domenica 29 aprile 2012

In Germania si trasforma la miniera in un parco solare

In Germania il settore delle energie rinnovabili è la principale via di uscita di una politica energetica basata in precedenza sull’utilizzo del nucleare e del carbone e non sono pochi i progetti ambiziosi sviluppati in questi ultimi mesi. Oltre ad aver dichiarato l’abbandono definitivo del nucleare entro il 2022, qualcuno di voi ricorderà anche l’annuncio sulla futura conversione in senso rinnovabile del sistema ferroviario entro il 2050.
Adesso un altro importante progetto sta portando la Germania in pole position come uno dei Paesi più attenti alle politiche ambientali. Vicino alla città di Senftenberg, nel Brandeburgo in Germania, è stato inaugurato un parco solare su una vecchia miniera a cielo aperto della superficie di 200 ettari. Il terreno, da anni dismesso e inutilizzabile a scopo agricolo, è stato affidato ai lavori di tre importanti aziende leader nella costruzione degli impianti fotovoltaici: Safe Ray, Canadian Solar e GP JOULE. Sono bastati solo 3 mesi per installare 330.000 moduli solari con 62 centrali inverter necessarie per la conversione dell’energia.
Al momento si tratta del parco solare più grande del mondo, un vero e proprio fiore all’occhiello per i tedeschi a dimostrazione di come sia possibile osare con successo. Si stima che verranno prodotti 166 MW di energia che raggiungeranno le abitazioni di 50.000 famiglie. Il progetto, sviluppato dalla società berlinese Unlimited Energy GmbH, è stato possibile grazie all’intervento di tre primari istituti bancari tedeschi a sostegno dell’investimento necessario.

Ma l’impegno green della Germania non finisce qui, perchè come ha dichiarato Torsten Kash, managing director della GmbH, sono stati messi a punto dei progetti per la ripopolazione della fauna e della flora locale.
Sono stati lasciati 24 ettari al di fuori dell’area coparta dagli impianti fotovoltaici per le allodole, mentre i moduli solari sono stati integrati nel territorio garantendo un habitat il più possibile naturale per le altre specie di uccelli.
Nel complesso, un modo creativo e produttivo di recupero del territorio, a cui bisogna guardare con grande attenzione.
Fonte (tuttogreen.it)
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martedì 24 aprile 2012

Milano SmartCity grazie al “cubo fotovoltaico”

Si tratta di “e-QBO”, installazione tecnologica che integra energia e design, alimentando ed illuminando l’intera Piazza San Felice. Il primo tassello del progetto che tenterà di trasformare la città in una SmartCity.

Un grande cubo è nato in Piazza San Fedele a Milano, un cubo ricco di tecnologia ed innovazione che rappresenta solo la scintilla iniziale di un grande progetto che coinvolgerà il capoluogo lombardo. Si tratta di e-QBO, un’installazione che integra l’architettura contemporanea al design sostenibile, trasformandosi in un “contenitore” di efficienza energetica.
Il progetto, ideato dall’architetto Romolo Stanco e realizzata da Ottagono, consiste in una struttura cubica di 5 metri completamente ricoperta di pannelli fotovoltaici frameless in materiale ceramico in grado di produrre circa 7 kW (con un picco di 14 kW), ciascuno dei quali è intervallato da strisce di LED che oltre a caratterizzare l’installazione, illuminano la piazza. La struttura e-QBO è un vero e proprio accumulatore di energia per la città: l’elettricità raccolta dai pannelli fotovoltaici viene trasferita ad un sistema di stoccaggio a zero impatto ambientale che ridistribuisce la risorsa alimentando i LED esterni, il sistema di wi-fi gratuito fornito nella piazza, il percorso virtuale dei video mapping interni al cubo ed un sistema di alimentazione per veicoli elettrici.

Ma e-QBO non è solo un’installazione, ma la parte iniziale di un progetto molto più ampio  denominato SD4SC, ovvero smart design for smart cities. L’idea infatti è nata dal desiderio di creare una rete connessa di competenze che metta in relazione design, architettura e ricerca scientifica, per rispondere alle esigenze di chi vive le città attuali e per risolvere gli eventuali conflitti delle città del futuro.
Architetti e e designer di Ottagono, fianco a fianco ai tecnici di RSE (Ricerca Sistema Energetico) per dar vita ad un percorso di formazione a 360°, rivolto alle imprese italiane, dove il protagonista indiscusso il tema della “Smart City”, la città intelligente.
Il primo passo si è compiuto con l’installazione di e-QBO, che rappresenta la prima “isola off-grid” della città: un’area totalmente indipendente dal punto di vista energetico, dove i servizi prodotti sono ad uso della città, dove il concetto di design ed architettura, diventa parte integrante del tessuto storico-cittadino, contribuendo a valorizzarne gli spazi urbani.

lunedì 23 aprile 2012

Super cella solare inventata in America

I ricercatori del National Renewable Energy Lab, l’ente nazionale americano per la ricerca e lo sviluppo sulle energie rinnovabili, hanno annunciato di aver realizzato le prime celle solari con un’efficienza quantica esterna che supera il valore percentuale del 100%.

