venerdì 2 marzo 2012

Fotovoltaico: Il nuovo testo recupera il comma 6 del Decreto Romani

Il nuovo testo recupera il comma 6 del Decreto Romani, precedentemente abrogato, dando ai grandi impianti la possibilità e il tempo utile di entrare in esercizio

Era circa un mese fa quando le associazioni del settore delle rinnovabili si schieravano contro l’art. 65 del Decreto Legge sulle liberalizzazioni, modificato nottetempo con lo stralcio della norma che concedeva ai produttori un anno di tempo per mettere in esercizio gli impianti fotovoltaici a terra in area agricola (con iter autorizzativo già avviato) e introducendo di fatto uno stop retroattivo agli incentivi. Oggi, dopo l’esame in Commissione Industria del Senato, è arrivata la nuova modifica: cancellati dall’art. 65 tutti gli elementi di retroattività che, se fossero stati approvati, avrebbero messo a repentaglio tanti degli investimenti sostenuti dagli operatori del settore. In pratica, nel testo approvato è stato “salvato” il comma 6 del Decreto 28/2011 (Decreto Romani), precedentemente abrogato, grazie al quale gli impianti fotovoltaici a terra superiori al MW hanno tempo e modo di entrare in esercizio.

L’art. 65 nella sua versione definitiva, dunque, prevede l’esclusione dagli incentivi degli impianti fotovoltaici a terra in aree agricole, a patto che siano realizzati su terreni del demanio militare, abbiano conseguito il titolo abilitativo entro la data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto o entrino in esercizio entro 180 giorni dalla data in vigore della legge di conversione del presente decreto. Si tratta di una “correzione” grazie alla quale le imprese che operano nel settore del fotovoltaico potranno così vedersi tutelati gli investimenti precedentemente fatti.

Fonte (rinnovabili.it)
Click per ricevere un preventivo GRATUITO per impianti fotovoltaici, eolici, mini-eolici etc.

4 commenti:

  1. Art. 65: ENNESIMA INGIUSTIZIA S’E’ FATTA
    Devo costruire un impianto da 998 KW a terra, autorizzato nel 2011, senza vincoli di cui ai famosi commi 4 e 5 dell'articolo 10 del Decreto Romani.
    La programmazione dei lavori è saltata in gennaio scorso, allorquando ci si obbligava di entrare in esercizio entro il 24 gennaio u.s.
    Avendo bloccato tutto in gennaio: lavori, rimandi allacci Enel, sospensioni bancarie e commesse, contesto ferocemente il periodo di 60 gg. (se ciò sarà definitivo) per rimettere nuovamente in piedi la giostra e poter entrare in esercizio.
    Doveva essere esteso a tutti il beneficio temporale di 6 mesi.
    Ovviamente è vostra ignoranza di non conoscere i tempi di realizzazione o completamento di un impianto. Non immaginate i tempi di Enel per connessione e Collaudo (altra casta).
    Caro senatore Francesco Ferrante, qualora Tu abbia fatto (?) mi sento preso solo per il c... Ho letto bene i Tuoi emendamenti, trascinando anche altri colleghi, e tra i quali stranamente tre di essi hanno presentato da soli emendamenti più favoritivi (Sen. Armato, Fioroni, Sangalli e Tomaselli).
    Solita ingiustizia e amara è fatta!!!
    Continuate pure a seppellirci.
    PD = progressisti. Ma voi siete uomini del medioevo. Il mio rammarico che vi ho anche votato.
    N.B. Abbiate il buon senso di correggerlo alla Camera)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ora come ora il mio consiglio è di acquistare un impianto da un MW a terra già avviato!
      Se le interessa un acquisto, un preventivo ecc può contattarmi o lasciare un recapito per contattarla

      Elimina
  2. Art. 65 Liberalizzazioni : LA CORSA DELL’IMPICCATO
    E possibile con la burocrazia italiana completare e mettere in esercizio 1 impianto (sotto 1 MW) in 60 giorni ? Informatevi sui tempi di connessione ENEL.
    Tra spread, sospensioni bancarie e balle politiche varie siamo ancora bloccati …. E non per nostro demerito. Rimettiamo in moto il tutto e completiamo in 60 giorni ?! (SI, solo se non fossimo in Italia, vista fino ad oggi)
    Deve essere esteso a tutti gli impianti già autorizzati o in corso di completamento il beneficio temporale di 6 mesi (180 giorni). Diversamente è la politica del non far fare e mandare in fallimento le persone che vogliono con sacrificio operare.
    Fermatevi , riflettete e correggete

    RispondiElimina
  3. Come dare torto ad entrambi...
    Attraversiamo un periodo davvero difficile ed in più si aggiunge la lentezza della nostra burocrazia, il risultato? DISARMANTE!
    Non pronunciamo pareri politici in quanto questo blog tratta esclusivamente di energia rinnovabile e fotovoltaico in particolare ma il vostro pensiero è sicuramente condiviso

    RispondiElimina