mercoledì 30 maggio 2012

Arrivano dalla California i coni fotovoltaici

Si rinnova l’estetica dei tradizionali moduli solari scegliendo di dire addio a inverter e perdite di efficienza



Non siete troppo entusiasti dei tradizionali impianti fotovoltaici istallati sui tetti? Forse l’ultima invenzione proveniente dagli Stati Uniti potrebbe farvi cambiare idea. Mentre parte dell’industria studia soluzioni sempre più integrate e integrabili nella corpo architettonico, c’è chi decide di stravolgere completamente forma ed estetica delle celle solari, migliorandone al contempo l’efficienza. E’ il caso dei 3D Spin Cell Generator, moduli conici da un kW di potenza messi a punto da una società californiana. Progettati per girare sulla loro base, in maniera da garantire il raffreddamento delle celle e fornire così un 15 per cento di miglioramento delle prestazioni di uscita, questi coni solari impiegano solamente un quarto del silicio normalmente utilizzato nei pannelli piani con una potenza simile. I dispositivi sono dotati di inseguitore solare ad asse singolo che grazie all’angolo di 22° con cui sono stati progettati permette di ottenere gli stessi vantaggi degli inseguitori a doppio asse ma mantenendo i costi contenuti. Inoltre l’unità è in grado di produrre corrente alternata grazie allo statore contenuto alla base  e rendere così superfluo l’uso dell’inverter.
L’azienda produttrice, che sta attualmente raccogliendo finanziamenti per portare il prodotto alla fase commerciale, sostiene che il 3D Spin Cell Generator permetta di produrre durante la giornata il 40% in più di energia con un guadagno nell’arco dell’anno maggiore del 60%.
Fonte (rinnovabili.it)


martedì 29 maggio 2012

Solar Impulse in volo sul Mediterraneo

Il velivolo fotovoltaico è atterrato a Madrid dove rimarrà per alcuni giorni, prima di riprendere il viaggio verso Rabat, in Marocco



L’aereo solare di Bertrand Piccard, l’avventuriero svizzero che vuole compiere il più spettacolare giro del mondo mai realizzato, ha segnato un altro traguardo. Il suo Solar Impulse è infatti atterrato venerdì mattina a Madrid Barajas dopo aver sorvolato i Pirenei della Navarra e in anticipo sull’orario. Il pilota e connazionale di Piccard, Andre Borschberg, era partito giovedì mattina da un campo d’aviazione a Payerne, località svizzera, con un’ambiziosa meta: raggiungere Rabat, in Marocco facendo scalo in Spagna.
Si tratta, a conti fatti, di un viaggio di ben 2.500 chilometri, primo tentativo di volo intercontinentale ma soprattutto il più lungo mai effettuato fino ad oggi dall’aereo solare dopo la trasvolata inaugurale Parigi-Bruxelles dello scorso anno. Alle prime luci dell’alba Borschberg è entrato nello spazio aereo iberico ma è stato costretto a rimanere in volo prima di poter atterrare in attesa che venisse chiuso il traffico tradizionale. “Il volo è andato molto bene e grazie al team di meteorologi, tutto è filato secondo il piano: era straordinario”, ha commentato il pilota all’arrivo di quella che dovrebbe essere una tre giorni di sosta tecnica. “E’ stato incredibile poter volare accanto a barriere di nubi durante la maggior parte del volo, senza il bisogno di posizionarsi sopra di esse. Questo conferma ancora di più la nostra fiducia nelle capacità dell’energia solare”. Il viaggio dovrebbe riprendere lunedì in funzione delle condizioni meteorologiche, pilotato stavolta da Piccard.
Fonte (rinnovabili.it)

lunedì 28 maggio 2012

Microgocce di cristalli liquidi e il fotovoltaico ringrazia

Una prima assoluta a livello mondiale che apre le porte a importanti applicazioni nel solare grazie alla realizzazione di microlenti con focale variabile



Dai televisori e gli schermi ultra flat alle celle solari. Grazie agli scienziati dell’Istituto nazionale di ottica del CNR (Ino-Cnr) di Napoli i cristalli liquidi (cl) si fanno microscopici per andare, un giorno, in aiuto alla tecnologia fotovoltaica. Il team di ricercatori guidati da Pietro Ferraro, in collaborazione con l’Istituto di chimica e tecnologia dei polimeri del Cnr (Ictp-Cnr) e con il Dipartimento di scienze fisiche dell’Università Federico II di Napoli, si è focalizzato sullo studio dei cristalli liquidi nematici, termine con cui s’indica una tipologia di cl dotata di ordine nell’orientazione delle molecole. “La ricerca - afferma Francesco Merola dell’Ino-Cnr - è partita dall’idea di manovrare a piacimento piccole quantità di queste sostanze”.
Gli scienziati sono stati in grado di frammentare questi composti in minuscole gocce dal potere ottico dotate però della capacità di ri-assemblarsi in gocce più grandi. “In particolare – spiega la ricercatrice Simonetta Grilli – le ‘goccioline’ possono diventare microlenti con focale variabile” e prestarsi in tal modo a nuove soluzioni sia in ambito fotografico che in quello fotovoltaico dal momento che sono in grado di assolvere il ruolo di perfetto concentratore sferico catturando la luce solare da qualunque angolazione. “Altre applicazioni – continua Grilli – si aprono in sensoristica e nelle nano e biotecnologie”. Per ottenere un tale risultato, prima assoluta a livello mondiale la squadra ha depositato delle goccioline di cristallo liquido su un substrato di niobato di litio, un sale sintetico, appositamente preparato e quindi rivestito da un particolare polimero, il polidimetilsiloxano, o pdms.
“Sfruttiamo una variazione di temperatura per generare il campo elettrico invece di applicarlo dall’esterno: nessuno, fino ad ora, aveva mai pensato a una tecnica del genere”. La scoperta è stata pubblicata e selezionata tra gli Hot Topics dalla prestigiosa rivista della Wiley ‘Advanced Functional Materials.
Fonte (rinnovabili.it)

giovedì 24 maggio 2012

Agrovoltaico, equilibrio perfetto

Coniugare la produzione di energia solare con l’attività agricola tradizionale. Succede in provincia di Piacenza dove la R.E.M ha replicato il successo realizzato alcuni mesi fa a Virgilio



