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martedì 11 settembre 2012

Legambiente premia i comuni del solare

A conclusione del Campionato Solare 2012 Legambiente ha messo in evidenza l’importanza di fotovoltaico e termico per la sicurezza energetica nazionale


Sono quasi tutti del nord Italia i comuni vincitori del campionato solare 2012 di Legambiente, che li ha eletti per sottolineare l’importanza della rivoluzione energetica di cui sono protagonisti. Cigliano, Bentivoglio, Narni e Forlì sono i vincitori della competizione, organizzata da Legambiente grazie alla collaborazione di Sorgenia e Gse, simboli di una produzione energetica che non danneggia l’ambiente e allontana le nazioni dalla dipendenza dai combustibili fossili.
La premiazione, avvenuta ieri in occasione della Fiera ZeroEmission in svolgimento a Roma ha assegnato una menzione speciale a Bologna per aver realizzato la prima mappa solare in italia, che riporta online il numero e la localizzazione degli impianti termici e fotovoltaici del suo territorio. La competizione tra comuni che hanno istallato moduli fotovoltaici e termici, nata per stimolare la crescita e la diffusione dello sfruttamento della fonte solare a fini energetici, aiuta a capire quale sia in realtà il ruolo delle fonti rinnovabili nel mix energetico italiano, dove spesso la produzione domestica supera il fabbisogno.
“I premiati sono in testa alle classifiche non solo per i punteggi raggiunti – spiega il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini – ma anche per precise scelte di politica energetica, che hanno permesso di spingere l’innovazione e aiutare in questa direzione cittadini, associazioni, imprese. Questi Comuni sono la migliore fotografia del futuro dell’energia e mostrano come un modello energetico distribuito, rinnovabile ed efficiente sia oggi quanto mai nell’interesse dell’Italia e delle sue famiglie”.
Un successo, quindi, che va oltre le polemiche e i recenti tagli ai sussidi come ha ricordato Zanchini affermando “la prospettiva per il solare in Italia risulta difficile perché è al centro di una campagna mediatica che vorrebbe fermarne lo sviluppo evidenziandone solo gli impatti negativi in bolletta (quando il peso degli aumenti è dovuto principalmente all’aumento del prezzo del petrolio) e quelli paesaggistici dovuti agli impianti a terra. Queste accuse sono chiaramente interessate e ipocrite, spinte da chi vuole salvare impianti vecchi e inquinanti per evitare che lo scenario energetico italiano cambi davvero” ha concluso con la speranza che il governo incentivi nuovamente il fotovoltaico.
LA CLASSIFICA del campionato mette in luce i risultati più importanti tenendo conto della potenza istallata in relazione alla popolazione residente e al fabbisogno e assegnando punti bonus ai comuni che hanno favorito il diffondersi degli impianti attraverso politiche energetiche ad hoc, oltre che alle realtà che per istallare i propri moduli hanno scelto aree degradate e in disuso.
Per i piccoli comuni entro i 5000 abitanti a vincere è stato Cigliano, in provincia di Vercelli, che ha ottenuto 3.084,40 punti grazie ai suoi 17,8 MW di impianti solari fotovoltaici e 199,75 mq di solare termico.
Bentivoglio, in provincia di Bologna, ha ricevuto il primo premio tra i comuni di medie dimensioni (tra 5.000 e 20.000 abitanti) con 112 impianti  per una capacità istallata di 15,9 MW complessivi di impianti fotovoltaici a cui quali vanno ad aggiungersi 20,68 mq di solare termico.
Per i Comuni Medio Grandi (tra 20.000 e 100.000 abitanti) vince Narni, in provincia di Terni con 45 MW di impianti pv e 47,27 mq di solare termico mentre Forlì, con 664 mq di solare termico e 37 MW di pannelli fotovoltaici si piazza in cima alla classifica dei Grandi Comuni, ovvero quelli con oltre 100mila abitanti.
Dopo aver menzionato i vincitori della competizione Legambiente ha inoltre voluto ricordare che prende il via oggi la “Mappatura del Solare” di Legambiente grazie alla quale, collegandosi al sito www.campionatosolare.it cittadini, enti, amministrazioni pubbliche e aziende private possono mappare il proprio impianto solare, termico o fotovoltaico.

