme adatte ad essere unite in moduli.
  • Silicio "ribbon": preparate da silicio fuso colato in strati piani. Queste celle sono ancora meno efficienti (13,5-15%), ma hanno l'ulteriore vantaggio di ridurre al minimo lo spreco di materiali, non necessitando di alcun taglio. Un approccio alternativo procede con la ricopertura dell'intero modulo con il materiale desiderato e il successivo disegno delle celle da parte di un laser.
  • Silicio amorfo depositato da fase vapore: hanno un'efficienza bassa (8%), ma sono molto più economiche da produrre. Il silicio amorfo possiede un bandgap maggiore del silicio cristallino (1.7 eV contro 1.1 eV): ciò significa che è più efficiente nell'assorbire la parte visibile dello spettro della luce solare, ma fallisce nel raccoglierne la parte infrarossa. Dato che il silicio nanocristallino ha circa lo stesso bandgap del Si-c, i due materiali possono essere combinati creando una cella a strati, in cui lo strato superiore di Si-a assorbe la luce visibile e lascia la parte infrarossa dello spettro alla cella inferiore di silicio nano cristallino.
  • CIS: basate su strati di calcogenuri (ad es. Cu(InxGa1-x)(SexS1-x)2). Hanno un'efficienza fino all'11%, ma il loro costo è ancora troppo elevato.
  • Celle fotoelettrochimiche: queste celle, realizzate per la prima volta nel 1991, furono inizialmente concepite per imitare il processo di fotosintesi. Questo tipo di cella permette un uso più flessibile dei materiali e la tecnologia di produzione sembra essere molto conveniente. Tuttavia, i coloranti usati in queste celle soffrono problemi di degrado se esposti al calore o alla luce ultravioletta. Nonostante questo problema, questa è una tecnologia emergente con un impatto commerciale previsto entro una decina di anni.
I Moduli possono essere raggruppati in:
-Moduli Cristallini:
  • Silicio monocristallino, in cui ogni cella è realizzata a partire da un wafer la cui struttura cristallina è omogenea (monocristallo);
  • Silicio policristallino, in cui il wafer di cui sopra non è strutturalmente omogeneo ma organizzato in grani localmente ordinati.
-Moduli a film sottile:
  • Silicio amorfo, in cui gli atomi di silicio vengono deposti chimicamente in forma amorfa, ovvero strutturalmente disorganizzata, sulla superficie di sostegno. Questa tecnologia impiega quantità molto esigue di silicio (spessori dell'ordine del micron). I moduli in silicio amorfo mostrano in genere una efficienza meno costante delle altre tecnologie rispetto ai valori nominali, pur avendo garanzie in linea con il mercato. Il dato più interessante riguarda l'EROEI, che fornisce valori molto alti (in alcuni casi arrivano anche a 9), il che attesta l'economicità di questa tecnologia.
  • Tellururo di cadmio (CdTe): sono i pannelli a film sottile più economici e col più basso rendimento termodinamico. A Maggio 2011, il Consiglio d'Europa ha confermato che non esiste alcun divieto di produzione o installazione di questi pannelli, allo scopo di rispettare gli obiettivi prefisstati in termini di energie rinnovabili ed efficienza energetica; contestualmente, data la sua documentata tossicità, ha inserito il cadmio nella lista dei materiali vietati nelle produzioni elettriche o elettroniche. Il divieto di utilizzo nella produzione di celle fotovoltaiche parte dal 2013.
  • Solfuro di cadmio (CdS) microcristallino, che presenta costi di produzione molto bassi in quanto la tecnologia impiegata per la sua produzione non richiede il raggiungimento delle temperature elevatissime necessarie invece alla fusione e purificazione del silicio. Esso viene applicato ad un supporto metallico per spray-coating, cioè viene letteralmente spruzzato come una vernice. Tra gli svantaggi legati alla produzione di questo genere di celle fotovoltaiche vi è la tossicità del cadmio ed il basso rendimento del dispositivo.
  • Arseniuro di gallio (GaAs), una lega binaria con proprietà semiconduttive, in grado di assicurare rendimenti elevatissimi, dovuti alla proprietà di avere un gap diretto (a differenza del silicio). Viene impiegata soprattutto per applicazioni militari o scientifiche avanzate (come missioni automatizzate di esplorazione planetaria o fotorivelatori particolarmente sensibili). Tuttavia il costo proibitivo del materiale monocristallino a partire dal quale sono realizzate le celle, lo ha destinato ad un impiego di nicchia.
  • Diseleniuro di indio rame (CIS), con opacità variabile dal 100% al 70% ottenuta mediante fori ricavati direttamente nel film.
  • Diseleniuro di indio rame gallio (CIGS)
Composizione
I moduli in silicio mono o policristallini rappresentano la maggior parte del mercato. Sono tecnologie costruttivamente simili, e prevedono che ogni cella fotovoltaica sia cablata in superficie con una griglia di materiale conduttore che ne canalizzi gli elettroni. Ogni singola cella viene connessa alle altre mediante nastrini metallici, in modo da formare opportune serie e paralleli elettrici. La necessità di silicio molto puro attraverso procedure di purificazione dell'ossido di silicio presente in natura eleva il costo della cella fotovoltaica.
 
