«Che sia una legge punitiva lo si
evince chiaramente sin dalle premesse e dalle considerazioni
introduttive. Il riferimento all’occupazione del suolo e all’aumento del
costo dell’energia sono stati utilizzati in maniera faziosa per
giustificare una legge che di fatto contingenta il mercato fotovoltaico
senza dare il giusto slancio per raggiungere la piena competitività del
settore». Questo il commento a caldo del Presidente di GIFI-ANIE, Valerio Natalizia,
sul V Conto Energia, un provvedimento ritenuto insensato e causa di un
forzato e drastico ridimensionamento da parte delle aziende che hanno
investito sul fotovoltaico, in termini di personale e investimenti.
Per Natalizia, ci sarebbe di una volontà
che ha deciso di non puntare sul fotovoltaico come motore di sviluppo
del Sistema Paese: «Niente di più paradossale – ha detto – se si pensa che questo Esecutivo ha la missione di rilanciare l’economia nazionale e migliorare il bilancio dello Stato».
Sbagliate le misure prese (imposizione del registro, contingentamento
delle risorse disponibili, non adeguata gestione dei tempi), pessime le
prospettive (mercato “imbrigliato” ed “effetto boomerang” sui costi
legati all’incentivazione), alto il rischio (la legge potrebbe entrare
in vigore quando il limite dei 6 mld di euro sarà ampiamente superato”).
La soluzione per GIFI-ANIE prevede il superamento delle limitazioni
regolatorie e la liberalizzazione del mercato dell’energia per avere la
possibilità di produrre e vendere energia attraverso contratti tra
privati Per Natalizia, l’ultima spiaggia per salvare l’industria
fotovoltaica italiana sarà la regolazione dei Servizi Efficienti di
Utenza (SEU) e delle Reti Interne di Utenza. «Come GIFI-ANIE – ha concluso – daremo
da subito il nostro contributo all’attuazione di meccanismi semplici ed
efficaci che presenteremo alle Istituzioni nelle prossime settimane
nell’ottica di continuare a supportare l’industria nazionale».
Fonte (rinnovabili.it)
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