Esattamente un anno fa veniva inaugurato in Italia, a Virgilio in provincia di Mantova, il primo impianto agrovoltaico® mondiale, ovvero di sistema di produzione di energia solare attraverso pannelli posti ad alcuni metri di altezza dal terreno, permettendo così in contemporanea l’attività agricola tradizionale.
Ad un anno di distanza R.E.M. (Revolution Energy Maker) SpA, la holding che ha ideato e realizzato il progetto, stila un primo bilancio e pianifica le strategie future.
Dopo quello di Virgilio, nel giro di pochi mesi sono stati realizzati altri due impianti, a Castelvetro Piacentino e Monticelli d’Ongina, entrambi in provincia di Piacenza. La potenza complessiva di questi tre impianti è di circa 7 MW. A Virgilio la potenza è di 2,15 MW, il 28% del consumo domestico della popolazione locale; in provincia di Piacenza, invece, i due impianti hanno una potenza di 1,3 e 3,2 MW, capaci di produrre energia in grado di soddisfare il consumo energetico locale rispettivamente del 20% e del 49%. Intatte le capacità agricole dei terreni: a Virgilio i 15 ettari ricoperti dagli impianti del consorzio R.E.M. al momento producono kamut e foraggio; a Monticelli i 21 ettari produttori di energia sono coltivati a frumento.
La costruzione di un impianto agrovoltaico è il risultato del lavoro di una filiera tecnologica che coinvolge una molteplicità di comparti industriali: da quello metalmeccanico all’elettrico, dall’elettronico a quello delle costruzioni. Sono infatti sei le aziende coinvolte nel consorzio R.E.M.: Sandrini SpA di Mantova, Intergeo Srl di Remedello, Andrea Fustinoni & Figli di Bergamo, Dermotricos Srl di Coccaglio, Impresa Melis di Cagliari e Biesse Srl di Genova. A maggio del 2011, in concomitanza con l’inaugurazione del primo impianto, è entrata con una quota pari all’11% del capitale sociale anche la S.G.R. FuturImpresa, creata dalle Camere di Commercio di Milano, Como, Bergamo e Brescia. Le aziende operano rispettivamente nei settori della progettazione e installazione di linee elettriche di bassa, media e alta tensione; bioarchitettura; indagini geognostiche e restauro di edifici monumentali; sviluppo e installazione di centrali idroelettriche, fotovoltaiche, eoliche; impianti di cogenerazione; sistemi scientifici di controllo. Nel complesso R.E.M. ha prodotto nel 2011 un volume d’affari di circa 33 milioni di euro.

La costruzione dei tre siti di Mantova e Piacenza ha generato un indotto che ammonta a oltre 30 milioni di euro e che ha impiegato, direttamente e indirettamente, circa 700 maestranze. La maggior parte della componentistica necessaria è prodotta da aziende italiane leader nel proprio settore. In particolare, gli elementi strutturali chiave e gli inseguitori solari sono assemblati e collaudati nel sito produttivo di Coccaglio, vicino a Brescia; le aziende coinvolte nella filiera sono state circa 70.
Il progetto di R.E.M. si configura come una felice testimonianza dell’applicazione pratica della ricerca scientifica alle logiche industriali. Infatti per arrivare a questi risultati ci sono voluti diversi anni di studio, oltre ad un investimento iniziale di circa 2,5 milioni di euro. Nella fase d’ideazione sono stati coinvolti ingegneri, architetti paesaggisti, agronomi, fisici teorici ed esperti di meccanizzazione agricola.
L’agrovoltaico è un sistema di produzione di energia che prevede un impianto aereo a inseguimento solare totalmente integrato con l’agricoltura, realizzato su strutture mobili sospese, connesse fra loro attraverso un sistema di controllo e comunicazione wireless. L’idea è nata dalla necessità di sfruttare ampie superfici per poter produrre più energia. Gli ideatori del progetto hanno pensato all’applicazione su vasta scala soprattutto per quanto riguarda le grandi pianure europee.
Per l’elevato valore e l’unicità del progetto, R.E.M. ha depositato una domanda di brevetto internazionale e per questo motivo gli strateghi di R.E.M. guardano soprattutto all’Europa.