L’efficienza quantica esterna è un parametro che definisce il numero di elettroni che scorrono nel circuito di una cella solare (fotocorrente), in rapporto al numero di fotoni, di una specifica lunghezza d’onda della luce, che colpiscono la medesima cella in un’arco di tempo definito di un secondo.

Nessun pannello solare fino ad oggi aveva raggiunto una efficienza quantica superiore al 100%.
Il MEG (Multiple Exciton Generation) è il processo che permette di produrre più elettroni, in pratica un maggior flusso di corrente, da ogni singolo fotone catturato che altrimenti si disperderebbe come calore; grazie al MEG si è raggiunto un picco di efficienza quantica del 114%.
Per ottenere questi risultati, i pannelli solari vengono rivestiti da una copertura antiriflesso ed un sottile strato trasparente conduttore, impiegando ossido di zinco, oro e seleniuro di piombo, un materiale semiconduttore fotosensibile.

Le ricerche condotte già nel 2001 evidenziarono come il MEG fosse in grado di offrire questo tipo di prestazioni ma ci sono voluti anni, fino ad arrivare ai nostri giorni, per il passaggio dal discorso teorico al concept.

L’ottimizzazione del rendimento delle celle solari comporterebbe una produzione maggiormente conveniente in termini di costo e di competitività rispetto alle tradizionali forme di produzione energetica.
Fonte (tuttogreen.it)
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venerdì 20 aprile 2012

Il V Conto Energia in mano alle Regioni

Mercoledì le associazioni delle rinnovabili si sono incontrate con alcune rappresentanze dei Ministeri e delle Regioni per un confronto sulle criticità del nuovo V Conto Energia
Un vero e proprio “mercoledì da leoni” quello che ha portato le più importanti associazioni di categoria delle rinnovabili e dell’efficienza energetica ad organizzare, prima, la manifestazione “Salviamo il futuro delle rinnovabili” (che in mattinata ha mobilitato in Piazza Montecitorio oltre 1500 persone per chiedere una modifica del V Conto Energia e del nuovo Decreto Rinnovabili), e nel pomeriggio, il II incontro degli “Stati Generali delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica” (il primo in programma il 2 aprile scorso). Ed è stato in particolare quest’ultimo appuntamento a dare l’incipit per un confronto serrato tra le rappresentanze di settore, i Ministeri di riferimento e le Regioni, sulle criticità individuate nei decreti alle rinnovabili elettriche e termiche e sul V Conto Energia Fotovoltaico. Tante le sigle coinvolte nella “riunione tecnica”: dall’Aper, al Comitato IFI, Anev, Gifi, Assosolare, Itabia Legambiente ed Ises Italia (solo per citarne alcune), tutte insieme per discutere e presentare proposte di modifica alle nuove misure di incentivazione che rischiano di affossare irrimediabilmente l’intero comparto delle energie rinnovabili.
Il problema però, è che il Governo sembra intenzionato ad andare avanti per la sua strada, stando anche a quanto dichiarato da Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente: – “Questo pomeriggio ci siamo confrontati con Leonardo Senni (Capo del Dipartimento per l’energia del MSE), ma il suo intervento, è stato estremamente inadeguato rispetto alle domande e alle critiche che gli sono state poste riguardo ai decreti.” “Senni – prosegue Zanchini – è venuto qui da noi non apprezzando il metodo di discussione ‘assembleare’ della riunione e ribadendo la necessità di parlare con altre modalità di confronto di provvedimenti così importanti. Questo ovviamente ha fatto arrabbiare tutti i presenti in sala, che su quegli stessi decreti non sono mai stati in coinvolti in precedenza”.
Secondo Zanchini, oltre ad un problema di “approccio metodologico sbagliato” del MSE che ha determinato una scarsa volontà di dialogo con le associazioni di settore, persiste anche un problema di “merito” che riguarda la conoscenza errata delle informazioni riguardanti gli stessi decreti di incentivazione: “Senni ha dato l’impressione oggi, di non conoscere quanto era scritto nel testo del V Conto Energia visto che ha dato dei numeri assolutamente lontani dalla realtà negando ad esempio, che per gli incentivi al fotovoltaico per lo smaltimento dell’amianto ci fossero pesanti penalizzazioni. Mentre invece basta leggere i decreti per capire che ci sarà un taglio degli incentivi fino al 50% proprio in questo settore e che sarà penalizzato più di tutti gli altri.”
A questo punto, se il Governo continuerà a fare “orecchie da mercante” anche le associazioni giocheranno i loro assi nella manica: le Regioni. In vista della prossima Conferenza Stato-Regioni (in programma intorno al 24 maggio) per il passaggio formale dei nuovi decreti da attuare al livello locale, le associazioni potrebbero giocarsela bene, visti i contenuti “anti – incentivanti” che andranno sicuramente a penalizzare i territori. D’altronde non si potrà che arrivare ad uno scontro fondato proprio su una ridotta capacità di giudizio del Governo, preoccupato soltanto di far quadrare i propri conti, anziché avere una visione d’insieme che permetta un sano sviluppo (economico, ambientale ed occupazionale) delle energie rinnovabili.
Su questa linea di pensiero si è ritrovato infatti G.B. Zorzoli, presidente di Ises Italia che sottolinea la necessità di “dialogare con gli assessori regionali e fornire loro gli strumenti che gli consentiranno di sedersi durante la Conferenza Stato-Regioni ed avere le idee chiare su quali saranno i punti da cambiare nei decreti, non solo per il fotovoltaico ma anche per la generazione termica e l’efficienza energetica”. Intanto ha già cominciato a sbilanciarsi favorevolmente la Toscana, con il suo Assessore all’Ambiente Annarita Bramerini: “se il testo del decreto sulle rinnovabili rimarrà invariato, la Toscana darà parere negativo alla conferenza Stato-Regioni. Il nostro Paese rischia di perdere un settore produttivo sostenibile in grado di dare anche occupazione qualificata.

