venerdì 13 gennaio 2012

Fotovoltaico: Dubai lancia il progetto solare da un GW

Il progetto, finanziato interamente dal Consiglio supremo dell’energia di Dubai, dovrebbe essere completato entro il 2030

Dubai punta sul sole e lancia un progetto per la produzione di energia fotovoltaica da 12 miliardi di Dirham (circa 3 miliardi di dollari). L’emirato arabo sta portando avanti la sua politica di riduzione delle emissioni di anidride carbonica diversificando il proprio mix energetico e riducendo la propria dipendenza dalle fonti fossili; il governo mira a produrre entro il 2030 il 5% del proprio fabbisogno elettrico da energie rinnovabili ed in particolare dal solare. Nasce con questo intento il faraonico progetto solare da 1 GW che, una volta completato, si estenderà per oltre 48 chilometri quadrati lungo l’autostrada che collega al-Ayn a Dubai.

Il parco fotovoltaico, finanziato interamente dal Consiglio supremo dell’energia dell’emirato, porterà il nome del sovrano, nonché attuale Primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktoum.

L’impianto sarà gestito sotto la supervisione dell’utility energetica statale e del Magistrato alle Acque e lavori di realizzazione procederanno a tappe: entro giugno 2012 sarà indetta una gara internazionale al fine di assegnare gli appalti per la realizzazione dei primi 10 MW e mettere in funzione i primi moduli entro il 2013. La centrale dovrebbe raggiungere la piena produttività entro il 2030.

Fonte (rinnovabili.it)
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martedì 10 gennaio 2012

Fotovoltaico: un anno record per Berlino

L’Agenzia federale di regolamentazione tedesca rivela: il ritmo delle istallazioni fotovoltaiche a livello nazionale non conosce crisi

Si chiude felicemente il 2011 per il settore solare teutonico. L’anno appena terminato avrebbe infatti portato alla Germania un nuovo record fotovoltaico: 7,5 GW di nuovi impianti istallati a livello nazionale. A conti fatti ben 0,1 GW in più rispetto al risultato portato a casa nel 2010, quando Berlino poteva vantare quasi la metà della nuova capacità totale mondiale (16,6 GW).

A riferirlo è oggi l’Agenzia federale di regolamentazione della rete tedesca, la Bundesnetzagentur (BNetzA) che rivela come nel solo mese di dicembre si siano aggiunti ben 3 GW di nuova potenza istallata sul territorio. Si tratta ovviamente di dati ancora preliminari, ma il consuntivo 2011 dovrebbe, con tutta probabilità, celebrare ancora una volta la potenza tedesca nel settore solare.

Secondo l’agenzia la travolgente crescita del comparto, determinato dal progressivo ribasso nei prezzi dei moduli solari, dai sussidi in calo e dal timore di nuovi tagli agli incentivi, farebbe ben sperare anche per il 2012, anno in cui però il ritmo delle istallazioni potrebbe innescare una riduzione del 15 per cento delle tariffe concesse ai progetti fotovoltaici. Ai sensi dell’attuale normativa infatti, sarebbero sufficienti altri 225 MW istallati tra gennaio e aprile di quest’anno per far scattare una nuova riduzione del contributo governativo a partire da luglio prossimo. Secondo le stime rilasciate dalla stessa Bundesnetzagentur il fotovoltaico dovrebbe comunque rimanere la principale fonte green nella nazione assestando al 2020 “un colpo” da 54 GW totali istallati e divenendo la prima risorsa elettrica, per crescita, a livello nazionale.

In realtà, in Germania, il 2011 è stato un anno d’oro per l’intera produzione elettrica da fonti rinnovabili che è arrivata a soddisfare un quinto dei consumi, superando pertanto, per la prima volta, sia i combustibili solidi che l’energia nucleare. Secondo i dati previsionali dall’Agenzia federale – che verranno posti alla base dei futuri provvedimenti in materia di rinnovabili in Germania – con le giuste politiche nel 2022 il Paese potrebbe ottenere il 60% della propria elettricità da fonti alternative.