Fonte (rinnovabili.it)
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mercoledì 23 maggio 2012

Parigi redige il Catasto Solare

L’ufficio urbanistico di Parigi sta compilando il Catasto Solare. Mettendo in evidenza l’irraggiamento solare dei tetti si cercherà di stimolare la diffusione di impianti fotovoltaici nella città 



Fotografare dall’alto Parigi e redigere una mappa cromatica in grado di evidenziare i tetti che meglio si prestano ad ospitare un impianto fotovoltaico. E’ nata con questo scopo l’idea di realizzare quello che è stato battezzato il Catasto Solare, un nuovo progetto per rilevare i livelli di insolazione dei tetti parigini e facilitare l’istallazione di moduli solari in modo da incrementare la diffusione di una tecnologia rinnovabile che a Parigi stenta a decollare.
“Abbiamo fatto volare sulla città un aereo dotato di un sensore per rilevare tutti i volumi e le altezze di Parigi, anche la Torre Eiffel. Poi, come fossimo meteorologi, simuleremo al computer  il movimento del sole nell’arco di un intero anno e guarderemo i luoghi di Parigi che hanno preso più sole e quali sono risultati per maggior tempo all’ombra” ha annunciato Julien Bigorgne, ingegnere ambientale per Apur (il laboratorio di progettazione urbana parigina), incaricato di effettuare le rilevazioni."
Il registro, che sarà messo a disposizione della popolazione nell’autunno prossimo, cercherà di stimolare privati cittadini e interi condomini a pensare di istallare un impianto sul tetto della propria casa o del palazzo per la produzione di elettricità a basso impatto ambientale contribuendo così ad abbassare il consumo di combustibili fossili e il rilascio di inquinanti.
Per affermare l’impegno solare della capitale francese il Comune inaugurerà entro la fine dell’anno la più grande centrale fotovoltaica della città. Localizzato sul tetto della Sala Pajol, l’impianto fotovoltaico misurerà 3500 metri quadrati di superficie che daranno un importante contributo al raggiungimento dell’obiettivo parigino che entro il 2020 stima di produrre da fonti alternative il 30% dell’energia necessaria.

martedì 22 maggio 2012

Obama tassa il mercato pv cinese

Il settore manifatturiero tira un sospiro di sollievo dopo l’annuncio di Obama, deciso ad imporre nuove tasse ai produttori cinesi di moduli pv. Ma adesso si teme per la diffusione degli impianti



L’amministrazione Obama avrebbe imposto consistenti dazi sull’importazione di moduli solari dalla Cina. La decisione arriva in risposta alle polemiche diffuse dal comparto industriale dopo le difficoltà legate alla saturazione del mercato.
La decisione è stata accettata con positività dai comparti industriali nazionali, che stavano subendo la concorrenza di prodotti a basso anche se, di contro, la decisione di prezzi più consistenti per l’acquisto di moduli solari potrebbe rallentare la crescita della diffusione degli impianti sul territorio.
“La decisione odierna potrebbe avere un impatto sul mercato statunitense per i produttori cinesi, dato che inizieranno a non ottenere più il vantaggio che hanno ottenuto come risultato del loro commercio illegale”, ha detto in un comunicato la Coalition for American Manufacturing Solar Panel. “Tuttavia, – prosegue il comunicato – questo non distruggerà la crescita del solare né ostacolerà la crescita del numero di impianti negli Stati Uniti”. Ma quest’ultima affermazione però non convince gli economisti e gli analisti che temono invece il blocco della richiesta di nuove centrali.

lunedì 21 maggio 2012

L’Arabia Saudita investe 100 mld nelle rinnovabili

Vento e sole, ma anche geotermia, saranno le fonti energetiche rinnovabili protagoniste della rivoluzione energetica che l’Arabia Saudita condurrà nei prossimi 20 anni



L’impegno dell’Arabia Saudita per le rinnovabili si traduce in un investimento da 100 miliardi di dollari. Le previsioni annunciano che la quantità di energia generata dal vento sarà simile a quanto prodotto sfruttando il fotovoltaico. Nonostante la nazione sia il principale esportatore mondiale di petrolio e detentore dei giacimenti più grandi del pianeta l’interesse per le energie rinnovabili sta trovando largo spazio nei programmi di sviluppo del paese, con il progetto di istallare 54 GW di nuova potenza green nei prossimi 20 anni.
Come già annunciato l’obiettivo punta a potenziare il settore solare con 41 GW solari entro il 2032, di cui 25 GW di termodinamico e 16 GW di fotovoltaico e aggiungendo 9 GW di potenza eolica. Secondo il ministro saudita del petrolio Al-Naimi, il programma mira a “catapultare l’Arabia Saudita al gruppo dei leader mondiali nello sviluppo delle energie rinnovabili”. L’ulteriore scopo è riuscire a produrre da fonti alternative un terzo della domanda di energia elettrica del paese. “Sappiamo che estrarre petrolio dal sottosuolo non crea molti posti di lavoro”, ha aggiunto il ministro. Per realizzare questi obiettivi l’​​Arabia Saudita ha organizzato due turni di aste  per quattro diverse tecnologie (compresa la geotermia): la prima si terrà nel 2013 per l’assegnazione di 650 MW e un altro nel 2014 con 1.050 MW, entrambi per la costruzione di impianti eolici.

domenica 20 maggio 2012

Nuovo appello: decreti rinnovabili, modifica o blocco

Senza una profonda revisione dei testi su Rinnovabili Elettriche e V Conto Energia, scrivono le sei associazioni “sarebbe persino meglio non esprimere alcun parere e non avere nessun provvedimento”