mercoledì 18 aprile 2012

Celle solari: l’efficienza del 40% è dietro l’angolo

Dalla collaborazione tra Australia e Germania la possibilità di ottenere celle solari con un’efficienza di conversione del 40%
La svolta nell’efficienza delle celle solari potrebbe venire dagli studi di un ricercatore australiano. Celle low cost, idonee ad essere adattate ai moduli fotovoltaici comunemente istallati sui tetti, potrebbero presto raggiungere un’efficienza del 40%.
Con il supporto dell’Australian Solar Institute, il professor Tim Schmidt della University’s School of Chemistry, insieme con l’Helmholtz Centre for Materials and Energy, ha sviluppato quello che è stato definito il “turbo per le celle solari” chiamato photochemical upconversion che consente di trasformare in elettricità l’energia normalmente dispersa e non convertita dalle celle solari.
Il Professor Tim Schmidt ha specificato che utilizzando la photochemical upconversion, un processo che raccoglie la parte dello spettro solare attualmente inutilizzata da celle solari, non vi sarà più la necessità di costose riqualificazioni delle celle solari. “Siamo in grado di incrementare l’efficienza forzando due fotoni rossi poveri di energia nella cella portandoli ad unirsi e formare un fotone giallo ricco di energia”, ha specificato il professor Schmidt. “Insieme, Australia e Germania possono accelerare il ritmo di commercializzazione di tecnologie solari e ridurre il costo dell’elettricità solare”, ha detto Mark Twidell, direttore esecutivo dell’Australian Solar Institute.

Il Quinto Conto Energia è in rosso

Lo schema di decreto sulle fonti rinnovabili agisce con miopia e strabismo, ignorando il contesto generale del settore elettrico, generando molti effetti negativi ed indesiderati
Nella nuova realtà in continuo divenire l’elettricità viene generata da decine di migliaia di piccoli e medi impianti diffusi sul territorio nazionale in ragione delle opportunità che la sua articolazione offre. Inoltre questi nuovi impianti, utilizzando le risorse che la natura rigenera senza soluzione di continuità, producono l’elettricità con una cadenza che non è dettata dall’uomo ma dai ritmi dell’alternanza giorno-notte, e dai cicli variabili dettati dalle condizioni climatiche.
Le spinte disgregatrici dell’esistente sistema (che rendono inutilizzabili anche impianti moderni con pochi anni di vita) hanno prevalso sui benefici del nuovo assetto in tumultuosa crescita.
Ciò è stato possibile perché il nuovo si è affermato guidato dalla sola logica della convenienza economica o peggio del puro business finanziario delle fameliche banche europee ed italiane, in una società attraversata da una profonda crisi economica che ha fatto crollare i consumi elettrici in generale e maggiormente quelli industriali.
Il governo dei cosiddetti “tecnici” con questo decreto mette in campo una spregiudicata manovra populista scegliendo la parola “rinnovabili” come capro espiatorio di tutti i mali del sistema elettrico e degli sprechi che continueranno ad esistere e pesare sulla bolletta elettrica dei consumatori italiani.
Al governo sfugge che per intervenire efficacemente sui finanziamenti degli esistenti impianti da fonti rinnovabili è necessario ricontrattare lo scandaloso interesse TAEG con le banche che hanno concesso i finanziamenti in cambio dell’acquisizione dei crediti verso il GSE per gli incentivi legati alla produzione.
Il Ministero dello Sviluppo Economico non interviene anche con una adeguata strumentazione finanziaria per far decollare gli investimenti sulle reti, per integrare tutta l’attuale elettricità fotovoltaica ed eolica superando la beffa di corrispondere ad alcuni impianti l’indennizzo per il blocco della produzione pur garantendo loro l’incentivazione per la costruzione.
Il Decreto interviene ponendo le limitazioni allo sviluppo delle fonti rinnovabili stabilendo un tetto semestrale di spesa e di potenza elettrica installabile che non consentono di dire che viene garantito uno spazio di crescita di 2000 / 3000 MW senza chiarire come saranno considerati gli oltre 9000 MW di progetti approvati e inseriti nel registro GSE.
Fonte (rinnovabili.it)
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lunedì 16 aprile 2012

