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sabato 3 novembre 2012

Silicio nero, dal wafer alla cella senza spendere troppo

La Natcore è riuscita a produrre, per la prima volta nei propri laboratori, una cella solare in silicio nero attraverso un processo produttivo scalabile e basso costo


L’impegno degli scienziati della Natcore Technology Inc. è stato premiato. Gli ingegneri della società sono riusciti a produrre per la prima volta una cella solare in silicio nero attraverso un processo produttivo scalabile e basso costo. Dopo aver migliorato la tecnica di incisione dei wafer per donare alla superficie una tonalità di nero mai registrata prima, i tecnici della Natcore hanno impiegato la propria metodologia di deposizione su fase liquida (liquid phase deposition – LPD) per fabbricare una cella nel proprio Centro di Ricerca e Sviluppo a Rochester.

La prossima tappa per la nuova cella solare Natcore è il NREL, il Laboratorio del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti con il quale la società ha stipulato un Cooperative Research & Development Agreement (CRADA). Il NREL ha recentemente prodotto celle solari con un’efficienza del 18,2% con processi tuttavia meno adatti alla produzione di massa. In base ai termini dell’accordo, i due partner lavoreranno insieme utilizzando tecnologia di passivazione a basso costo della Natcore per raggiungere o superare quella efficienza grazie al fotovoltaico nero. Questo obiettivo potrebbe essere ottenuto combinando la tecnologia LPD con quelle brevettavate dal laboratorio del DoE per la creazione di uno strato nero di silicio antiriflettente integrato in celle solari ad alta efficienza.

Spiega Chuck Provini, Presidente e Amministratore Delegato di Natcore: “Questa cella solare in silicio nero è stata realizzata interamente nel nostro laboratorio. Attualmente il NREL detiene il record d’efficienza per il black silicon, ma  per produrlo hanno impiegato una tecnologia di passivazione che richiede una costosa ossidazione termica. Il nostro processo LPD andrà a sostituire quel passo ingombrante”.
Fonte (rinnovabili.it)

venerdì 16 marzo 2012

“Black Silicon”, conto alla rovescia per la commercializzazione

La tecnologia è stata messa a punto dal National Renewable Energy Laboratory che ha concesso la licenza esclusiva a Natcore Technology per la commercializzazione
Si chiama “Black Silicon Nanocatalytic Wet-Chemical Etch” ed è il processo indicato da molti come la promessa del fotovoltaico di domani. La tecnica è stata messa a punto dai ricercatori del NREL, il laboratorio energetico del Doe statunitense, con l’obiettivo di ridurre al minimo la riflettenza delle celle nei confronti dei raggi solari incidenti e dunque aumentarne l’efficienza di conversione. Gli scienziati americani sono riusciti a dimostrare che il silicio nero, inciso chimicamente per farlo apparire scuro, riesce ad assorbire la quasi totalità di luce che lo colpisce su diverse lunghezze d’onda. Nel dettaglio, il trattamento crea una superficie priva di spigoli vivi per riflettere la luce la cui variazione di profondità consente alla superficie di intercettare un ampio spettro di luce. Per portare il Black Silicon dal laboratorio al mercato, il NREL ha firmato in questi giorni un accordo di cooperazione con la Natcore Tecnology, detentore ora della licenza esclusiva.
Grazie all’intesa prenderà il via una cooperativa di R&S, finanziata con 150mila dollari, che si impegnerà su due obiettivi differenti: ridurre i costi delle celle solari del 2%-3%, e, aumentare la produzione di energia del modulo dal 3% al 10% nel senza l’ausilio di un meccanismo di inseguimento solare. Questi obiettivi potrebbero essere realizzati combinando la tecnologia di deposizione a fase liquida di Natcore con la sopracitata “Black Silicon Nanocatalytic Wet-Chemical Etch”. “La nostra tecnologia creerà una nuova industria americana”, commenta il presidente e amministratore delegato della società Chuck Provini. “Abbiamo cercato per due anni d’ottenere il sostegno finanziario del Dipartimento dell’Energia. Questo costituisce un primo significativo passo”. La compagnia prevede di iniziare le vendite commerciali dei moduli in silicio nero quest’anno.
Fonte (rinnovabili.it)
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