Va ampliandosi il fronte fautore di una modifica da parte delle Regioni ai decreti sulle rinnovabili elettriche e sul fotovoltaico. Dopo le mozioni approvate in Senato, e gli appelli della parte politica, dei sindacati e del comparto associazionistico e degli enti locali anche Fondazione per lo Sviluppo sostenibile, Greenpeace Italia, Kyoto Club, Legambiente, Symbola e WWF Italia si uniscono al coro dei no riservato ai testi dei due decreti in questione. Firmando un comunicato congiunto le sei associazioni chiedono oggi al Presidente della Conferenza così come a quelli delle Regioni di intervenire sui provvedimenti con una modifica sostanziale che possa accompagnare la necessaria riduzione degli incentivi con un alleggerimento degli oneri burocratici.
Il suggerimento offerto è quello di adottare un approccio “molto più efficiente ed efficace” imperniato su taglio tariffario automatico al momento del superamento di scaglioni di potenze prefissate. “Si impedirebbe così la corsa alle installazioni e il mercato si autoregolerebbe. Ad esempio, riducendo per il fotovoltaico la tariffa del 2% ogni 150 MW installati, si otterrebbe lo stesso valore previsto dalla tariffa per il quinto semestre avendo installato 3 GW senza l’incubo dei registri”. “Crediamo quindi – continua la nota stampa – che le Regioni e le Istituzioni locali debbano richiedere una profonda revisione dei decreti altrimenti sarebbe persino meglio non esprimere alcun parere e non avere nessun provvedimento”.

venerdì 18 maggio 2012

Uk: il governo posticipa i tagli al feed-in-tariff

Il progetto non è stato presentato nei termini di legge, di conseguenza i tagli agli incentivi al fotovoltaico subiranno un ritardo



I tagli agli incentivi per il solare britannico subiranno un ritardo. Ad affermarlo lo stesso governo, confermando che la mancata presentazione della proposta nei regolari termini temporali di legge avrebbe posticipato l’entrata in vigore dei tagli, previsti dal I luglio prossimo. Ma ieri il ministro del Cambiamento Climatico, Greg Barker, ha annunciato il posticipo dei tagli affermando “Abbiamo ascoltato le raccomandazioni dell’industria, per questo stiamo pensando di tornare sui nostri passi e ridurre la mole dei tagli per il feed-in-tariff riservato al fotovoltaico” senza dare notizia della mancata presentazione delle richieste.
Questo ritardo sta facendo tirare un sospiro di sollievo all’industria del solare, che spera il governo aspetti fino alla ripresa del mercato per modificare il regime di tariffazione. Gli ultimi dati di settore dimostrano infatti che il numero di impianti registrati alla scorsa settimana è sceso a 912 (4 MW di capacità istallata) contro migliaia di istallazioni effettuate nei mesi di febbraio e marzo. Ritardare gli incentivi, ha inoltre confermato il ministro ombra all’energia, Caroline Flint, potrebbe bloccare la corsa del paese verso il raggiungimento dell’obiettivo che mira a istallare una potenza di 22 GW entro il 2020. Durante le ultime 4 settimane, infatti, la capacità totale istallata nel paese è salita a 17 GW contro una media settimanale dello scorso anno registrata a 71 MW. Di questo passo, hanno calcolato gli esperti, ci vorranno 169 anni, e non 8 per raggiungere gli obiettivi energetici del paese.
Per questo la Solar Trade Association ha chiesto un incontro con il ministro Baker per discutere su come rilanciare il mercato sollecitando il governo a ritardate i tagli al sistema di incentivazione.




giovedì 17 maggio 2012

In Sicilia il fotovoltaico sposa le terre abbandonate

Approvate dalla regione le procedure di attuazione per la classificazione di terre incolte e abbandonate e le relative modalità di notifica ai proprietari



Il sole siciliano dà il benvenuto ad un felice sposalizio: quello tra gli impianti fotovoltaici e i suoli in disuso. Sono state approvate ieri importante novità in tema di procedure di attuazione per la classificazione delle terre incolte. L’ok formale è arrivato dal dirigente generale del dipartimento per gli Interventi strutturali dell’assessorato regionale alle Risorse agricole ed alimentari, Rosaria Barresi, che ha dato il via libera anche alle relative modalità di notifica ai proprietari, così come norma il quarto conto energia. La catalogazione ha un obiettivo ben preciso: permetterà ai proprietari agricoli che hanno installato, o intendono installare impianti fotovoltaici a terra di usufruire degli aiuti governativi dell’attuale feed-in-tariff.
“Potranno accedere ai contributi – si accede sul portale della regione Sicilia – solo i proprietari di terreni privati che, negli ultimi cinque anni non hanno beneficiato di sostegni economici regionali, nazionali e comunitari, che non abbiano utilizzato i terreni per uso agricolo e neppure zootecnico, e che abbiano presentato istanza all’ufficio competente per l’istallazione degli impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in aree agricole entro i termini stabiliti”. La classificazione dei terreni avverrà tramite l’utilizzo delle aerofotografie degli ultimi cinque anni a disposizione dall’amministrazione regionale.

mercoledì 16 maggio 2012

FV al ‘calcio d’inizio’: 1500 moduli per lo stadio Maracana

I componenti solari verranno posizionati sull’anello metallico che recinge tutta la parte superiore del campo sportivo