V Conto Energia: finalmente la bozza

In corso di esame alla Conferenza Stato-Regioni, il decreto interministeriale sul fotovoltaico, pubblicato venerdì sera, potrebbe ancora subire delle modifiche
Dopo le indiscrezioni trapelate e le numerose bozze in circolazione, è stata finalmente pubblicata venerdì sera dal Ministero dello Sviluppo Economico la bozza di V Conto Energia.
I nuovi incentivi, per un totale di 500 milioni di euro, verranno assegnati non appena il vecchio IV Conto Energia raggiungerà i 6 miliardi di incentivazione totale, traguardo previsto tra luglio e ottobre prossimi.
Appresi i dettagli contenuti nel documento riguardanti l’iscrizione al registro dei soli impianti, piccoli e medi, di potenza superiore a 12 kW, si è diffuso il malcontento tra produttori, istallatori e privati.
”Il quinto Conto energia rischia di penalizzare il mercato libero dei piccoli impianti di energie rinnovabili e della microgenerazione distribuita in cui operano 85.000 imprese che danno lavoro a 150.000 persone” ha sottolineato il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini. Gli ostacoli elencati da Guerrini, di tipo burocratico ed ecnomico, potrebbe infatti compromettere il settore bloccando gli investimenti. ”E’ necessario cogliere appieno le opportunità offerte dal settore delle rinnovabili e, se davvero si vuole rendere equo e trasparente il mercato dell’energia, occorre correggere anche i meccanismi di prelievo fiscale, eliminando le distorsioni che finora hanno penalizzato le piccole aziende”.
Attualmente il decreto interministeriale, che si trova in corso di esame alla Conferenza Stato-Regioni, promette l’assegnazione dell’incentivo per vent’anni a partire dalla messa in funzione dell’impianto.
Fonte (rinnovabili.it)
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domenica 15 aprile 2012

Uno studio per il fotovoltaico organico del futuro

Scoperto per la prima volta un metodo per misurare l’efficienza della cattura biologica dell’energia solare
Una ricerca sulla “misurazione di efficienza” legata alla cattura biologica dell’energia solare – con questa premessa, uno studio condotto dai ricercatori delle Università di Verona e di Berkeley (pubblicato recentemente sulla rivista scientifica Nature Chemistry) è riuscito fornire un metodo innovativo che aprirà la strada alla progettazione di sistemi fotovoltaici organici più produttivi in grado di sfruttare al meglio le potenzialità della luce (dalle “alghe ingegnerizzate” ai pannelli FV realizzati nei laboratori di biologia molecolare e nanotecnologie). Grazie a questa ricerca infatti, sarà possibile pensare ad impianti in grado di trasferire l’energia assorbita senza dissiparla in calore grazie ad una “pre-misurazione” in fase di progettazione dell’efficienza che essi avranno nel trasferire la luce assorbita all’elemento che la trasformerà in voltaggio.
In particolare, lo studio dimostra per la prima volta che l’energia solare assorbita si propaga tra le varie “clorofille” legate alla “proteina trimerica LHCII” in modo coerente e che è possibile quantificare questo grado di coerenza usando laser superveloci e trattando i dati con un nuovo sistema di analisi. Con questa ricerca, i pannelli solari di prossima generazione potrebbero abbandonare le classiche celle solari al silicio e basarsi su materiali organici in grado, attraverso la fotosintesi e la creazione di proteine artificiali, di riprodurre il meccanismo attivato in natura dalla luce sulle clorofille.
Fonte (rinnovabili.it)
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venerdì 13 aprile 2012

Inaugurate a Roma le prime pensiline FV per e-cars

Le nuove strutture implementeranno la produzione di energia rinnovabile della Capitale che negli 4 anni è passata da 9 a 49 MW
Roma ha mosso un altro passo verso la mobilità elettrica: sono state inaugurate oggi, alla presenza del ministro dell’ambiente Corrado Clini e del sindaco Gianni Alemanno, le prime sei pensiline fotovoltaiche per la ricarica delle e-cars in uso al Campidoglio e ai vigili urbani della Capitale. Con la realizzazione di queste nuove strutture – situate a Porta Metronia, Porta Portese e presso la sede della polizia locale in viale Parioli – si implementa così il grande progetto di rinnovamento green previsto per Roma, che negli ultimi quattro anni ha portato l’energia prodotta in città da fonti rinnovabili da 9 a 49 MW grazie all’installazione di tetti fotovoltaici in ben 524 edifici scolastici e delle coperture solari nelle sedi dei Vigili Urbani e sopra capannoni dell’Atac.
“Quest’ultimo progetto è un esempio di sostenibilità integrata che va dal fotovoltaico alla mobilità elettrica – ha sottolineato il sindaco Alemanno durante il convegno inaugurale di oggi “Fotovoltaico per Roma” – che definisce il fotovoltaico come asse principale del nostro percorso di sostenibilità, con reti diffuse all’interno della città.” Della stessa idea Corrado Clini: – “Roma sta diventando una realtà importante a livello europeo, grazie a cultura, mentalità e organizzazione che mi auguro siano di esempio per altre realtà pubbliche e private”.
Fonte (rinnovabili.it)
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giovedì 12 aprile 2012

