giovedì 3 novembre 2011

Impianto Fotovoltaico: Che cos'è, caratteristiche e fisionomia (PARTE 3)



Come promesso andiamo a vedere cos'è il CONTO ENERGIA!
Il "Conto Energia" è il decreto che stabilisce un incentivo per 20 anni per privati, imprese ed enti pubblici che installano un impianto solare fotovoltaico connesso alla rete elettrica. L'incentivo è proporzionale all'energia elettrica prodotta.

Il conto energia arriva in Italia attraverso la Direttiva comunitaria per le fonti rinnovabili (Direttiva 2001/77/CE), che viene recepita con l'approvazione da parte del Parlamento italiano del Decreto legislativo 387 del 2003. L'avvio del conto energia passa per altre due tappe, in particolare l'approvazione del D.M. 28 luglio 2005 (che fissa i tempi e i termini di attuazione) e la Delibera 188 del 14 settembre 2005 (che stabilisce i modi di erogazione degli incentivi).
Dal 19 settembre 2005 è possibile presentare la domanda al Gestore del sistema elettrico (GRTN) per accedere al conto energia. Nel frattempo GRTN è diventato Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) a seguito del passaggio a Terna Spa del ramo d'azienda dedicato alla gestione della rete elettrica.
La copertura finanziaria necessaria all'erogazione di questi importi è garantita da un prelievo tariffario obbligatorio (cod. A3) a sostegno delle fonti rinnovabili di energia, presente dal 1991 in tutte le bollette dell'energia elettrica di tutti gli operatori elettrici italiani. Con la componente A3 sono finanziati anche gli impianti CIP6, tra cui sono presenti non solo quelli alimentati da fonti rinnovabili ma anche quelli alimentati da fonti "assimilate" (cogenerazione, fumi di scarico, scarti di lavorazione e/o di processi industriali, fonti fossili prodotte da giacimenti minori isolati, inceneritori, ecc.); ciò ha di fatto impedito e ritardato lo sviluppo del fotovoltaico poiché la componente A3, per i motivi appena citati, è risultata abbastanza onerosa nel finanziamento di queste ultime (nel nostro paese privilegiate rispetto al fotovoltaico). Da gennaio 2007 non possono più essere finanziati nuovi impianti a fonti "assimilate", ma solo quelli già autorizzati.
Il decreto, pubblicato in prima versione nel 2006, è ora giunto alla Sua quarta versione, studiato con una nuova logica che tende a privilegiare l'esecuzione di impianti piccoli ed ottenere energia distribuita.
Con il Quarto Conto Energia , decreto che fissa i nuovi incentivi per il fotovoltaico, gli incentivi partiranno dal momento in cui i nuovi impianti fotovoltaici saranno allacciati alla rete elettrica, ma in caso di ritardi nella connessione sarà previsto un indennizzo ai proprietari degli impianti.
Uno degli aspetti principali del nuovo decreto riguarda le diverse riduzioni tariffarie che si succederanno nel corso del periodo di validità e che si sono rese necessarie in quanto il costo degli stessi pannelli fotovoltaici si è ormai ridotto rispetto agli anni scorsi. Nonostante i tagli in programma il livello delle tariffe resterà buono e garantirà sicuramente la convenienza degli investimenti negli impianti, siano essi residenziali o industriali.

TARIFFE
Quello che tutti attendevano era il quadro economico dei nuovi incentivi. Sulla scia del 3° conto energia e ispirandosi al modello tedesco, il ministero ha previsto un calo graduale delle tariffe nel corso del 2011 che tocca punte del 20% a dicembre 2011. Per questo primo periodo le tariffe sono fissate di mese in mese con una riduzione che va dai 38,7 cent al kW/h di giugno ai 29,8 cent al kW/h di dicembre per i piccoli impianti tra 1 e 3 kW sugli edifici fino a scendere all'interno di una tariffa compresa tra i 23,1 cent kW/h a giugno e i 17,2 cent al kW/h a dicembre per i grandi impianti oltre i 5 MW non realizzati su edifici.
Riportiamo di seguito le tabelle allegate al decreto che vanno comparate con quella attualmente in vigore.

CLASSI DI POTENZA
Parallelamente sono state individuate anche sei classi di potenza (kWp) e per ognuna di esse è stata individuata la relativa tariffa:

- da 1 a 3 kWp,
- da 3 a 20 kWp,
- da 20 a 200 kWp,
- da 200 a 1.000 kWp,
- da 1.000 a 5.000 kWp,
- oltre 5.000 kWp


Come per il decreto precedente anche la nuova edizione del Conto Energia garantirà una tariffa incentivante per i 20 anni successivi al collegamento dell'impianto stesso, sia esso di proprietà di persone fisiche, giuridiche, soggetti pubblici o condomini.