Fonte (rinnovabili.it)
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lunedì 9 gennaio 2012

Gli Usa lanciano l’Atlante delle rinnovabili

On-line il nuovo strumento di mappatura interattivo per permettere agli utenti di esplorare la risorsa energetica verde

Qual è il reale potenziale delle risorse rinnovabili statunitensi? Da oggi sarà una mappa a rispondere a questa domanda, permettendo a qualsiasi utente del web di valutare, con un semplice colpo d’occhio, la localizzazione delle energie verdi sul suolo americano. Velocità del vento, irraggiamento solare, siti geotermici, mini-idro e fonti di biomassa: queste le voci di RE Atlas, la nuova applicazione geospaziale sviluppata dal National Renewable Energy Laboratory (NREL) del Dipartimento dell’Energia Usa. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione dei cittadini, così come dei decisori politici e dei progettisti, uno strumento interattivo con cui valutare il potenziale green ancora inesplorato o sottoutilizzato del Paese. L’atlante è stato progettato per facilitare la politica di sviluppo energetico, gli investimenti, e l’informazione sul tema rinnovabili, creando mappe dinamiche delle risorse green.

“La facilità d’uso e l’ampiezza di dati rendono RE Atlas un ottimo strumento per quanti hanno bisogno di capire meglio le risorse rinnovabili disponibili negli Stati Uniti”, ha dichiarato Dan Getman, il cui team di analisi strategica del centro politica energetica al NREL ha sviluppato il progetto. “RE Atlas è un’aggiunta importante alla gamma di strumenti geospaziali del laboratorio, perché riunisce tante serie di dati di energia rinnovabile in uno strumento facile da usare”.

Fonte (rinnovabili.it)
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Click per consultare l'atlante RE Atlas

venerdì 6 gennaio 2012

Spagna, le rinnovabili fanno il 33% del lavoro

Il solare è aumentato in percentuale nella produzione di elettricità e calore ma nel complesso il 2011 ha visto scendere la produzione green di energia

Nel 2011 la generazione di elettricità solare in Spagna è cresciuta del 43%. Dopo l’annuncio della Germania arrivano anche i dati della penisola a conferma l’interesse dei consumatori per l’energia prodotta dal sole.

La Red Electrica di Spagna ha reso pubblici i dettagli del sistema elettrico nel corso dell’anno appena terminato: nonostante la contrazione della domanda, che è scesa del 1,2% il contributo delle energie rinnovabili è stato pari al 33%, con record eolico nel mese di novembre e crescita sostanziale per il solare. Nel corso del 2011 i dati specifici hanno rivelato un aumento del 26% del fotovoltaico e del 193% del termoelettrico rispetto all’anno precedente.

Questo aumento significativo si è verificato quando la maggior parte delle tecnologie hanno registrato un calo di produzione rispetto all’anno precedente quando l’idroelettrico è sceso del 28% e il ciclo combinato del 22%. Al contempo si è registrato un aumento della produzione di centrali a carbone che ha raddoppiato la produzione rispetto al 2010, questo ha portato ad un aumento delle emissioni di CO2 del settore elettrico stimate in 73 milioni di tonnellate, in crescita del 25% rispetto all’anno precedente. Le energie rinnovabili hanno coperto il 33% della domanda nel 2011, tre punti in meno rispetto all’anno precedente, principalmente a causa di una significativa riduzione nella generazione di energia idroelettrica, che ha coperto l’11% della domanda, cinque punti inferiore a quello del 2010.

Per quanto riguarda l’esportazione per l’ottavo anno consecutivo il saldo delle esportazioni equivale a 6105 GWh, ma nonostante questo ha registrato un calo del 27% rispetto al 2010.

Fonte (rinnovabili.it)
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giovedì 5 gennaio 2012

Metano, elettricità e fotovoltaico in tutti le nuove stazione di rifornimento dell’Alto Adige

L’Alto Adige ha deciso di stimolare il turismo e la mobilità ecologica, aiutando i proprietari di auto ecologiche a fare il pieno.

La Giunta provinciale, nel corso della seduta del 30 dicembre scorso ha dato il via libera alla modifica delle direttive per l’adeguamento della rete di distribuzione dei carburanti. Ha quindi deliberato che tutte le nuove stazioni di rifornimento dovranno offrire, oltre alle benzine, anche metano, gpl ed energia elettrica. Dovranno inoltre essere dotate di un impianto fotovoltaico di almeno 8kW.

“Con queste modifiche al regolamento provinciale – ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder – vogliamo contribuire a diffondere su tutto il territorio altoatesino carburanti provenienti da fonti rinnovabili ed eco-sostenibili come il metano e l’energia elettrica”.

Ora speriamo che i benzinai esistenti, vista la maggiore offerta della concorrenza, decidano spontaneamente di piazzare le colonnine di ricarica nei loro spazi.

