L’impegno degli scienziati della Natcore Technology Inc. è
stato premiato. Gli ingegneri della società sono riusciti a produrre
per la prima volta una cella solare in silicio nero attraverso un
processo produttivo scalabile e basso costo. Dopo aver migliorato la
tecnica di incisione dei wafer per donare alla superficie una tonalità
di nero mai registrata prima, i tecnici della Natcore hanno impiegato la
propria metodologia di deposizione su fase liquida (liquid phase
deposition – LPD) per fabbricare una cella nel proprio Centro di Ricerca
e Sviluppo a Rochester.
La prossima tappa per la nuova cella
solare Natcore è il NREL, il Laboratorio del Dipartimento dell’Energia
degli Stati Uniti con il quale la società ha stipulato un Cooperative
Research & Development Agreement (CRADA). Il NREL ha recentemente
prodotto celle solari con un’efficienza del 18,2% con processi tuttavia
meno adatti alla produzione di massa. In base ai termini dell’accordo, i
due partner lavoreranno insieme utilizzando tecnologia di passivazione a
basso costo della Natcore per raggiungere o superare quella efficienza
grazie al fotovoltaico nero. Questo obiettivo potrebbe essere ottenuto
combinando la tecnologia LPD con quelle brevettavate dal laboratorio del
DoE per la creazione di uno strato nero di silicio antiriflettente
integrato in celle solari ad alta efficienza.
Spiega Chuck Provini, Presidente e
Amministratore Delegato di Natcore: “Questa cella solare in silicio nero
è stata realizzata interamente nel nostro laboratorio. Attualmente il
NREL detiene il record d’efficienza per il black silicon, ma per
produrlo hanno impiegato una tecnologia di passivazione che richiede una
costosa ossidazione termica. Il nostro processo LPD andrà a sostituire
quel passo ingombrante”.
Fonte (rinnovabili.it)
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