Dieci domande per capire se vale la pena istallare un generatore fotovoltaico sul proprio tetto di casa e che passi seguire
Cresce l’Italia dei tetti solari e se pensi che anche per te sia
arrivato il momento di converti all’energia fotovoltaica ecco tutto
quello che devi sapere. Undici domande per scoprire requisiti, costi e
benefici di una scelta che convince ogni anno un numero sempre crescente
di famiglie
1.Ho deciso di istallare un impianto fotovoltaico sul tetto di casa. Qualsiasi copertura va bene?
No, è necessario che il tuo tetto abbia un’esposizione tra sud-ovest e sud-est.
2. Come “misuro” l’impianto?
Gli impianti fotovoltaici si misurano in kilowatt di picco dal
momento che l’energia solare è intermittente. Di notte,infatti, non
importa quanto grandi siano i moduli installati, l’elettricità
ovviamente non viene prodotta. E’ per questo motivo che la potenza
nominale si definisce
di picco, ovvero la potenza massima erogabile in condizioni ottimali.
3. Questo vuol dire che di notte sto al buio?
Certo che no. Un impianto fotovoltaico è nella maggior parte dei casi
connesso direttamente alla rete elettrica (grid connected). Questo
significa che si diventa dei veri e propri produttori di energia
elettrica. Questa energia viene contabilizzata mediante uno specifico
contatore all’uopo installato. Nel frattempo voi continuate a prelevare
energia elettrica della rete nazionale. Come sempre, attraverso il
fornitore con cui avete il contratto. Alla fine dell’anno si fa un
bilancio tra i chilowattora che sono stati prodotti attraverso i moduli
sia ceduti alla rete sia quelli consumati. Se il bilancio è in attivo,
l’energia elettrica prodotta in più rispetto a quella consumata viene
conservata e può essere utilizzata nell’arco di tre anni. Nel caso
contrario si pagherà solo l’energia consumata in eccesso rispetto a
quella prodotta (in teoria potresti anche vendere l’energia prodotta in
più ma, se sei un privato, non ti conviene).
4. Quanto spazio mi serve?
Per ogni kilowatt di picco occorrono circa 8 metri quadrato di tetto.
5. Faccio confusione con questi kilowatt di picco. Mi traduci in kilowattora che mi ci raccapezzo meglio?
Dipende dalla città in cui ti trovi. Infatti l’insolazione è diversa
se il tuo tetto è a Milano, Catania o Roma. Proviamo però a dare
un’idea.
A Milano ogni kWp corrisponde a circa 1100 kWh/anno (se il tetto è
esposto a sud) e a 1000 kWh/anno se il tetto è esposto a est o ovest; a
Roma ogni kWp corrisponde a circa 1300 kWh/anno (se il tetto è esposto a
sud) e a 1200 kWh/anno se il tetto è esposto a est o ovest; a Catania
ogni kWp corrisponde a circa 1500 kWh/anno (se il tetto è esposto a sud)
e a 1350 kWh/anno se il tetto è esposto a est o ovest
7. Troppi numeri, mi confondi le idee. Abito a Roma, ho il tetto esposto a sud, come faccio a sapere di quanti kWp ho bisogno?
E’ semplice. Somma tutti i kWh consumati dal 1 gennaio al 31 dicembre
dell’anno scorso (li trovi specificati nelle tue bollette) e dividilo
per 1300 (quel numeretto che ho indicato nella risposta precedente)
8. Quindi se ho un tetto di 24 mq riesco a installare 3kWp
che corrispondono a 3900 kwh. Ma quando inizio a guadagnarci?
Intanto dovresti essere orgoglioso del fatto che ci sta guadagnando
l’ambiente. Non sei orgoglioso di aver risparmiato due tonnellate di
anidride carbonica con la tua decisione? Ma se sei anche così attento al
denaro, provo comunque a risponderti. Anche se non è affatto facile,
sai. Per provare ad essere un po’ più tecnici, rispetto ai precedenti
decreti il Quinto Conto Energia, modifica, sostanzialmente il
meccanismo d’incentivazione finora basato sul riconoscimento di una
tariffa incentivante sull’energia prodotta dall’impianto. Il Quinto
Conto Energia, remunera, infatti, con una tariffa omnicomprensiva la
quota di energia netta immessa in rete e con una tariffa premio la quota
di energia netta consumata in sito. Al di là di molteplici situazioni
particolari, tale tariffa è riportata, in funzione della produzione
dell’impianto nella seguente tabella (fonte GSE)
|
Impianti sugli edifici |
Intervallo di potenza
[kW] |
Tariffa omnicomprensiva
[€/MWh] |
Tariffa premio sull’energia
consumata in sito
[€/MWh] |
1 <= P <= 3 |
182 |
100 |
3 < P <= 20 |
171 |
89 |
20 < P <= 200 |
157 |
75 |
200 < P < 1000 |
130 |
48 |
1000 < P <= 5000 |
118 |
36 |
P > 5000 |
112 |
30 |
Le tariffe omnicomprensive e le tariffe premio sull’energia consumata
in sito sono incrementate, limitatamente agli impianti fotovoltaici e
agli impianti integrati con caratteristiche innovative, dei premi tra
loro cumulabili, per gli impianti con componenti principali realizzati
unicamente all’interno di un Paese che risulti membro dell’Unione
Europea o dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Liechtenstein e
Norvegia) e per quelli realizzati su edifici con moduli installati in
sostituzione di coperture su cui è operata la completa rimozione
dell’eternit o dell’amianto.
Insomma, diciamo così, nel giro di circa otto anni ti sei sicuramente
ripagato l’investimento ed inizi a guadagnarci. Se i moduli
fotovoltaici sostituiscono coperture in eternit in 6 anni già inizi a
guadagnarci.
9. Alternative a questa tariffa omnicomprensiva?
Invece dell’incentivo dal GSE, puoi usufruire dello sgravio fiscale
al 50% come per il solare termico e le ristrutturazioni edilizie e
risparmiare comunque sulla bolletta elettrica.
10. E se volessi informarmi meglio dove vado?
Ed io che pensavo di essere stato esaustivo. Vai sul sito del GSE (Gestore dei Servizi Elettrici). Lì trovi tutto.
11. Mi dici tutti i passaggi dal momento in cui decido al momento in cui il mio pannello fotovoltaico inizia a produrre energia?
Fase 1 – Contatto con l’azienda installatrice di pannelli fotovoltaici,
Fase 2 – Sopralluogo tecnico e studio di fattibilità;
Fase 3 – Preventivo e bozza di contratto;
Fase 4 – Firma del contratto ed accettazione del preventivo;
Fase 5 – Scelta della modalità di pagamento;
Fase 6 – Progetto esecutivo ed architettonico con ottenimento dei permessi urbanistici;
Fase 7 – Progetto elettrico esecutivo e computo metrico dei materiali;
Fase 8 – Ordine dei materiali certificati Europei;
Fase 9 – Richiesta di connessione al gestore della rete (ENEL o ACEA);
Fase 10 – Richiesta della tariffa incentivante al G.S.E.;
Fase 11 – Inizio ed esecuzione dei lavori;
Fase 12 – Direzione lavori edile;
Fase 13 – Coordinazione della sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. 81/08);
Fase 14 – Collaudo elettrico;
Fase 15 – Allaccio dell’impianto alla rete elettrica con istallazione del contatore;
Fase 16 – Consegna dell’impianto.
Quindi cosa aspetti? richiedi un preventivo gratuito cliccando al link in basso, una volta che ci avrai selezionato al resto ci pensiamo noi.
Fonte (rinnovabili.it)