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venerdì 20 aprile 2012

Il V Conto Energia in mano alle Regioni

Mercoledì le associazioni delle rinnovabili si sono incontrate con alcune rappresentanze dei Ministeri e delle Regioni per un confronto sulle criticità del nuovo V Conto Energia
Un vero e proprio “mercoledì da leoni” quello che ha portato le più importanti associazioni di categoria delle rinnovabili e dell’efficienza energetica ad organizzare, prima, la manifestazione “Salviamo il futuro delle rinnovabili” (che in mattinata ha mobilitato in Piazza Montecitorio oltre 1500 persone per chiedere una modifica del V Conto Energia e del nuovo Decreto Rinnovabili), e nel pomeriggio, il II incontro degli “Stati Generali delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica” (il primo in programma il 2 aprile scorso). Ed è stato in particolare quest’ultimo appuntamento a dare l’incipit per un confronto serrato tra le rappresentanze di settore, i Ministeri di riferimento e le Regioni, sulle criticità individuate nei decreti alle rinnovabili elettriche e termiche e sul V Conto Energia Fotovoltaico. Tante le sigle coinvolte nella “riunione tecnica”: dall’Aper, al Comitato IFI, Anev, Gifi, Assosolare, Itabia Legambiente ed Ises Italia (solo per citarne alcune), tutte insieme per discutere e presentare proposte di modifica alle nuove misure di incentivazione che rischiano di affossare irrimediabilmente l’intero comparto delle energie rinnovabili.
Il problema però, è che il Governo sembra intenzionato ad andare avanti per la sua strada, stando anche a quanto dichiarato da Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente: – “Questo pomeriggio ci siamo confrontati con Leonardo Senni (Capo del Dipartimento per l’energia del MSE), ma il suo intervento, è stato estremamente inadeguato rispetto alle domande e alle critiche che gli sono state poste riguardo ai decreti.” “Senni – prosegue Zanchini – è venuto qui da noi non apprezzando il metodo di discussione ‘assembleare’ della riunione e ribadendo la necessità di parlare con altre modalità di confronto di provvedimenti così importanti. Questo ovviamente ha fatto arrabbiare tutti i presenti in sala, che su quegli stessi decreti non sono mai stati in coinvolti in precedenza”.
Secondo Zanchini, oltre ad un problema di “approccio metodologico sbagliato” del MSE che ha determinato una scarsa volontà di dialogo con le associazioni di settore, persiste anche un problema di “merito” che riguarda la conoscenza errata delle informazioni riguardanti gli stessi decreti di incentivazione: “Senni ha dato l’impressione oggi, di non conoscere quanto era scritto nel testo del V Conto Energia visto che ha dato dei numeri assolutamente lontani dalla realtà negando ad esempio, che per gli incentivi al fotovoltaico per lo smaltimento dell’amianto ci fossero pesanti penalizzazioni. Mentre invece basta leggere i decreti per capire che ci sarà un taglio degli incentivi fino al 50% proprio in questo settore e che sarà penalizzato più di tutti gli altri.”
A questo punto, se il Governo continuerà a fare “orecchie da mercante” anche le associazioni giocheranno i loro assi nella manica: le Regioni. In vista della prossima Conferenza Stato-Regioni (in programma intorno al 24 maggio) per il passaggio formale dei nuovi decreti da attuare al livello locale, le associazioni potrebbero giocarsela bene, visti i contenuti “anti – incentivanti” che andranno sicuramente a penalizzare i territori. D’altronde non si potrà che arrivare ad uno scontro fondato proprio su una ridotta capacità di giudizio del Governo, preoccupato soltanto di far quadrare i propri conti, anziché avere una visione d’insieme che permetta un sano sviluppo (economico, ambientale ed occupazionale) delle energie rinnovabili.
Su questa linea di pensiero si è ritrovato infatti G.B. Zorzoli, presidente di Ises Italia che sottolinea la necessità di “dialogare con gli assessori regionali e fornire loro gli strumenti che gli consentiranno di sedersi durante la Conferenza Stato-Regioni ed avere le idee chiare su quali saranno i punti da cambiare nei decreti, non solo per il fotovoltaico ma anche per la generazione termica e l’efficienza energetica”. Intanto ha già cominciato a sbilanciarsi favorevolmente la Toscana, con il suo Assessore all’Ambiente Annarita Bramerini: “se il testo del decreto sulle rinnovabili rimarrà invariato, la Toscana darà parere negativo alla conferenza Stato-Regioni. Il nostro Paese rischia di perdere un settore produttivo sostenibile in grado di dare anche occupazione qualificata.