Cella fotovoltaica
Cella fotovoltaica

La cella fotovoltaica o cella solare è l'elemento base nella costruzione di un modulo fotovoltaico. La versione più diffusa di cella fotovoltaica, quella in materiale cristallino, è costituita da una lamina di materiale semiconduttore, il più diffuso dei quali è il silicio, e si presenta in genere di colore nero o blu e con dimensioni variabili dai 4" ai 6". Il rendimento della cella fotovoltaica si ottiene valutando il rapporto tra l'energia prodotta dalla cella e l'energia luminosa che investe l'intera sua superficie. Valori tipici per gli esemplari in silicio multicristallino comunemente disponibili sul mercato si attestano attorno al 18%.


Ora vediamo da vicino la costruzione di un modulo fotovoltaico in silicio:
Il modulo fotovoltaico in silicio è costituito da un sandwich di materie prime detto laminato e dai materiali acessori atti a rendere usabile il laminato.

Il laminato viene preparato con i seguenti materiali:
  • Vetro (i moduli costruiti in Italia abitualmente usano vetro da 4mm di spessore)
  • Etilene vinil acetato - EVA
  • Celle mono o poli cristalline
  • Backsheet
Il vetro viene usato come base su cui viene steso un foglio di Eva. Sopra all'Eva vengono posizionate le celle rivolte con il lato fotosensibile verso il basso, viene steso un altro foglio di eva e quindi viene steso un foglio di materiale isolante plastico oppure un'altra lastra di vetro. Il vetro è a basso contenuto di ferro per garantire una maggiore trasparenza ai raggi solari ed è temprato. Abitualmente il vetro lascia passare circa il 91,5% dell'insolazione ricevuta. Il sandwich così realizzato viene inviato al laminatore per realizzare la laminazione.
Se la laminazione è stata fatta correttamente il laminato potrebbe resistere alle intemperie per almeno 25/30 anni.

Prestazioni e rendimento:
Le prestazioni dei moduli fotovoltaici sono suscettibili di variazioni anche sostanziose in base:
  • al rendimento dei materiali;
  • alla tolleranza di fabbricazione percentuale rispetto ai valori di targa;
  • all'irraggiamento a cui le sue celle sono esposte;
  • all'angolazione con cui questa giunge rispetto alla sua superficie;
  • alla temperatura di esercizio dei materiali, che tendono ad "affaticarsi" in ambienti caldi;
  • alla composizione dello spettro di luce.
  • banda spettrale di radiazione solare assorbita.
Ricerca e innovazioni
La ricerca in campo fotovoltaico è indirizzata verso il miglioramento del rapporto fra efficienza e costo del modulo fotovoltaico. Il basso valore di questo rapporto costituisce il limite più forte all'affermazione su grande scala di questa tecnologia energetica il che si traduce in un alto costo per kilowattora prodotto almeno nel periodo di ammortamento dell'impianto. Quindi la ricerca si indirizza verso la scoperta di materiali semiconduttori e tecniche di realizzazione che coniughino il basso costo con un'alta efficienza di conversione.
Presso l'Università di Toronto nel 2005 è stato inventato un materiale plastico che sfrutta nanotecnologie per convertire in elettricità i raggi solari anche nella banda dell'infrarosso, e che quindi funziona anche con il tempo nuvoloso. Gli autori della ricerca sperano che costruendo pannelli fotovoltaici con questo materiale si possano ottenere prestazioni cinque volte superiori al silicio, tanto che una copertura dello 0,1% della superficie terrestre sarebbe sufficiente a sostituire tutte le attuali centrali elettriche. Il materiale può essere spruzzato su una superficie, come un vestito o la carrozzeria di un'automobile.
Un'importante collaborazione fra Eni e Mit sta orientando gli investimenti nella costruzione di celle fotovoltaiche con materiali che ne aumentino il rendimento rispetto al 15-17% attuale del silicio.
La società cinese Suntech Power Holdings, una delle società leader al mondo, nel piano industriale di dicembre 2010 ha stimato di raggiungere nel 2015 un'efficienza di conversione su larga scala pari al 23%.
Il neonato fotovoltaico organico consente un abbattimento dei costi, pur senza aumento di efficienza. Questa tecnologia usa pigmenti organici al posto dei semiconduttori inorganici e può sfruttare economiche tecniche realizzative di fotolitografia.

Certificazioni:
I moduli fotovoltaici, se impiegati in un impianto fotovoltaico connesso alla rete all'interno dell'Unione Europea, devono obbligatoriamente essere certificati in base alla normativa IEC 61215, che ne determina le caratteristiche sia elettriche che meccaniche. Tra i test più importanti si cita quello per determinarne la potenza in condizioni di insolazione standard, espressa in watt picco (Wp).

(Nella terza parte parleremo, infine, del conto energia; ricordo come sempre l'utile link per ricevere un preventivo senza impegno: CLICCA QUI!)