Quinto (V) Conto Energia: i dettagli

“Con i due decreti firmati oggi – hanno dichiarato i Ministri Catania, Clini e Passera – viene introdotto un sistema di incentivi moderno, europeo ed equo per le tasche dei cittadini e delle imprese”
In tempo di crisi anche le energie rinnovabili subiscono i tagli governativi, riscontrabili analizzando il decreto ministeriale concernete il fotovoltaico, noto come V Conto Energia, presentato ieri pomeriggio assieme al decreto di incentivazione riservato alle altre fonti rinnovabili.
Il V Conto Energia metterà a disposizione di cittadini ed imprese 500 milioni di euro ed entrerà in vigore, secondo le stime rilasciate dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), tra luglio ed ottobre prossimo, non appena la soglia di incentivi totali affidati al fotovoltaico, attualmente a quota 5,6 miliardi, supererà i 6 miliardi di euro.
“Con i due decreti firmati oggi – hanno dichiarato i Ministri Catania, Clini e Passera – viene introdotto un sistema di incentivi moderno, europeo ed equo per le tasche dei cittadini e delle imprese. L’energia rinnovabile continua a essere un pilastro fondamentale della nostra strategia, ed è per questo essenziale supportarla in modo efficace, favorendo le fonti verdi che possono sviluppare una filiera industriale e produttiva nazionale. Abbiamo inoltre posto un freno importante alla crescita dei costi energetici per cittadini e imprese. La sostenibilità economica e quella ambientale – hanno concluso i ministri – sono i due cardini su cui il governo intende basare la nuova strategia energetica nazionale in corso di elaborazione”.
COSA CAMBIERA’ Attraverso un nuovo meccanismo di controllo, hanno spiegato i Ministri, si terrà conto dei volumi di incentivazione servendosi di aste per l’attribuzione dei fondi quando si parlerà di grandi impianti, ovvero superiori ai 5 MW di potenza. I piccoli e medi impianti al di sopra dei 12 kW potranno invece servirsi di un registro di prenotazione. Al di sotto della potenza citata gli impianti non dovranno registrarsi ma verranno comunque calcolati nel totale degli incentivi che verranno assegnati secondo i criteri elencati:
  1. Impianti iscritti al precedente registro che non sono riusciti ad entrare;
  2. Piccoli impianti di proprietà di aziende agricole;
  3. Criteri specifici per tecnologia;
  4. Minor potenza degli impianti;
  5. Anteriorità del titolo autorizzativo;
  6. Precedenza della data della richiesta di iscrizione al registro.
A seconda della tipologia di impianto, istallato su edificio o a terra, cambia l’incentivo assegnato anche rispetto al IV Conto Energia:
Fonte (rinnovabili.it)
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mercoledì 11 aprile 2012

Incentivi alle rinnovabili, l’attesa è finita?

Sarà presentato oggi pomeriggio il frutto del complicato lavoro di rimodulazione degli eco-incentivi alle green energy italiane. I provvedimenti saranno trasmessi quindi alla Conferenza unificata
Il tempo delle attese per i nuovi incentivi alle rinnovabili potrebbe essere finito. Già questo pomeriggio infatti il ministro dell’Ambiente Corrado Clini dovrebbe presentare, con il ministro dello Sviluppo, quello che egli stesso non esita a definire “il risultato di un lavoro assolutamente complicato” per la rimodulazione e la conferma delle tariffe alle energie verdi italiane. L’annuncio arriva a margine dell’inaugurazione di un impianto fotovoltaico insieme al sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Il lavoro fra i due dicasteri ha appianato le possibili divergenze raggiungendo così “una base comune”. Base che secondo Clini “conferma il ruolo delle rinnovabili nel sistema energetico nazionale coerentemente con le direttive europee. Ora i provvedimenti saranno trasmessi alla conferenza unificata dove ci confronteremo con le regioni e con i comuni”.
In attesa di conoscere il contenuto delle norme nella loro forma definitiva, il ministro dell’Ambiente ha tenuto a ricordare come l’Italia, nonostante la crisi “che morde sia nel settore pubblico che nel privato”, continui a dimostrare una spiccata capacità e disponibilità ad investire nel settore delle rinnovabili. A dimostrarlo sono oggi soprattutto le richieste di strumenti quali il fondo rotativo del protocollo di Kyoto e il bando per l’energia solare nelle scuole.
D’altra parte, che il comparto rappresenti un elemento chiave del sistema Paese non lo nega neppure il ministro Passera, nonostante la posizione critica assunta fino ad oggi nei confronti del segmento. “Le energie rinnovabili sono un pezzo importantissimo della strategia energetica italiana […] vogliamo non solo raggiungere ma superare gli obiettivi europei sulle emissioni” Sviluppo che per Passera, intervenuto oggi al Quirinale alla presentazione del progetto ‘GSE. Energie per il sociale’, necessita ora di una ferma strategia anti sprechi. “In questi giorni presenteremo le modifiche per la crescita del settore dettate dal buonsenso. Dobbiamo puntare ad essere europei sia come obiettivi ma anche a livello di incentivi”. L’obiettivo, ha spiegato il ministro è quello di “portare l’Italia ad un livello di efficacia e di efficienza energetica che non ha ancora raggiunto”.
Fonte (rinnovabili.it)
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martedì 10 aprile 2012