Come abbiamo detto l'ulteriore riduzione delle tariffe incentivanti rispetto al terzo conto energia è stata prevista sia per adeguare gli incentivi al progredire della tecnologia e dei relativi risparmi per l'installazione di nuovi impianti fotovoltaici, sia per allinearsi alle direttive della Comunità europea. L'obietto di potenza fotovoltaica totale installata a livello nazionale entro il 2016 è di 23 GW, per un costo stimato di 6-7 miliardi di euro.
Le novità più significative sono:
  • Distinzione tra piccoli e grandi impianti. I piccoli impianti sono quelli realizzati su edificio di potenza non superiore ad 1 MW, oppure altri impianti fotovoltaici di potenza non superiore a 200 kW e in regime di scambio sul posto, nonché impianti fotovoltaici di qualsiasi potenza realizzati su edifici e aree delle amministrazioni pubbliche. Vengono distinti anche gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative e gli impianti a concentrazione. Tutti gli altri impianti rientrano tra quelli "grandi".
  • Limiti per l'accesso alle tariffe. Per i piccoli impianti che entrano in esercizio dal 1º giugno 2011 al 31 dicembre 2012, non è previsto alcun limite di potenza massima incentivabile, mentre per i grossi impianti il limite è di 300 milioni di € (1200 MW) per il 2011, 150 M€ (770 MW) per il primo semestre 2012 e altri 150 M€ (720 MW) per il secondo semestre 2012. Per i piccoli impianti, nel periodo 2013-2016, il superamento dei limiti di massimo costo/potenza incentivabile non determina l'esclusione all'accesso alla tariffa incentivante, ma determina una riduzione della tariffa sulla base del periodo successivo. L'obiettivo indicativo per il periodo 2013-2016 è di 1361 milioni di €, ovvero 9770 MW di potenza incentivabile. Gli impianti integrati innovativi e quelli a concentrazione, sempre per il periodo 2013-2016, hanno dei limiti di potenza massima incentivabile separati (320 MW in totale per ognuna delle 2 categorie), sempre tenendo in considerazione che il superamento dei limiti non esclude dall'incentivo ma si avrà la tariffa del periodo successivo.
  • Il premio relativo alla sostituzione di coperture in eternit o contenenti amianto viene cambiato con un incremento fisso di 0,05 €.
  • Viene aggiunto un premio del 10% se almeno il 60% dei componenti (esclusa la manodopera) è prodotto all'interno dell'Unione europea.
  • Il prezzo della tariffa incentivante, fissato dall'entrata in esercizio dell'impianto fotovoltaico, verrà progressivamente ridotto, con cadenza mensile per il 2011 e semestrale per il 2012. Gli impianti che entreranno in funzione a partire dal 2013, avranno accesso a 2 diverse tariffe in sostituzione dello scambio sul posto:
    • Tariffa autoconsumo, per l'energia prodotta e autoconsumata.
    • Tariffa omnicomprensiva, per l'energia prodotta e immessa in rete. Questa seconda tariffa è maggiore rispetto a quella per l'autoconsumo, poiché tiene in considerazione una sorta di vendita dell'energia al GSE. Nella pratica, non ci sarà più distinzione tra la quantità di energia scambiata con la rete e quella immessa in eccesso, ma verrà riconosciuta una tariffa "omnicomprensiva".
  • Dal collaudo dell'impianto, il gestore della rete ha tempo 30 giorni per l'allacciamento dell'impianto. Nel caso che un eventuale ritardo comporti la perdita del diritto ad una tariffa incentivante, il gestore è tenuto a fornire l'indennizzo previsto dalla delibera ARG/elt 181/10 e successiva integrazione ARG/elt 225/10.
  • Gli impianti realizzati su aree agricole potranno accedere al quarto conto energia solo se la potenza nominale non è superiore a 1 MW e, nel caso di più impianti appartenenti ad un unico soggetto, questi dovranno essere distanti almeno 2 km. Inoltre la superficie occupata dall'impianto fotovoltaico non dovrà essere superiore al 10% della superficie totale coltivabile. Questa disposizione non si applica ad aree agricole incolte da più di 5 anni.
PREMI
Per le tipologie di impianti integrati con caratteristiche innovative e impianti a concentrazione si prevede una decurtazione annuale delle tariffe del 2% anziché del 6% oltre a una remunerazione maggiore, che varia a seconda delle dimensioni, rispetto agli impianti tradizionali.
Inoltre particolari tipi di impianti sono beneficiari di ulteriori premi aggiuntivi come gli impianti "a scambio prevedibile" che godono di un aumento del 20% sulla tariffa di riferimento.
Si tratta di installazioni che effettuano, per almeno 300 giorni l'anno, uno scambio con la rete elettrica pubblica regolato su un orario preciso.
Ulteriori bonus del 5% sono previsti invece per impiantì realizzati su edifici che siano collocati presso aree industriali, commerciali, siti contaminati, cave esaurite o aree di pertinenza di discariche, sostituzione di eternit.

Ricordiamo che non si tratta di un finanziamento in conto capitale a fondo perduto necessario per la realizzazione degli impianti, bensì di un meccanismo di incentivi che remunerano l'elettricità prodotta dagli impianti per 20 anni.

Chiariamo subito un dubbio molto comune:
l'incentivo è proporzionale all'energia elettrica prodotta, cioè l'incentivo viene pagato su tutta l'energia prodotta dall'impianto che installiamo, non soltanto su quella in eccesso che riversiamo nella rete elettrica.

L'incentivo non viene pagato dall'ENEL, ma dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici nazionale: il pagamento è mensile, per 20 anni.

Lascio qui il link della guida realizzata dal GSE in pdf (CLICCA QUI); la guida è molto esaustiva ed è da leggere sicuramente per informarsi adeguatamente!
Ricordo
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