sabato 10 dicembre 2011

News Fotovoltaico: La corsa al sole di IKEA

L’azienda svedese continua ad ampliare il programma solare concepito nel 2006 e che già nel prossimo anno porterà a numerose nuove installazioni.
Entro il 2012, 33 dei 44 stores statunitensi saranno solarizzati!

Il colosso dell’arredamento low cost IKEA è pronto a espandere il proprio ambizioso programma solare negli Stati Uniti: 33 dei 44 punti vendita statunitensi, infatti, saranno dotati di impianti fotovoltaici. Annunciata nel 2010, l’iniziativa può già contare 13 impianti operativi a tutti gli effetti, di cui 10 completati durante quest’anno, a cui se ne aggiungeranno altri 20: 10 nella zona Sud-Ovest degli Stati Uniti e 10, invece, già pianificati e attualmente in attesa del completamento delle procedure autorizzative, che saranno completati entro la fine dell’estate 2012. In particolare, queste ultime installazioni interesseranno 45.360 pannelli fotovoltaici, per una capacità installata complessiva di 10,7 MW e una produzione di elettricità annua di circa 15,2 milioni di chilowattora.

Oltre agli impianti fotovoltaici installati sui tetti degli edifici, IKEA ha pensato anche di dotare i punti vendita di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Nove i negozi interessati, tra Arizona, Oregon, California e Washington, da un progetto iniziato la scorsa estate e grazie al quale, entro il prossimo anno, saranno implementati 30 punti di ricarica. L’impegno ambientale di IKEA non è una novità: le energie rinnovabili e la sostenibilità sono due colonne portanti su cui l’azienda ha sempre contato e delle quali oggi ha capito anche il vantaggio economico. L’obiettivo finale dell’azienda svedese è quello di rendere energeticamente autonomi gli stores, i centri di distribuzione e gli edifici aziendali di tutto il mondo.

Fonte (Rinnovabili.it)
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giovedì 8 dicembre 2011

News Fotovoltaico: Il più grande pannello fotovoltaico del mondo sul catamarano Planet Solar per il giro del mondo

Sembra un’astronave fotovoltaica e quell’omino piccolo piccolo con la giacca verde potrebbe esser il capitano Spock del terzo millennio. Invece quello che vedi nella foto è il modello del catamarano Planet Solar, il prototipo d’imbarcazione su due scafi con il mega-pannello fotovoltaico. Sistema ideale per andar per mare, decisamente più eco-sostenibile di quella pacchianate usate in Coppa America e spacciate per finte-vele.

Puntualissima Fresna aveva parlato del catamarano Planet Solar due anni fa quando il progetto di Knierim Yachtbau era stato soltanto annunciato. Il Planet Solar è un progetto che ha visto i riflettori dei media durante la scorsa settimana nell’arsenale dell’HDW a Kiel, in Germania alla presenza del proprietario e dei due skipper Raphael Dmoja, 38enne svizzero, e Gerard d’Aboville, francese.

E’ la più grande imbarcazione con i pannelli solari al mondo: monta pannelli fotovoltaici per oltre 500 metri quadrati pronti a fornire energia per un giro del mondo. Partenza con scali “sponsorizzati” presso Ammburgo, Londra, Parigi (come faranno ad andarci in barca?) New York, San Francisco, Singapore e Abu Dhabi.

In cambio di pubblicità sui suddetti scali, la Sunpower ha offerto i 38mila pannelli solari di ultima generazione, scuri e capaci di produrre il 22% di elettricità in più rispetto ai modelli attualmente in commercio. Per sognare un po’, ecco la fotogallery della Planet Solar e le foto della presentazione del Planet Solar, chi non si farebbe un giretto lì sopra?