Fotovoltaico: nuova procedura per le dichiarazioni di consumo per impianti superiori ai 20 kW

Da oggi, la comunicazione, la lettera di accompagnamento e la copia del “dettaglio pratica” dovranno essere inviate al GSE esclusivamente on line
La burocrazia del solare sceglie la modalità telematica per tutta la linea delle operazioni richieste ai soggetti titolari di impianti fotovoltaici. È di questi giorni, infatti, la nota informativa del Gestore dei Sevizi Energetici (GSE), che spiega la nuova procedura per l’invio della dichiarazione di consumo relativa all’energia elettrica prodotta.
La normativa vigente prevede, per i Soggetti Responsabili di impianti con potenza nominale superiore a 20 kW, l’obbligo di trasmissione al GSE di copia della dichiarazione annuale di consumo inviata all’Agenzia delle Dogane tramite apposito servizio telematico EDI, in merito alla produzione di energia elettrica dell’anno solare precedente. La scadenza per l’inoltro della dichiarazione è fissata al 30 aprile 2012 e prevede che vi vengano allegati: una lettera di accompagnamento e una copia del “dettaglio pratica”, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Dogane.
Inoltre, l’inoltro dei documenti sopracitati da oggi dovrà avvenire esclusivamente attraverso la procedura online disponibile nella sezione “Area clienti” presente sul sito www.gse.it, dove il gestore invita gli operatori a caricare anche le dichiarazioni annuali precedentemente inviatigli per le produzioni antecedenti l’anno 2011, al fine di costituire sul portale l’archivio storico delle dichiarazioni.
Fonte (rinnovabili.it)
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giovedì 5 aprile 2012

Il fotovoltaico dalla culla alla tomba

Al via il progetto sperimentale grazie al quale i moduli fotovoltaici domestici giunti a fine vita potranno essere gratuitamente ritirati, trattati e opportunamente smaltiti
Un accordo che anticipa quanto sarà stabilito dal Parlamento Europeo in materia di smaltimento di rifiuti. È quello sancito tra il Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo (Cobat) e Silea S.p.A. che, sotto l’egida dell’Assessorato all’Ambiente della provincia di Lecco, hanno siglato un accordo di programma attraverso il quale tutti i moduli fotovoltaici domestici giunti a fine vita saranno inseriti in un circuito virtuoso che li condurrà al riciclo. Grazie al progetto sperimentale, infatti, tutti i cittadini di Lecco in possesso di moduli obsoleti da smaltire dovranno solo preoccuparsi di disintallarli e consegnarli al personale addetto al ritiro di Silea Spa, che a sua volta li passerà al Consorzio, al quale spetta il compito di trattarli e smaltirli in impianti autorizzati. L’accordo, che offre ai cittadini un servizio interamente gratuito, è perfettamente in linea sia con quanto stabilito dal IV Conto Energia, che obbliga tutti i produttori di moduli fotovoltaici a garantire il riciclo dei moduli esausti e ad aderire entro il 30 giugno 2012 a un consorzio che si occupi di smaltirli, sia con l’emanazione della nuova Direttiva del Parlamento Europeo, che includerà nella categoria 4 dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) i moduli fotovoltaici giunti a fine vita. Una volta che l’Italia avrà recepito la Direttiva in questione, l’accordo sarà riformulato nel pieno rispetto della normativa.
Insomma, una soluzione, come l’ha definita l’Assessore all’Ambiente della provincia di Lecco, Carlo Signorelli, pratica e semplice. «Grazie all’accordo – ha dichiarato Mauro Colombo, Presidente di Silea S.p.A. – i cittadini del territorio lecchese potranno usufruire di un ulteriore servizio gratuito di raccolta “porta a porta” su chiamata per i pannelli fotovoltaici, che permetterà di alzare ancor più il livello di qualità e di virtuosità della provincia di Lecco nella raccolta differenziata». Soddisfatto anche il Presidente di Cobat, Giancarlo Morandi, il quale ha anche rammentato l’accordo firmato con il Comitato Industrie Fotovoltaiche Italiane (IFI), per istituire la prima filiera nazionale per la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei moduli giunti a fine vita.