L’Estadio do Maracana, uno dei più importanti e leggendari stadi di calcio in Brasile che nel 2014 ospiterà la nuova finale di Coppa del Mondo FIFA, diventerà presto “green” grazie ad un recente accordo di partneship siglato tra la holding cinese Yingli Green Energy insieme alla Light ESCO, EDF Consultoria e lo Stato di Rio de Janeiro, per la fornitura di energia solare da installare lungo tutta la copertura del campo sportivo. In particolare, sull’anello metallico che circonda la parte superiore dello stadio verranno posizionati ben 1.500 moduli fotovoltaici prodotti dalla Yingli Green Energy.
“La sostenibilità – ha dichiarato Federico Addiechi, Responsabile Corporate Social Responsibility FIFA – è uno punti chiave della nostra vision per la Coppa del Mondo FIFA 2014.” “Ci auguriamo – prosegue Addiechi – che questo progetto chiave possa diventare il catalizzatore per incentivare altri campi di calcio ad installare impianti solari fotovoltaici in tutto il Brasile, in modo tale da aumentare la produzione e l’uso della potenza delle rinnovabili nel paese.” Della stessa opinione Liangsheng Miao, a.d. di Yingli Green Energy, che ha riconosciuto l’importanza di poter fornire i prodotti della sua azienda allo “stadio più riconoscibile in Brasile, lavorando con due dei leader principali di produzione di energia elettrica e di energia solare nel paese”. L’Estadio do Maracana fu inaugurato nel 1950 per ospitare la Coppa del Mondo FIFA 1950 e all’epoca, era considerato il più grande stadio al mondo per “capacità di pubblico”. Attualmente può contenere fino a 82.238 spettatori.

lunedì 14 maggio 2012

La nanotecnologia al servizio del solare europeo

Il progetto, con un budget totale di 10 milioni di euro, mira a realizzare una svolta nel rapporto costi-efficienza dei dispositivi fotovoltaici e moduli basati sulla tecnologia a film sottile



Sviluppare celle e moduli fotovoltaici più efficienti ed economicamente più convenienti continua ad essere una delle priorità dell’Unione Europea. Per aiutare ad indirizzare al meglio sforzi ed impegni in questa direzione è nato il progetto SCALENANO (Development and scale-up of nanostructured-based materials and processes for low-cost high-efficiency chalcogenide-based photovoltaics’) a cui sono già stati assegnati ben 7,5 milioni di euro nell’ambito del Settimo programma quadro dell’UE (7 ° PQ). Guidati dall’Istituto per la ricerca energetica della Catalogna , i partner dell’iniziativa stanno sviluppando e scalando nuovi processi basati su materiali nanostrutturati per la generazione di dispositivi solari ad alta efficienza, meno costosi e che soddisfino i requisiti di produzione di massa.
Il team, composto da esperti provenienti da Francia, Germania, Ungheria, Italia, Lussemburgo, Svizzera e Regno Unito, sta attualmente impiegando sofisticati strumenti di ricerca per esaminare le modalità con cui ottimizzare il processo di combinazione e cottura dei prodotti chimici, per creare i materiali richiesti dalle celle solari. Sotto i riflettori della squadra di SCALENANO finiranno i calcogenuri in CIGS (Cu (In, Ga) Se 2) impiegati per realizzare fotovoltaico a file sottile di ultima generazione. Allo scopo verrà impiegato un forno di ricottura termica rapido, che riducendo il tempo richiederà anche meno energia abbassando i normali costi di produzione. “Siamo entusiasti di iniziare e siamo fiduciosi di avere gli strumenti e la capacità per contribuire in modo significativo all’innovazione”’, ha commentato Phillip Dale dell’Università di Lussemburgo. “Siamo ansiosi di collaborare con i nostri partner di ricerca”.

venerdì 11 maggio 2012

Quinto (V) Conto Energia: le prime modifiche al testo

Spuntano nuove ipotesi tra cui il posticipo di 3 mesi dell’entrata in vigore, il riconoscimento di un bonus per impianti con componentistica ‘Made in UE’ sopra i 100 kW e la distinzione tra opera privata e opera pubblica



Primi rumors su decreti rinnovabili, i provvedimenti che normano gli incentivi alle eco-energie italiane al momento in mano alla Conferenza Stato-Regioni. Le indiscrezioni iniziate a circolare, riguardano in particolare la bozza del V Conto Energia, il documento che più di tutti continua a preoccupare ed allarmare il comparto. Lo schema del provvedimento avrebbe infatti ricevuto dalla riunione tecnica della Conferenza alcune proposte di modifica che, stando a quanto rivelato in queste ore da Stefano Saglia, capogruppo Pdl in Commissione Attività Produttive alla Camera dei Deputati, “non creerebbe eccessivi stravolgimenti al settore”.
A cambiare sarebbero pochi elementi come la data di entrata in vigore del nuovo “Feed-in-Tariff”, che verrebbe posticipata dal 1° luglio al 1° ottobre 2012. Novità anche sul fronte dell’etichetta “Made in Europe” che entrerebbe a far parte dei criteri di priorità per l’accesso ai Registri. “Tra le tante proposte emendative recepite dai tecnici dei ministeri competenti (Ambiente e Sviluppo Economico), – ha spiegato Saglia – le più sostanziali riguardano l’inserimento del Made In tra i criteri di priorità per l’accesso ai registri, la possibilità di riconoscere una tariffa premiante per chi utilizza componentistica Made In per gli impianti sopra i 100 kW e per chi sostituisce l’amianto con i pannelli. Si tratterebbe di una tariffa di 3 centesimi cumulabili tra di loro con una riduzione del 10% della tariffa base degli incentivi”. Tra le ipotesi di modifiche anche quella di innalzare la taglia degli impianti per l’ingresso ai registri e soddisfare quanto richiesto in sede di discussione dalle Regioni, ovvero applicare una distinzione tra l’opera privata e l’opera pubblica. Nel primo caso rimarrebbe la soglia di 12 kW, alzando invece il limite della seconda a 50 kW.


giovedì 10 maggio 2012

Fotovoltaico senza incentivi: e adesso?