martedì 27 marzo 2012

Quinto Conto Energia: ancora nessuna certezza


Il fermento tra gli operatori del fotovoltaico, il mondo associativo e quello politico testimonia quanto sia alto l’interesse per una questione che non è di nicchia, ma nazionale
Continuano i rumors sulle fantomatiche bozze (pare ne stia circolando più d’una) del V Conto Energia. Apparsi on line lo scorso venerdì, i testi in circolazione hanno fin da subito destato non poca perplessità tra gli operatori, reduci nemmeno un anno fa dal caos che il Decreto Romani ha provocato nel settore e, a buon ragione, preoccupati per quelle che potrebbero essere le ripercussioni di decisioni poco ponderate.
LA RISPOSTA DELLE ASSOCIAZIONI Immediate, ovviamente, sono state le reazioni delle associazioni che in Italia rappresentano il solare, impegnate in dichiarazioni ufficiali, prese di posizione e appelli finalizzati a limitare i danni ai loro associati, un comparto industriale che nel nostro Paese ha contribuito non poco allo sviluppo di un mercato energetico nazionale. La prima dichiarazione in merito è arrivata venerdì scorso dal Presidente di ISES ITALIA, G.B. Zorzoli, che proprio questa mattina ha rinnovato la richiesta già avanzata al Ministro dello Sviluppo Economico (MSE) di aprire immediatamente un tavolo di confronto con tutte le associazioni del settore, ovviamente esteso alle misure di promozione per l’efficienza energetica e per tutte le rinnovabili. Ieri, invece, abbiamo raccolto la posizione di ANIE/GIFI, con la dichiarazione del Presidente, Valerio Natalizia, che si è dichiarato disponibile a collaborare per la definizione di un testo che, oltre a tenere conto delle necessità di tutto il settore energetico, garantisca al fotovoltaico il giusto periodo di transizione per raggiungere la piena competitività e l’indipendenza dagli incentivi. Aspettiamo di vedere quali saranno le prossime mosse e se ci saranno azioni intraprese congiuntamente.
IL MONDO POLITICO Anche sul fronte politico si è mosso qualcosa. Il deputato e responsabile nazionale Organizzazione Italia dei valori (Idv), l’On. Ivan Rota, ha accusato le lobby e i centri di potere di penalizzare il settore dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, un business che Rota ritiene possa dare un grande impulso alla nostra economia. Per l’On. Rota, infatti, se l’MSE dimezzasse gli incentivi per costruire impianti fotovoltaici anche di piccola taglia, da una parte le banche non finanzierebbero più i progetti “verdi”, dall’altra circa 100mila posti di lavoro del comparto sarebbero messi a rischio. Gravissimo poi il giudizio dell’Onorevole sulla presunta stesura della bozza diffusa da parte di un’analista dell’Enel. “Sarebbe una cosa gravissima – ha commentato Rota – di certo non può essere affidato al più grande operatore elettrico italiano il futuro delle energie rinnovabili. È il solito problema del controllato che diventa controllore di se stesso. Speriamo che il Ministro Passera e il Governo ci diano al più presto spiegazioni”.
LE SMENTITE DI ENEL E MSE E le spiegazioni non si sono fatte aspettare, con smentite da parte dei soggetti coinvolti. ENEL ha infatti affermato di non aver mai scritto o contribuito alla stesura di bozze di decreti ministeriali sul V Conto Energia né fornito commenti ai testi che da qualche giorno stanno circolando sulla rete. “È in corso un’indagine interna informatica – si legge nel comunicato diffuso oggi – per verificare eventuali manipolazioni che attribuirebbero a collaboratori dell’azienda l’origine del file pubblicato su alcuni quotidiani online”. L’azienda ha aggiunto anche che tutelerà le proprie ragioni nelle sedi più opportune. Più lapidaria, invece, la dichiarazione uscita stamani sul sito dell’MSE, nella quale si leggono testuali parole: “La notizia circolata su alcuni organi di stampa secondo cui Enel avrebbe inviato al Mise una bozza di decreto relativa agli incentivi per il fotovoltaico è, ovviamente, del tutto infondata”.
Fonte (rinnovabili.it)
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