mercoledì 4 aprile 2012

Il fotovoltaico diviene più sottile della seta di ragno

Celle solari organiche dieci volte più sottili, più leggere e più flessibili di qualsiasi altra unità mai realizzata fino ad oggi
Una nuova alba si palesa per il thin film. L’evoluzione del fotovoltaico in questi anni ha ridotto gli enormi e pesanti moduli in sottilissime pellicole o, in alcuni casi, addirittura in semplici vernici organiche spalmabili. Ad infrangere l’ultimo record “dimensionale” è ora un gruppo di ricercatori austro-nipponici che ha presentato oggi in anteprima mondiale i risultati del proprio lavoro ingegneristico: una cella solare più sottile di un filo di seta di ragno.
La speciale cella non solo vanta dimensioni ultra ridotte – si parla di misure nell’ordine di pochi micrometri – ma anche un’estrema flessibilità, al punto da poter essere avvolta senza problemi attorno ad un capello umano. Il dispositivo è costituito da microscopici elettrodi, uno composto da una miscela polimerica trasparente nota come PEDOT:PSS, acronimo di poli (3,4-etilenediossitiofene) poli (stirenesulfonato), e l’altro in metallo, separati da uno strato attivo. Il tutto è poggiato su un substrato flessibile in PET spesso 1,9 micrometri, ovvero un decimo delle celle solari più sottili attualmente in commercio.
“Lo spessore totale di questo dispositivo è inferiore a quello di un filo di ragnatela”, spiegano i ricercatori sulla rivista scientifica Nature Communications. “Essere ultra-sottile significa in altre parole che non estrema leggerezza ed elasticità”, ha commento lo scienziato Tsuyoshi Sekitani. Inoltre, anche “stropicciata”, la cella mostra esattamente la stessa efficienza delle sue omologhe realizzate sui substrati di vetro. L’unico inconveniente è che si parla di ancora di capacità di conversione della luce molto limitata; nonostante ciò i ricercatori prevedono di portare la tecnologia sul mercato entro cinque anni.
Fonte (rinnovabili.it)
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martedì 3 aprile 2012

Acciona presenta il risultato del progetto Cargo Xpress

Coniugando il fotovoltaico allo sfruttamento del vento, i ricercatori che hanno preso parte al progetto europeo sono riusciti ad ottenere una nave cargo dall’efficienza record
Acciona, leader nelle energie rinnovabili, ha preso parte al programma europeo Cargo Xpress contribuendo ad un progetto che punta alla costruzione di una nave da carico in grado di risparmiare il 50% del carburante.
Finanziato nell’ambito del 7° Programma Quadro della Commissione europea il progetto ha visto la partecipazione di 12 partner provenienti da 5 paesi che, dopo 32 mesi di lavoro, ha presentato i piani per la costruzione dell’imbarcazione del futuro. Coordinata da Volker H.Rosenkranzy l’iniziativa ha presentato il progetto che coniuga energia solare ed eolica per permettere all’imbarcazione di navigare e portare avanti la vita di bordo senza emissione di inquinanti. Il motore dell’imbarcazione, lunga 84 metri, ha una potenza di 1200 kW alimentati a gas liquefatto supportato da una vela rigida in grado di aprirsi a conchiglia fino a 85° e una istallazione fotovoltaica di 1200 metri quadrati.
Secondo Acciona il vento muoverà l’imbarcazione per il 47% del tempo riuscendo a produrre circa 700 kWh mentre l’istallazione fotovoltaica sarà in grado di generare 600 kWh. Tutta l’energia green prodotta, sostuita al combustibile fossile normalmente impiegato per l’alimentazione delle navi di questo tipo potrebbe portare ad un risparmio in termini di emissioni di inquinanti pari a 3.270 tonnellate di CO2 all’anno, è stato calcolato.
Fonte (rinnovabili.it)
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lunedì 2 aprile 2012