Una relazione economica redatta dagli esperti di ABA Impianti dimostra come il fotovoltaico abbia ancora lunga vita anche senza aiuti da parte dello Stato



Il Quinto Conto Energia, il Decreto Legislativo approvato dal Governo in materia di incentivazione per la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, continua a far discutere. In particolar modo su ciò che realmente avverrà dopo il prossimo 1° luglio 2012, giorno in cui il Decreto entrerà ufficialmente in vigore. Di certo, almeno per ora, se ne conosce il suo contenuto che prevede il taglio degli incentivi del 32-36% e fissa il registro obbligatorio per gli impianti di potenza superiore ai 12 kW, così come i nuovi limiti agli impianti incentivabili: 80 milioni di euro a semestre per gli impianti fotovoltaici, 10 milioni a semestre per gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative e 10 milioni per gli impianti fotovoltaici a concentrazione.
Molti – a questo punto – sono i quesiti che si rivolgono gli addetti ai lavori e non solo, soprattutto in merito all’effettivo ritorno economico dei nuovi impianti, proprio nell’ottica di parziale o totale assenza di incentivi statali; quesiti a cui ancora pochi riescono a dare un’adeguata risposta.
Ci ha provato ABA Impianti, azienda specializzata nel campo delle energie rinnovabili ed eco-sostenibili, per mezzo di un’apposita relazione economica su un ipotetico impianto fotovoltaico da realizzare nel Centro Italia.
Più in particolare, i tecnici dell’azienda di Trezzano sul Naviglio (Milano) hanno preso in esame un piccolo impianto da 72 kWp, ricavato sul tetto di un edificio, con un consumo annuo di 100.000 kWh e un consumo contemporaneo di energia prodotta (70%) pari a 70.000 kWh, ossia quello di un’azienda attiva sia durante le ore mattutine sia durante le ore pomeridiane, che assicuri un rendimento pari a 1.400 kWh/kWp.
Si tratta di un impianto con un costo di realizzazione stimato di 93.000 euro e un costo di manutenzione di circa 4.500 euro l’anno; spesa, quest’ultima, relativa a un servizio di tipo “premium”, ossia comprendente la pulizia e il controllo, oltre alla garanzia di produzione nel tempo.
Considerando un tasso d’interesse annuo del 5%, lo staff di ABA ha quantificato un risparmio dei consumi contemporanei di circa 11.000 euro, anche in considerazione del prelevamento diretto dell’energia dal sistema fotovoltaico, del continuo aumento del costo dell’energia stessa e, non ultimo, del contributo in conto scambio, che comprenderebbe i 30.000 kWh immessi nella rete, e successivamente rivenduti, per un valore di circa 4.300 euro.
I dati emersi da un’osservazione di cinque anni (anno 2017) riportano difatti un valore di energia prodotta pari a 97.621 kWh, un risparmio dei consumi contemporanei che si aggira attorno agli 11.825 euro, un contributo in conto scambio di poco superiore ai 4.385 euro e spese annuali per 4.967 euro.
Dall’analisi del sistema nell’arco di tempo di 20 anni (con termine il 31 dicembre 2032) e calcolando l’usura dell’impianto e il continuo aumento dei costi dell’energia, invece, la stima del risparmio/autoconsumo raggiungerebbe un valore di oltre 17.000 euro, mentre il contributo in conto scambio sarebbe pari a poco meno di 4.000 euro e le spese annuali di manutenzione ammonterebbero a circa 350 euro.
Naturalmente, l’analisi – del tutto teorica – è vincolata al reale abbassamento del prezzo dei materiali utilizzati, come moduli, inverter, e infrastrutture, previsto per i prossimi anni: nel calcolo degli anni successivi al primo, difatti, vengono considerati il coefficiente di degradazione dell’impianto, il tasso d’inflazione e il tasso di rendimento attivo del capitale accumulato.
Nonostante la mancanza di incentivi governativi, quindi, il ritorno economico sarebbe ugualmente positivo e, soprattutto, effettivamente quantificabile. A tal proposito, Alessandro Stefanizzi, Managing Director di Aba Impianti, tiene a sottolineare: “Il settore del fotovoltaico non teme la fine degli incentivi, poiché è in grado di realizzare ugualmente impianti efficienti e remunerativi, anche in virtù della diminuzione dei costi dei materiali legati alla progettazione e all’implementazione degli impianti fotovoltaici prevista nei prossimi anni. Le voci relative a un abbassamento o a una totale eliminazione degli incentivi statali si sono susseguiti ormai da molto tempo, ma il dibattito colpisce la nostra filiera in modo assai relativo, poiché si ha la consapevolezza di poter fare ugualmente bene, prospettando soluzioni ottimali anche in totale assenza di incentivi”.

mercoledì 9 maggio 2012

Stati Generali delle Rinnovabili: le proposte di modifica

Oltre 20 associazioni di settore si sono riunite ieri per presentare le loro proposte di modifica ai Decreti Rinnovabili e al V Conto Energia 


