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martedì 3 luglio 2012

Fotovoltaico: la Bulgaria dimezza gli incentivi

Tagliate del 50% le tariffe riservate all’acquisto obbligatorio dell’energia solare da parte della rete elettrica nazionale. Stessa sorte toccata anche al comparto eolico



L’entità dell’aumento sul costo finale per l’energia verde ha convinto il governo bulgaro a rimodulare i propri incentivi statali al fotovoltaico. Rimodulazione importante dal momento che i tecnici ministeriali hanno deciso di imporre un taglio del 50% sulle attuali tariffe riservate all’acquisto obbligatorio dell’energia solare.
In realtà il Conto Energia bulgaro, entrato in vigore lo scorso marzo, prevedeva già delle decurtazioni agli incentivi a partire da luglio di circa il 19,5% per i piccoli impianti su tetto e fino al 30% per le grandi installazioni a terra. L’intervento di Sofia sul regime però rivede ora al rialzo la consistenza dei tagli delle tariffe riservate all’acquisto da parte del gestore del network elettrico. “La nostra decisione non è sostanzialmente mutata – ha spiegato il presidente della Commissione statale per il regolamento energetico e idrico, Angel SemerdzhievSolo il supplemento all’energia rinnovabile è stato necessariamente cambiato perché la Società Elettrica Nazionale (NEK) continua a subire perdite significative a causa della maggiore produzione di energia verde”.
Il governo ha replicato il provvedimento anche sull’energia prodotta dalle turbine eoliche, le cui tariffe di vendita saranno tagliate del 22%. Secondo la Reuters, il presidente ha asserito che “la crescita delle installazioni ha superato le previsioni, facendo pressione sulla vecchia rete elettrica nazionale e sui prezzi dell’energia elettrica nel paese più povero dell’Unione europea”.