Clini: un errore fermare gli incentivi alle rinnovabili

Il ministro dell’Ambiente risponde alle ultime dichiarazioni di Passera: “contrapporre la riduzione della bolletta energetica e il sostegno alle fonti rinnovabili è un errore strategico”
La verità, tutta la verità, nient’altro che la verità. Sulla questione del peso delle rinnovabili in bolletta, i consumatori chiedono da tempo un chiarimento super partes che fughi ogni dubbio e metta in chiaro se le politiche di sostegno alle eco-energie stiano andando o meno a discapito delle famiglie. Tra detrattori delle fonti green da una parte e associazioni di settore dall’altra, tra analisi della crescita verde, relazioni dell’Authority e fantomatiche bozze del prossimo Conto Energia, la situazione ha assunto per i meno esperti contorni confusi. A tutto ciò si aggiunto in queste ore anche il commento del Ministro dello Sviluppo Corrado Passera che punta il dito su un passato in cui si è speso troppo e male per le eco-energie, annunciando un riallineamento degli incentivi nostrani a quelli degli altri paesi. “Intendiamo raggiungere e superare gli obiettivi europei sulle rinnovabili – ha detto Passera – ma dobbiamo farlo bene, non come in questi anni in cui sono stati impegnati troppi soldi delle famiglie e delle imprese non nella maniera migliore, per fare un’operazione troppo accelerata a prezzi troppo alti”.
A ridefinirne il quadro è ora il ministro dell’Ambiente Corrado Clini che, intervistato questa domenica da Rainews, ha parlato di nuovo Piano Energetico, di Quinto Conto Energia, ma soprattutto della relazione che lega la bolletta elettrica alle tecnologie ‘pulite’ di produzione. E mentre l’allarme del caro-energia fa il giro dei quotidiani, Clini chiarisce alcuni punti fondamentali della politica di governo e sfata alcuni “miti” che vogliono le rinnovabili colpevoli di bollette sempre più salate. Evidenziando la distorsione che contraddistingue il mercato italiano – la produzione di elettricità è vincolata a forniture di lungo periodo che ci legano all’importazione estera – il ministro ha spiegato “anche se riduciamo il valore degli incentivi per il fotovoltaico, cosa che dobbiamo fare, non avremo necessariamente una riduzione della bolletta perché, se rimangono fisse le importazioni con il prezzo attuale di gas e di petrolio, continueremo ad avere costi alti”.
Inoltre sulla bolletta elettrica incidono anche altre voci, come ad esempio “lo sconto per la fornitura di elettricità ai grandi impianti industriali energivori”. E’ necessario che i consumatori sappiano che quando pagano la bolletta contribuiscono anche a pagare questo sconto”, così come il conto del nucleare e il Cip 6, voci che non hanno “diretta relazione alla fornitura di elettricità”. Rimane il fatto che il Governo intende procedere con la revisione degli schemi di sostegno alle rinnovabili, solare in primis. “Insieme con Corrado Passera stiamo lavorando ad una riduzione degli incentivi in particolar per il fotovoltaico per riportare il valore dell’incentivo al prezzo reale dei moduli solari ed anche per correggere le speculazioni che ci sono state in particolare nel 2010, a causa di uno sciagurato decreto Salva Alcoa”. Una revisione che ci tiene a sottolineare il ministro, deve però assicurare il futuro del fotovoltaico italiano e più in generale quello degli investimenti nell’energia solare, uno dei settori di punta dell’innovazione tecnologica globale. “Dobbiamo investire di più in Italia per sostenere la ricerca ed evitare che le nostre imprese che hanno esperienza di punta debbano andare all’estero”.
E si congratula con il Ministro, Legambiente chiedendo di fermare quella campagna mediatica che vuole fermare le energie pulite, mettendo in luce solo l’impatto in bolletta di questa crescita e non i vantaggi per il Paese, per i cittadini e le aziende. “Bravo Clini, e basta bugie sui costi delle rinnovabili in bolletta. – commenta Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente – Gli italiani pagano soprattutto la dipendenza dai combustibili fossili e le troppe centrali termoelettriche a mezzo servizio. I vantaggi delle tecnologie pulite diventano, invece, sempre più evidenti: abbassano il prezzo dell’elettricità al picco della domanda proprio grazie al solare fotovoltaico, riducono le importazioni grazie a una produzione pari al 26,6% dei consumi elettrici, abbassano i costi legati al protocollo di Kyoto. Invitiamo quindi il Ministro Passera a leggere con attenzione lo studio della Bocconi che mette in luce i risparmi che gli investimenti nelle rinnovabili produrranno nei prossimi anni, invece di ascoltare solo le solite lobby delle centrali inquinanti”. Legambiente che ha aderito agli Stati generali delle rinnovabili promossi per oggi a Roma, lancia quindi una mobilitazione affinché al Governo giunga chiara la voce di chi chiede di aprire un confronto trasparente anche sugli incentivi alle rinnovabili.
Fonte (rinnovabili.it)
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domenica 1 aprile 2012

La nuova dimensione del fotovoltaico

Dal celebre MIT un innovativo design 3D in grado moltiplicare l’energia solare generata in località distanti dall’equatore, nei mesi invernali o lontano dalle “ore calde”
Da tempo, a livello mondiale, la ricerca solare si è concentrata attivamente sul miglioramento delle prestazioni fotovoltaiche e sull’abbattimento degli alti costi associati alla tecnologia. Poco ancora si è fatto invece i termini di disposizione spaziale delle celle, che vengono per lo più collocate in piano o istallate su strutture a inseguimento solare. Ora, un team di ricercatori del MIT ha studiato e messo a punto un approccio differente: la realizzazione di cubi o torri di celle solari collegate fra loro in configurazioni tridimensionali.
I risultati provenienti dalla sperimentazione di tali strutture 3D hanno dimostrato di poter aumentare in maniera quasi esponenziale la potenza normalmente vantata dalle stesse celle ma poste in piano; da un valore semplicemente raddoppiato ad addirittura una maggiorazione di oltre venti volte il valore tradizionale. I maggiori incrementi di efficienza sono stati rilevati in situazioni dove la radiazione solare è solitamente meno favorevole alla tecnologia fotovoltaica: in località distanti dall’equatore, nei mesi invernali e lontano dalle ore “calde”.
“Sono convinto che questo concept potrebbe diventare una parte importante del futuro fotovoltaico”, sostiene l’autore senior del progetto, Jeffrey Grossman. Questi nuove disposizioni rendono la potenza più prevedibile e uniforme, e sarebbero inoltre in grado di semplificare l’integrazione degli impianti fv alla rete elettrica rispetto ai sistemi convenzionali. Finora, la squadra ha modellato in 3-D singoli moduli; il passo successivo è quello di studiare una serie di torri a fisarmonica, per studiarla risposta alle ombre da loro stesse generate in momenti diversi della giornata.
Fonte (rinnovabili.it)
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