Militari del Nucleo di Polizia
Tributaria di Brindisi hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro
preventivo “per equivalente” di somme di denaro e beni del valore
complessivo di undici milioni di euro, emesso dal Giudice per le
Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi su richiesta del
Procuratore Aggiunto.
Tale provvedimento rappresenta
l’ulteriore esito delle indagini che, in data 17 aprile 2012, portarono
al sequestro di tre impianti fotovoltaici siti in agro di Brindisi e San
Pietro Vernotico che erano stati realizzati mediante lottizzazione
abusiva e trasformazione urbanistica dei terreni senza la prescritta
autorizzazione.
Le ulteriori investigazioni hanno
consentito di giungere alla contestazione, nei confronti di due indagati
del reato di falso in certificati, falso in atto pubblico commesso da
privato ed indebita percezione di contributi pubblici nonché di sei
società ritenute anch’esse responsabili di illeciti ai sensi del D.Lvo.
231/2001.
In particolare è stato riscontrato che
il legale rappresentante pro-tempore delle società proprietarie degli
impianti, unitamente ad un tecnico incaricato dalle stesse, hanno
falsamente attestato, al Gestore dei Servizi Energetici, di aver
rispettato gli obblighi previsti dagli Strumenti Urbanistici e dal
Regolamento Edilizio nonostante non avessero la disponibilità del
prescritto titolo autorizzativo regionale, al fine di percepire
contributi pubblici non spettanti per complessivi 182 milioni di euro,
di cui undici milioni già erogati e pertanto oggetto di sequestro.
Tra i beni sottoposti a sequestro preventivo risultano somme di
denaro per un ammontare complessivo pari ad euro 4.690.132,03, tre
parchi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
(fotovoltaico) e quote societarie.Al termine delle attività è stato informato il Gestore dei Servizi Energetici, al fine di avviare la procedura di sospensione degli incentivi non ancora erogati pari a 171 milioni di euro.
Fonte (rinnovabili.it)
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