Per approfondimenti click al link del provvedimento del 30-12-2011

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mercoledì 4 gennaio 2012

Arredo urbano: la scultura solare che illumina

Illuminare la strada con l’energia solare anche durante la notte. Questa la funzione di Sun-catcher, la scultura solare realizzata dallo studio DeeDee Morrison e installata in Florida.

Si chiama Sun-catcher ed uno degli eccellenti esempi di quella che potrebbe essere l’applicazione dell’energia rinnovabile, all’arredo urbano. Ci troviamo a Clearwater in Florida, dove il designer DeeDee Morrison ed il suo staff, hanno realizzato una vera e propria scultura illuminante. Il progetto si inserisce al’interno della “Sculputer 360 art program”, un programma organizzato dalla Municipalità della città e destinato a ridisegnare il paesaggio urbano attraverso le energie rinnovabili. La scultura Sun-Catcher è una perfetta rappresentazione di questo impegno. Alta circa 15 piedi (4,5 metri) questa scultura è composta da struttura in alluminio riciclato, lastre gialle di Lucite (un particolare tipo di plexiglass) ed un pannello fotovoltaico installato sulla copertura.


La funzione della scultura non si limita alla sola estetica, pur essendo un valido elemento di arredo urbano, ma consente di illuminare facilmente ed a costo zero, lo spazio pubblico nel quale è collocata: essendo posizionata lontana dai palazzi, eliminando eventuali problemi di ombreggiamento, i pannelli solari si caricano di energia durante le ore del giorno, per fornire elettricità la notte.
“Sostenibilità e funzione, la rappresentazione visiva della potenza del sole”,
così ha descritto Sun-Catcher lo stesso designer, una soluzione alternativa per valorizzare la città, produrre energia pulita ed illuminare spazi urbani.
Fonte (rinnovabili.it)
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lunedì 2 gennaio 2012

News Fotovoltaico: NREL: fotovoltaico? Il 100% d’efficienza è possibile

Creata negli USA la prima cella solare in grado di produrre una foto-corrente con un’efficienza quantica esterna superiore al 100 per cento

Il National Renewable Energy Laboratory (NREL) ha segnato un record unico nel suo genere. Lo scorso 15 dicembre 2011 i ricercatori del Colorado hanno infatti annunciato di aver creato la prima cella solare al mondo in grado di produrre più elettroni nella sua corrente dei fotoni in entrata. Grazie all’impiego di cristalli sub-microscopici di semiconduttori – chiamati anche punti quantici o “quantum dots” – con dimensioni di pochi nanometri (nm) di 10-20 nm, gli scienziati hanno raggiunto un’efficienza quantica esterna del 114%. L’efficienza quantica esterna di fotocorrente, di solito espressa in percentuale, è il numero di elettroni che scorre al secondo nel circuito esterno di una cella solare diviso per il numero di fotoni al secondo ad una specifica energia (o lunghezza d’onda) che entra nella cella.

“Nessuna delle celle solari realizzate fino ad oggi mostra un’efficienza della corrente fotonica superiore al 100 per cento ad una qualsiasi lunghezza d’onda nello spettro solare”, ha spiegato NREL in una dichiarazione stampa. “Il lavoro segna un promettente passo avanti verso lo sviluppo di celle solari di prossima generazione sia in tema di energia elettrica che di carburanti solari al fine di renderli competitivi, o addirittura meno costosi, dell’energia da combustibili fossili o nucleare”. Per ottenere questo risultato gli scienziati hanno impiegato un processo chiamato Multiple Exciton Generation (MEG), dove un singolo fotone assorbito con quantitativo sufficientemente elevato di energia è in grado di produrre più di una coppia elettrone-lacuna. I ricercatori hanno realizzato una cella fotovoltaica costituita da vetro anti-riflesso come rivestimento, un sottile strato di conduttore trasparente, uno strato di ossido di zinco nano-strutturato e uno di quantum dot in seleniuro di piombo trattato con etanditiolo e idrazina, e quindi un sottile strato superiore di elettrodi d’oro. I Punti quantici, limitando i portatori di carica all’interno dei loro piccoli volumi, possono raccogliere l’energia in eccesso che altrimenti verrebbe persa sottoforma di calore – e quindi aumentare notevolmente l’efficienza di conversione dei fotoni in energia utilizzabile.

Fonte (rinnovabili.it)
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