Fonte (rinnovabili.it)

lunedì 16 luglio 2012

Quinto Conto Energia, in vigore dal 27 agosto

Il GSE ha comunicato all’Aeeg il raggiungimento della tanto temuta soglia del costo cumulato annuo per gli incentivi al fotovoltaico. Parte il conto alla rovescia per il passaggio al nuovo regime tariffario



La notizia la stava aspettando tutto il comparto del fotovoltaico, più volte messo in allerta dalle previsioni del Gestore dei Sevizi Elettrici. I 6 miliardi di euro, tetto massimo per il costo cumulato annuo degli incentivi al pv, è stato raggiunto ieri in linea con quanti avevano indicato luglio come il mese “della resa dei conti” . Il contatore fotovoltaico attivo sul sito del GSE ha registrato gli ultimi impianti e decretato così l’avvio del count down che porterà all’attivazione del Quinto Conto Energia.
Il Gestore ha già provveduto a comunicare all’Autorità per l’energia elettrica e il gas l’aggiornamento del costo, che corrisponde a ben 14.300 MW di potenza installata400mila impianti fotovoltaici in esercizio sul territorio italiano. L’Authority ha quindi emesso una delibera (la 292/2012/R/efr) in cui specifica che le nuove modalità di incentivazione, disciplinate dal decreto interministeriale 5 luglio 2012, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, del medesimo, si applicheranno a decorrere dal 27 agosto 2012, ovvero 45 giorni solari dalla data di pubblicazione della deliberazione dell’Autorità.
Lo stesso decreto interministeriale stabilisce poi che il ‘V Conto energia’ in ogni caso non trovi più applicazione decorsi 30 giorni solari dalla data di raggiungimento di un costo indicativo cumulato di 6,7 miliardi di euro l’anno e che la data di raggiungimento di tale valore sia comunicata dall’Autorità, sulla base degli elementi forniti dal GSE.



mercoledì 20 giugno 2012

Fotovoltaico: da luglio il riciclo va garantito

Per tutti gli impianti entrati in esercizio dopo il 30 giugno sarà necessario inviare al GSE la documentazione che ne attesta il corretto smaltimento da parte del produttore o dell’importatore



Che siano prodotti in Italia o importati dall’estero poco importa: a partire dal 1 luglio 2012, i pannelli fotovoltaici giunti a fine vita dovranno essere correttamente smaltiti, pena il mancato accesso agli incentivi. Secondo quanto stabilito dall’art. 11 (Comma 6) del IV Conto Energia, infatti, il soggetto responsabile di un impianto entrato in esercizio dopo il 30 giugno 2012 dovrà inviare al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) un certificato contenente l’adesione del produttore o dell’importatore dei moduli fotovoltaici a un consorzio che ne garantisca il riciclo a fine vita.
Grazie all’accordo stipulato tra COBAT, un sistema nazionale di raccolta e riciclo, e il Comitati IFI (Industrie Fotovoltaiche Italiane), in Italia si costituirà la prima filiera italiana per la gestione e lo smaltimento dei pannelli giunti a fine vita. Come spiegato da Michele Zilla, Direttore Generale di COBAT, i requisiti a cui la filiera dovrà attenersi sono 2: la tracciabilità, per far sì che tra tutti i moduli fotovoltaici immessi sul mercato, vengano censiti quelli effettivamente coperti dalla garanzia di corretta gestione, e la garanzia finanziaria, «affinché – spiega Zilla – sia assicurato, anche dopo molti anni dall’installazione dei moduli ed anche nel caso in cui un produttore o lo stesso sistema dovessero interrompere la propria attività, che vi siano fondi adeguati alla raccolta e al riciclo del rifiuto». La necessità di prevedere un obbligo simile è dovuta ai numeri sull’installato: a fronte dei 50 milioni di moduli fotovoltaici ad oggi installati in Italia, pari a circa 13 GW e destinati a diventare 23 GW entro il 2016, il Legislatore ha ritenuto opportuno chiarire anche cosa fare una volta che essi verranno dismessi.

lunedì 18 giugno 2012

V Conto Energia, si disfa l’accordo?