Fonte (ecowiki.it)
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News Fotovoltaico ed Eolico: Solare ed Eolico nel centro di Perugia

La “pensilina” della foto si chiama “energy roof” ed e’ stata pensata come ingresso alla Perugia sotterranea. Il sistema e’ in grado di produrre energia sia dal vento che dal sole. Lo strato superiore e’ composto da vetri fotovoltaici, che lasciano filtrare la luce naturale e si orientano automaticamente per massimizzare la resa. Al centro della struttura trovano posto cinque turbine eoliche.
L’energy roof misura 80 metri di lunghezza per 16 di larghezza e ha una potenza di 100 kWp, di cui 73 dati dal solare. La produzione annua e’ stimata intorno ai 100 MWh. Il progetto e’ dello studio di architettura Coop Himmelb(l)au e l’intero progetto di valorizzazione del patrimonio storico cittadino e’ seguito dall’università di Perugia.
La struttura, che ombreggia via Mazzini, si distingue nettamente dal contesto architettonico degli edifici circostanti che si affacciano su piazza Matteotti e serve a dare energia e “valorizzare” l’ingresso alla stazione sotterranea della minimetro. Si sono evitati i carichi sui muri esterni degli edifici adiacenti e sono stati previsti anche i carichi straordinari della neve e dei possibili terremoti.
Così con un gioco di design estremo e il dualismo tra le energie pulite più utilizzate, sarà possibile in un sol colpo attirare i turisti a visitare un’opera hitech artistica e produrre energia a costo zero da distribure in città.
Il tetto consta di tre strati: in alto troviamo l’unità che genera l’elettricità vera e propria, nel mezzo la parte strutturale e nel basso un mix di laminato e vetrate traslucenti. Sul tetto troneggiano le celle fotovoltaiche e le turbine eoliche.

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lunedì 5 dicembre 2011

News Fotovoltaico: Fotovoltaico galleggiante: basso impatto ambientale e migliore resa

A settembre 2010 è stato installato a Suvereto (LI) un impianto fotovoltaico galleggiante, che è ormai entrato in funzione, assicurando energia elettrica a sufficienza per alimentare la Cantina Petra della Holding Terra Moretti, proprietaria del terreno e dell’impianto.

Un impianto fotovoltaico che si contraddistingue per due vantaggi:

  • un limitato impatto ambientale, essendo l’impianto ubicato in una posizione poco visibile e senza che vengano compromesse le funzionalità di questo specchio d’acqua, che irriga la tenuta raccogliendo acque piovane;
  • una resa superiore del 30% rispetto alla media degli impianti fotovoltaici, grazie al fatto che i pannelli ruotano, assumendo la posizione migliore durante il giorno.
I pannelli fotovoltaici di questo impianto a regime produrranno 200 kilowatt, assicurando un risparmio di 70.000 euro sui costi di gestione della tenuta.

L’impianto fotovoltaico di Petra, che è stato realizzato da Sartori BlueHitech di Padova e Moretti Real Estate, non è tuttavia il primo impianto fotovoltaico galleggiante, a differenza di quanto riportato da La Repubblica.
Già a fine 2008 era stato realizzato in Emilia Romagna, per la precisione a Solarolo (RA) un impianto fotovoltaico galleggiante sull’acqua.

L’impianto di Solarolo (nella foto, tratta da Rinnovabili.it) consta di una struttura galleggiante con dimensione di circa 25 metri di diametro e una potenza di picco di 19,98 kWp, con 112 pannelli fotovoltaici di tipo policristallino di dimensioni di 80 x 150.

A noi sembra che quella del fotovoltaico galleggiante sia una buona strada da esplorare. L’unica perplessità riguarda il fatto che non dovrebbe essere facilissimo pulire i pannelli su una superficie d’acqua (e quindi potremmo assistere ad un calo della resa), ma forse la tecnologia attualmente in fase embrionale dei pannelli fotovoltaici autopulenti potrà fornire la soluzione ideale a questo proposito.

Fonte (tuttogreen.it)
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News Fotovoltaico: Nuovo prototipo, ecco l’asfalto fotovoltaico!!!