Mentre il tempo continua a scorrere drammaticamente verso la possibile scelta di un quadro normativo che, attraverso i nuovi decreti sulle FER e il V Conto Energia, metterà duramente a repentaglio l’intero comparto delle energie rinnovabili, più di 20 associazioni di settore, si sono incontrate ieri a Roma per presentare le loro contro-proposte in vista della prossima Conferenza Stato-Regioni. Tanto per essere chiari: ridefinendo le modalità di incentivazione alle rinnovabili, si rischierà, molto probabilmente, di affossare un settore che, in controtendenza con la crisi, conta 100.000 posti di lavoro e che ha coperto il 26% della produzione elettrica nazionale nel 2011. Secondo fonti dell’Adnkronos, gli Stati Generali delle Rinnovabili hanno quindi esposto con urgenza le seguenti richieste:
  1. Una rapida emanazione da parte del Governo, (previa consultazione con le parti interessate), di un nuovo decreto sulle rinnovabili termiche, insieme alla definizione degli obiettivi dei certificati bianchi al 2020 e delle norme per l’immissione in rete con incentivazioni sul biometano.
  2. Produzione elettrica da FER: abbandono del sistema dei registri e dei limiti annui allo sviluppo delle diverse tecnologie, da sostituire con un meccanismo di riduzione della tariffa che si autoregoli in funzione del volume di installazioni. Per il fotovoltaico in particolare, la richiesta è quella di tornare al limite di 7 miliardi (già indicato nel IV conto energia).
  3. Introduzione di un “periodo transitorio” di 3 mesi, prima dell’attuazione del nuovo quadro regolatorio,  dalla data di raggiungimento del tetto di spesa previsto e possibilità di usufruire, per il FV, dello scambio sul posto anche agli impianti sopra i 200 kW come percorso alternativo agli incentivi.
  4. Produzione elettrica da FER non fotovoltaiche: innalzamento delle soglie per l’accesso alle aste ad almeno 10 MW (e 50 MW per l’eolico) ed  aumento del tempo consentito per la costruzione degli impianti più complessi.
Per Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, intervenuto oggi durante l’assemblea degli Stati Generali: – “Quella di oggi è una giornata importante perché l’intero mondo delle rinnovabili termiche, elettriche e dell’efficienza energetica, ha parlato con una sola voce, per esprimere proposte precise che verranno consegnate alla conferenza Stato-Regioni che si apre domani”.

martedì 8 maggio 2012

Il mercato solare non abbasserà la testa

Nel 2012 il settore del fotovoltaico mondiale continuerà a mostrare un andamento discreto. Prosegue il calo dei prezzi sull’intera filiera



I tagli che i maggiori sistemi incentivanti il solare stanno subendo, non intaccheranno la crescita del fotovoltaico mondiale. Anche questo 2012 il settore continuerà seppure con trend più discreti, ad avanzare in termini di potenza installata, al punto da far ipotizzare un mercato di quasi 27 GW anche per l’anno in corso. A disegnare questo quadro previsionale è l’Italian PV Summit, roadmap to grid parity, l’appuntamento internazionale che da quattro anni precede l’apertura della tredicesima edizione della mostra-convegno internazionale Solarexpo. La due giorni veronese non poteva capitare in un momento più delicato e al tempo stesso complesso per il comparto del solare, oggi in piena fase di transizione verso l’età matura e la grid parity, come sottolineato da Paolo Frankl, capo della divisione Energie Rinnovabili dell’International Energy Agency (IEA), che ha aperto i lavori della conferenza.
Secondo i dati emersi dalla prima giornata dell’Italian PV Summit, i due mercati leder, vale a dire Germani e Italia, continueranno ad influenzare la domanda seppure con modalità differenti.
“In Germania si prevede che il mercato avrà volumi pressoché simili a quelli del 2010 e 2011, con circa 6,9 GW, - ha piega Stefan De Haan, analista di IHS - grazie soprattutto a una spinta nella seconda parte dell’anno e un’accelerazione del mercato per l’edilizia residenziale e commerciale che in alcuni casi, grazie al crollo dei prezzi, potrà avvicinarsi alla grid parity (prezzo del kWh prodotto dal sistema FV uguale o inferiore a quello acquistato dalla rete)”.
Anche per il Belpaese si profila una circostanza simile in alcuni segmenti di mercato, nonostante nel corso di questo 2012 si preveda una riduzione della potenza istallata (circa 2,5 GW). A mantenere il comparto “in una posizione più in linea di galleggiamento con l’attuale overcapacity”, secondo De Haan sarà la domanda della Cina (oltre 4 GW) e degli Stati Uniti (circa 3,5 GW), a cui si aggiungerà quella di Giappone (quasi 2 GW) e India (più di un GW), insieme ad altri più piccoli mercati emergenti. Tutt’altro discorso quello relativo ad offerta e prezzi; quest’ultimi hanno segnato un vero picco storico nel 2011, con i moduli al silicio che hanno operato un taglio del 45% tra il primo trimestre 2011 e il primo del 2012 pronti a toccare lo 0,60 €/W entro la fine dell’anno e le celle il cui calo è stato addirittura valutato del 58%. Ancora più ampi i decrementi per i wafer (-63%) e per il polysilicon (-65%). Una riduzione drammatica che secondo Stefan De Haan dovrebbe però potersi stabilizzare a fine 2012.

domenica 6 maggio 2012

Solare in area pubblica, come la Sicilia vuole destinare 300mila mq ad impianti rinnovabili

Dalla Sicilia arriva una bella iniziativa, che potrebbe rappresentare un esempio da seguire per le altre regioni italiane. Ben 300 mila metri quadrati di terreni, oggi in buona parte lasciati incolti, verranno destinati dalle istituzioni di Palermo alla realizzazione di centrali energetiche a tecnologia solare fotovoltaica.
Il progetto, ormai in dirittura d’arrivo, è stato messo a punto dall’assessorato regionale all’Economia.