E’ di nuovo tempo di rimaneggiamenti per il testo del V Conto Energia? Così sembrerebbe dalle indiscrezioni trapelate in queste ore che danno per certo lo slittamento dell’entrata in vigore dei nuovi incentivi



Ci si affida nuovamente alle ultime voci di corridoio per aggiornare la situazione V Conto Energia. I rumors dell’ultima ora vogliono il testo del decreto attuativo di nuovo sotto le mani del tavolo tecnico del Ministero dello Sviluppo per alcune modifiche last minute che potrebbero stravolgere in parte quanto richiesto dalle Regioni. Le frenetiche riunioni della Conferenza delle Regioni e della Conferenza Unificata avevano rilasciato alcune opzioni a cui era vincolato il parere positivo ma che potrebbero, nei fatti essere disattese. A cominciare dalla data di entrata in vigore del nuovo sistema di incentivazione.
Con  tutta probabilità infatti il raggiungimento della soglia dei 6 miliardi entro la fine di luglio (così fa predire il contatore del GSE) farà sì che il nuovo FiT  diventi realtà non più tardi dei primi giorni di settembre, dimenticando la richiesta  delle amministrazioni di spostare l’entrata in vigore a dopo il 1° ottobre. Stando a quanto riportato dal Sole 24, ad essere rigettate potrebbero essere anche la proposta di innalzare la soglia di potenza oltre la quale è obbligatorio iscriversi al registro dai 12 kW proposti dal Governo a 100 kW. Ci sarebbe invece spazio di mediazioni per altri due capito fondamentali del V Conto Energia: si starebbe valutando la possibilità di esonerare alcune tipologie e di innalzare il tetto di spesa. Il governo promette che il testo sarà varato entro i primi giorni di questa settimana.

giovedì 12 aprile 2012

Quinto (V) Conto Energia: i dettagli

“Con i due decreti firmati oggi – hanno dichiarato i Ministri Catania, Clini e Passera – viene introdotto un sistema di incentivi moderno, europeo ed equo per le tasche dei cittadini e delle imprese”
In tempo di crisi anche le energie rinnovabili subiscono i tagli governativi, riscontrabili analizzando il decreto ministeriale concernete il fotovoltaico, noto come V Conto Energia, presentato ieri pomeriggio assieme al decreto di incentivazione riservato alle altre fonti rinnovabili.
Il V Conto Energia metterà a disposizione di cittadini ed imprese 500 milioni di euro ed entrerà in vigore, secondo le stime rilasciate dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), tra luglio ed ottobre prossimo, non appena la soglia di incentivi totali affidati al fotovoltaico, attualmente a quota 5,6 miliardi, supererà i 6 miliardi di euro.
“Con i due decreti firmati oggi – hanno dichiarato i Ministri Catania, Clini e Passera – viene introdotto un sistema di incentivi moderno, europeo ed equo per le tasche dei cittadini e delle imprese. L’energia rinnovabile continua a essere un pilastro fondamentale della nostra strategia, ed è per questo essenziale supportarla in modo efficace, favorendo le fonti verdi che possono sviluppare una filiera industriale e produttiva nazionale. Abbiamo inoltre posto un freno importante alla crescita dei costi energetici per cittadini e imprese. La sostenibilità economica e quella ambientale – hanno concluso i ministri – sono i due cardini su cui il governo intende basare la nuova strategia energetica nazionale in corso di elaborazione”.
COSA CAMBIERA’ Attraverso un nuovo meccanismo di controllo, hanno spiegato i Ministri, si terrà conto dei volumi di incentivazione servendosi di aste per l’attribuzione dei fondi quando si parlerà di grandi impianti, ovvero superiori ai 5 MW di potenza. I piccoli e medi impianti al di sopra dei 12 kW potranno invece servirsi di un registro di prenotazione. Al di sotto della potenza citata gli impianti non dovranno registrarsi ma verranno comunque calcolati nel totale degli incentivi che verranno assegnati secondo i criteri elencati:
  1. Impianti iscritti al precedente registro che non sono riusciti ad entrare;
  2. Piccoli impianti di proprietà di aziende agricole;
  3. Criteri specifici per tecnologia;
  4. Minor potenza degli impianti;
  5. Anteriorità del titolo autorizzativo;
  6. Precedenza della data della richiesta di iscrizione al registro.
A seconda della tipologia di impianto, istallato su edificio o a terra, cambia l’incentivo assegnato anche rispetto al IV Conto Energia:
Fonte (rinnovabili.it)
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