Interessante novità dal campo del fotovoltaico, dove una azienda statunitense propone l’asfalto fotovoltaico. Anche se il progetto è molto ambizioso le premesse per una buona riuscita ci sono tutte. In pratica l’asfalto fotovoltaico coniste nella pavimentare le strade con pannelli fotovoltaici speciali in grado di catturare i raggi solari e di trasformarli in energia.

I risultati dei primi test sono davvero interessanti, con un’irraggiamento medio di 4 ore al giorno ciascun ogni pannello fotovoltaico è in grado di produrre 7,6 kwh al giorno. L’energia ricavata dall’asfalto fotovoltaico può essere immesso nella tradizionale rete elettrica oppure rifornire apposite colonnine distribuite lungo il percorso per la ricarica delle batterie delle auto elettriche.

Ma la strada della realizzazione dell’asfalto fotovoltaico non è privo di difficoltà. Ad esempio, è stato superato abilmente il problema della resistenza dei pannelli solari da inserire nell’asfalto facendo ricorso a vetri antiproiettile. Resta però quello legato alla superfice lisca dei panelli stessi, che è poco si concilia con la sicurezza della guida. In questo caso la soluzione potrebbe essere l’uso di migliaia di piccoli prismi che permettono l’ideale adesione dei pneumatici al terreno.

Per ora la sperimentazione sarà avviata negli USA, speriamo di poter presto vedere anche in Italia l’asfalto fotovoltaico.

Fonte (tuttogreen.it)
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giovedì 1 dicembre 2011

Per ogni impianto fotovoltaico installato, un albero donato al Parco Lucano.

In località Stagliata, nel Bosco Ralle di Satriano di Lucania, all'interno del perimetro del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano, la società Girasole (società italiana specializzata nella realizzazione di impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.) pianterà un albero per ogni impianto fotovoltaico realizzato con il duplice obiettivo di compensare le emissioni di anidride carbonica immesse in atmosfera e sensibilizzare l'opinione pubblica sul riscaldamento globale e le questioni ambientali.
Questa è l'ottima iniziativa presa dalla società Girasole donando già tanti alberi al parco.

News Fotovoltaico: Negli Usa 120mila tetti solari per gli alloggi militari

Dall’accordo tra SolarCity e la American Bank l’impegno da un miliardo di dollari per l’istallazione di 300 MW solari sui tetti degli alloggi militari.

Anche gli alloggi militari diverranno presto un esempio di edilizia green. La trasformazione sarà possibile grazie all’accordo stretto tra la società che si occupa di impianti solari SolarCity e la Bank of America Merrill Lynch che hanno concordato un investimento da un miliardo di dollari a favore della realizzazione di progetti solari da localizzare sulle caserme.

Il progetto, denominato “SolarStrong,” si propone di istallare circa 300 megawatt di impianti solari in 120.000 unità abitative militari nell’arco dei prossimi cinque anni. Nel prospetto preliminare gli alloggi erano 160mila e il finanziamento iniziale ammontava a 275 milioni di dollari, il cui finanziamento sarebbe dovuto arrivare dal DOE statunitense. Il piano però venne scartato dal Dipartimento dell’Energia a causa del momento di crisi che stava colpendo l’industria solare statunitense. A causa della difficile situazione il DOE ha dichiarato di non poter finanziare il progetto entro il termine fissato al 30 settembre scorso, facendo decadere l’intesa poi finanziata dalla American Bank che ha visto nell’iniziativa un’importante opera per la diffusione delle rinnovabili in ambito militare, uno dei settori che in America ha più bisogno di energia. Grazie al progetto potrebbe quindi presto raddoppiare il numero dei tetti solari ad uso residenziale presenti negli Stati Uniti, con un vantaggio economico ed ambientale ben quantificabile. Inoltre si verranno a creare numerosi posti di lavoro, sia fissi che temporanei, necessari per l’istallazione e la successiva manutenzione degli impianti.
Fonte (rinnovabili.it)
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