Alla Regione – e ai contribuenti – l’opera costerà solo 35 mila euro: il parco fotovoltaico verrà invece posizionato da un’impresa locale, nominata dopo regolari procedure di concorso. Gli impianti avranno una potenza massima aggregata di 50-60 MWp, raggiungibile anche attraverso più impianti replicabili della potenza minima di 5 MWp per i terreni e di 50kWp per i fabbricati.

I tecnici incaricati hanno eseguito uno studio di prefattibilità su tre terreni pubblici, dove potenzialmente potrebbero sorgere le centrali: a Menfi in contrada Gurra Mortelluzze; a Militello Val di Catania, contrada Ambelia; a Ragusa-Molesine.

La notizia giunge a breve distanza dall’avvio a Caltagirone, in provincia di Catania, di una centrale da 11MWP. Una delle più grandi costruite in Trinacria, in grado di coprire il fabbisogno annuale di elettricità di circa 5.000 famiglie, nel contempo tagliando di 8.900 tonnellate le emissioni di anidride carbonica. Ma c’è anche un risvolto positivo sull’occupazione, l’impianto ha infatti contribuito anche a creare un importante numero di posti di lavoro diretti e indiretti.

C’è poco da aggiungere, questi investimenti sulle fonti di energia pulita meritano ampiamente il pollice alto!

Fonte (tuttogreen.it)
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venerdì 4 maggio 2012

Solar World Gt fa tappa a Napoli

Alimentata esclusivamente ad energia solare, la macchina elettrica della Solar World Gt ha fatto tappa a Napoli per poi dirigersi verso Roma all’insegna della mobilità green



Ha fatto tappa ieri a Napoli, in piazza Municipio, l’automobile solare che sta facendo il giro del mondo sfruttando esclusivamente la copertura composta da moduli fotovoltaici. Partita ad ottobre 2011, l’auto solare di Solar World Gt dopo aver percorso 11.660 km attraversando Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti d’America continuerà a viaggiare senza utilizzare nient’altro che l’energia fotovoltaica. Promossa per la tappa partenopea dall’Agenzia napoletana per l’Energia e l’Ambiente, è stata inoltre supportata da Sonepar Italia, azienda di spicco del settore fotovoltaico.
Il tour, che si concluderà a dicembre in Australia, farà prossimamente tappa in Italia a Roma per poi attraversare Russia e Cina. Giunta a Napoli la vettura a Napoli ha simboleggiato l’interesse dell’amministrazione per la mobilità alternativa e la riduzione degli inquinanti correlati al settore trasporti. Portando a conclusione il tour l’automobile solare segnerà il record per non aver utilizzato alcun carburante oltre all’energia prodotta da fonte rinnovabile.

Altre foto dell'auto solare in giro per le strade di Napoli:

giovedì 3 maggio 2012

Le iene: Il costo delle energie rinnovabili

Segnaliamo il servizio fatto dalla "iena" Giulio Golia sul reale costo delle energie rinnovabili.
Oltre ad analizzare l'effettivo peso del costo delle rinnovabili sulla bolletta, c'è anche un interessante intervista a Valerio Natalizia, presidente del Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane.


Collegatevi al seguente link per guardare il video:
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/297853/golia-energie-rinnovabili.html


martedì 1 maggio 2012

5° Conto Energia, 4 proposte “migliora-decreto”

Natalizia: “approvare senza modifiche il 5° Conto Energia significherebbe vanificare gli oltre 5,6 miliardi €/anno già impegnati per i prossimi 20 anni”


La bozza del 5° Conto Energia continua a raccogliere interventi propositivi da parte dalle associazioni di settore che, dopo esser scese in piazza a fianco delle organizzazioni ambientaliste, aspettano ora i risultati della Conferenza Stato-Regioni. Il testo, così come uscito dal Ministero dello Sviluppo, non soddisfa molti, anzi troppi. E’ il caso ANIE/GIFI che oggi ha inviato a Governo e Regioni un documento contenente alcune idee, condivise con la base associativa, affinché il nuovo Conto Energia assicuri continuità al mercato fotovoltaico, garantendo prospettive di sviluppo all'industria nazionale.

L’associazione suggerisce innanzitutto un innalzamento del budget indicativo di incentivazione a 7 miliardi di euro l’anno e lo slittamento al 1° settembre 2012 della data di entrata in vigore del nuovo sistema d’incentivi; ANIE/GIFI richiede inoltre la tutela degli investimenti avviati per i grandi impianti in corso di costruzione e/o già connessi ma non a registro e per gli impianti iscritti a registro che non hanno comunicato la fine lavori e l’individuazione di opportune forme di incentivazione a sostegno e sviluppo dell’industria nazionale.
“Un V Conto Energia – dichiara Valerio Natalizia, Presidente GIFI-ANIE – con i contenuti così come riportati nella bozza del Ministero dello Sviluppo Economico, in un settore che è già stato fortemente colpito da numerose e penalizzanti modifiche negli ultimi 18 mesi, ha effetti fortemente destabilizzanti per l’intero comparto, in quanto contiene provvedimenti decisamente restrittivi per lo sviluppo del mercato e senza aperture a soluzioni innovative già esistenti che contribuirebbero ad una migliore integrazione del fotovoltaico nel panorama energetico nazionale.” “Approvare senza modifiche il V Conto Energia – conclude Natalizia – significherebbe vanificare gli oltre 5,6 miliardi €/anno già impegnati per i prossimi 20 anni mettendo in discussione la sopravvivenza delle aziende italiane. Auspico che il Governo e le Regioni apportino le modifiche essenziali proposte per permettere all’industria nazionale di continuare a creare benefici economici, ambientali e sociali per il Sistema Paese.”