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mercoledì 20 giugno 2012

Fotovoltaico: da luglio il riciclo va garantito

Per tutti gli impianti entrati in esercizio dopo il 30 giugno sarà necessario inviare al GSE la documentazione che ne attesta il corretto smaltimento da parte del produttore o dell’importatore



Che siano prodotti in Italia o importati dall’estero poco importa: a partire dal 1 luglio 2012, i pannelli fotovoltaici giunti a fine vita dovranno essere correttamente smaltiti, pena il mancato accesso agli incentivi. Secondo quanto stabilito dall’art. 11 (Comma 6) del IV Conto Energia, infatti, il soggetto responsabile di un impianto entrato in esercizio dopo il 30 giugno 2012 dovrà inviare al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) un certificato contenente l’adesione del produttore o dell’importatore dei moduli fotovoltaici a un consorzio che ne garantisca il riciclo a fine vita.
Grazie all’accordo stipulato tra COBAT, un sistema nazionale di raccolta e riciclo, e il Comitati IFI (Industrie Fotovoltaiche Italiane), in Italia si costituirà la prima filiera italiana per la gestione e lo smaltimento dei pannelli giunti a fine vita. Come spiegato da Michele Zilla, Direttore Generale di COBAT, i requisiti a cui la filiera dovrà attenersi sono 2: la tracciabilità, per far sì che tra tutti i moduli fotovoltaici immessi sul mercato, vengano censiti quelli effettivamente coperti dalla garanzia di corretta gestione, e la garanzia finanziaria, «affinché – spiega Zilla – sia assicurato, anche dopo molti anni dall’installazione dei moduli ed anche nel caso in cui un produttore o lo stesso sistema dovessero interrompere la propria attività, che vi siano fondi adeguati alla raccolta e al riciclo del rifiuto». La necessità di prevedere un obbligo simile è dovuta ai numeri sull’installato: a fronte dei 50 milioni di moduli fotovoltaici ad oggi installati in Italia, pari a circa 13 GW e destinati a diventare 23 GW entro il 2016, il Legislatore ha ritenuto opportuno chiarire anche cosa fare una volta che essi verranno dismessi.

giovedì 5 aprile 2012

Il fotovoltaico dalla culla alla tomba

Al via il progetto sperimentale grazie al quale i moduli fotovoltaici domestici giunti a fine vita potranno essere gratuitamente ritirati, trattati e opportunamente smaltiti
Un accordo che anticipa quanto sarà stabilito dal Parlamento Europeo in materia di smaltimento di rifiuti. È quello sancito tra il Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo (Cobat) e Silea S.p.A. che, sotto l’egida dell’Assessorato all’Ambiente della provincia di Lecco, hanno siglato un accordo di programma attraverso il quale tutti i moduli fotovoltaici domestici giunti a fine vita saranno inseriti in un circuito virtuoso che li condurrà al riciclo. Grazie al progetto sperimentale, infatti, tutti i cittadini di Lecco in possesso di moduli obsoleti da smaltire dovranno solo preoccuparsi di disintallarli e consegnarli al personale addetto al ritiro di Silea Spa, che a sua volta li passerà al Consorzio, al quale spetta il compito di trattarli e smaltirli in impianti autorizzati. L’accordo, che offre ai cittadini un servizio interamente gratuito, è perfettamente in linea sia con quanto stabilito dal IV Conto Energia, che obbliga tutti i produttori di moduli fotovoltaici a garantire il riciclo dei moduli esausti e ad aderire entro il 30 giugno 2012 a un consorzio che si occupi di smaltirli, sia con l’emanazione della nuova Direttiva del Parlamento Europeo, che includerà nella categoria 4 dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) i moduli fotovoltaici giunti a fine vita. Una volta che l’Italia avrà recepito la Direttiva in questione, l’accordo sarà riformulato nel pieno rispetto della normativa.
Insomma, una soluzione, come l’ha definita l’Assessore all’Ambiente della provincia di Lecco, Carlo Signorelli, pratica e semplice. «Grazie all’accordo – ha dichiarato Mauro Colombo, Presidente di Silea S.p.A. – i cittadini del territorio lecchese potranno usufruire di un ulteriore servizio gratuito di raccolta “porta a porta” su chiamata per i pannelli fotovoltaici, che permetterà di alzare ancor più il livello di qualità e di virtuosità della provincia di Lecco nella raccolta differenziata». Soddisfatto anche il Presidente di Cobat, Giancarlo Morandi, il quale ha anche rammentato l’accordo firmato con il Comitato Industrie Fotovoltaiche Italiane (IFI), per istituire la prima filiera nazionale per la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei moduli giunti a fine vita.